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AYAKO ROKKAKU. Una contagiosa passione per il baseball

11 Mar , 2020  

di Ignazio Gori

Il Bar del Baseball ha contattato la quattro volte campionessa mondiale di baseball Ayako Rokkaku, terzabase classe 1991 – che con questa veloce, sintetica – come lo sono gli “haiku” giapponesi – ma pura chiacchierata, ha tratteggiato tutto il suo carattere, traboccante di passione, simpatia e dedizione per questo sport.  Ayako è una ragazza solare, energica, positiva, un vero esempio nel mondo dello sport femminile globale.

 

Ayako, presentati agli amici del Bar del Baseball…

AR. Sono una giocatrice di baseball giapponese e gioco per la formazione dei Saitama Seibu Lions Ladies. Quello che davvero importa sapere su di me è il mio sconfinato amore per il Baseball e il Baseball5 e desidero portare questa mia passione in tutto il mondo, farla crescere nell’animo degli altri. Tutto il resto va in secondo piano.

Raccontaci come ti sei avvicinata al baseball e perché ad esempio non hai scelto il softball, scelta primaria in genere per le ragazze…

AR. Mio fratello giocava a baseball ed io usavo giocare con lui si da quando ero molto piccola; mi ha contagiato insomma (ride). Ho subito sentito un trasporto maggiore verso il baseball probabilmente perché ci giocava il mio fratello prediletto …

L’attore Daigoro Tachibana[1] ha confessato che anche lui, come ogni altro ragazzino giapponese, ha sognato di diventare un giocatore di baseball professionista. Lo sognavi anche tu?

AR. Ma certamente! Anche il mio sogno, sin da piccola, era quella di diventare una giocatrice professionista. Forse ero un maschiaccio (ride)!

Hai avuto maestri? Esempi da seguire? Idoli giovanili?

AR. Daisuke Matsuzaka[2]. Lui è stato senza dubbio il mio eroe incontrastato quando ero piccola e ho sempre tentato di imitarlo.

Se ti dovessi descrivere in 3 semplici aggettivi per presentarti ai fan italiani, quali useresti?

AR. 1-Vivace 2-Compagnona. 3-Ottimista

Qual è la situazione del baseball femminile nel tuo paese e come vedi l’immediato futuro?

AR. La popolazione femminile che in Giappone pratica il baseball si aggira sulle 20,000 persone, includendo sia il baseball sia il softball. E questo dato, ottimo direi, è destinato alla crescita. Quindi direi che la situazione nel mio paese è ottimale, considerando anche l’esistenza di una lega femminile di baseball professionistico. Nonostante questi dati molto confortanti, io credo che sia ancora margine per migliorare e diffondere maggiormente il nostro sport. Io, come detto prima, sono totalmente ottimista e dunque vedo un futuro radioso.

Quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera sportiva e quali sogni ancora conservi nel cassetto?

AR. Senza dubbio il momento più importante nella mia carriera è stato il campionato mondiale del 2010, vinto dalla mia nazionale, evento che mi ha visto premiata come MVP. Una grossa soddisfazione. Per quanto riguarda il mio sogno segreto, ritengo sia abbastanza infantile, ovvero quello di giocare in un enorme stadio strapieno, possibilmente osannante il mio nome (ride forte!).

Ayako, sei molto simpatica, e a noi del Bar del Baseball fa molto piacere apprendere che tu sei una della maggiori ambasciatrici del Baseball5 nel mondo. Come consideri questa nuova disciplina, figlia minore del baseball classico?

AR. Il Baseball5 è una variante molto semplice da praticare, divertente, veloce e dinamica. È piacevole da giocare e soprattutto da vedere per gli spettatori. Credo che siano dei presupposti fondamentali, non tanto comuni in altre discipline.

Cosa conosci del baseball italiano?

AR. Sono sincera, non ne so molto … ma mi piacerebbe molto scoprirne di più. Mi piacerebbe inoltre giocare presto contro una nazionale femminile italiana di baseball; so che la vostra squadra di softball è davvero in gamba e giocherà le Olimpiadi qui a Tokyo!

Esatto! Se vuoi sapere di più sul campionato e in generale sul baseball italiano, c’è solo una casa da fare: seguire il Bar del Baseball! A proposito, da noi il baseball è uno sport minore, ma in Giappone è lo sport nazionale, di gran lunga superiore al calcio, è quasi una religione. Potresti dirci nella maniera più poetica possibile cosa rappresenta per te, giapponese, il baseball?

AR. Ti rispondo con una massima in inglese, semplicissima ma efficace:

NO  BASEBALL, NO LIFE!

E aggiungerei, a mo’ di slogan universale:

SE DAVVERO VOLETE DIVERTIRVI NELLA VITA, GIOCATE A BASEBALL … E A BASEBALL5!

 

Tutto il Bar del Baseball ringrazia la simpaticissima Ayako Rokkaku, augurandosi che la sua passione contagiosa possa far sventolare alta la bandiera del baseball nel mondo intero.

 

 

(la foto è tratta da www.japan-baseball.jp)

 

 

[1] Apprezzato attore teatrale del teatro tradizionale giapponese, noto anche per la strepitosa interpretazione di una “geisha” nello stracult di Takeshi Kitano “Zatoichi” (2003)

[2] Lanciatore di Tokyo, classe 1980. Ha militato nei Seibu Lions – la squadra di Ayako – ma anche nei Boston Red Sox (World Series vinta nel 2007), nei NY Mets, nei Fuokuoka Softbank Hawks e nei Chunichi Dragons. In patria ha vinto 2 Japan Series, 7 Guanti d’Oro e nel 2001 si è aggiudicato l’Eiji Sawamura Award. Con la maglia della nazionale ha vinto 2 ori al Classic, conditi con 2 MVP della competizione e 1 bronzo olimpico.