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Tokyo 2020: il Giappone vince al tie-break una partita di gran livello. Semifinale tutta asiatica contro la Corea del Sud

2 Ago , 2021  

di Emanuele Tinari

Senza storia la prima gara della giornata, con la Corea del Sud che si impone 11-1 prima del limite contro Israele.

Asiatici in controllo sin dall’inizio con un eloquente 3-0 dopo due attacchi contro il partente avversario Wagman. Una timida reazione israeliana arriva al quinto dopo l’ingresso Woonjon Choi al posto di Minwoo Kim. Con situazone di uomo in prima e due out, il rilievo concede due basi che con un colpito portano al punto forzato del 3-1.

La Corea, però, prende il largo nella parte bassa della ripresa con ben 7 punti tra cui il fuoricampo di Hyunsoo Kim. Il singolo di Hyeseong Kim a fine settimo vale l’11-1 e la manifesta a favore dei campioni di olimpici in carica che andranno a sfidare il Giappone nella semifinale. Un’asiatica sicuramente in finale, mentre gli americani dovranno entrare nel gioco dei ripescaggi affrontando la vincente tra Israele e R.Dominicana.

Ci si aspettava un gran match, e così è stato, fino all’ultimo lancio. Dopo un dominio dei lanciatori per 2 inning e due terzi, il Giappone passa sul primo calo del partente statunitense Baz. Ad un out dalla fine dell’inning, Sakamoto ottiene un doppio e viene spinto a casa dal singolo di Yoshida. Dopo due basi consecutive, il singolo interno di Yanagita vale il 2-0 e la fine della partita di Baz.

Nell’inning successivo, gli Usa mettono la freccia. L’ex Yankees, Tanaka, strepitoso fino a quel momento concede la base a Casas e soprattutto il doppio al suo ex compagno di squadra Frazier, per l’1-2. Dopo il colpito di Filia, il singolo di Kolozsvary e il doppio di Allen valgono il sorpasso, con Iwazaki che deve salire per chiudere la ripresa senza ulteriori danni. Pareggio immediato del Giappone nella parte bassa dell’inning, con il solito doppio di Sakamoto.

Al quinto ancora tre punti per gli States, grazie ad un homerun in campo opposto di Casas sul neo entrato Aoyagi. Il Giappone si rifà sotto contro il nuovo rilievo Carter. Prima grazie ad un poderoso fuoricampo a sinistra di Suzuki, poi con l’rbi single di Kikuchi che spinge a casa Asamura, autore di un doppio. Scioscia chiama un altro rilievo, Ryan, bravo a chiudere l’inning senza ulteriori danni.

I lanciatori tornano dominanti, con l’unico sussulto all’ottavo quando il Giappone sfiora il pareggio all’ottavo con due out. Tamada guadagna una base, ruba la seconda ed avanza in terza sull’errore del catcher, ma Robertson, anche lui ex Yankees, con oltre 660 partite giocate in Mlb, non trema e lascia al piatto Sakamoto.

Al nono il solito guizzo dei nipponici e l’ennesima blown save della competizione. McGough, scelto da Scioscia come closer, con un out concede base a Suzuki e singolo ad Asamura per una posizione di uomini agli angoli. La rimbalzante velenosa di Yanagita vale pareggio e tie-break..

Si parte con uomini in prima e seconda e zero eliminati. Nessun problema per Kuribayashi che con strikeout, rimbalzante e volata chiude senza concedere punti.

Il Giappone inizia con un perfetto bunt del pinch-hitter Kurihara portando gli uomini in posizione punto. Scioscia, dopo la visita sul monte, non carica le basi per forzare il gioco e Kai, battezza il secondo lancio dell’inning del veterano Jackson con una gran legnata sulle recinzioni, per il definitivo 7-6.

Ringraziamo per la foto copertina il nostro arbitro Fabrizio Fabrizi

 

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