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Aldo Peronaci: “Azzurrini il futuro siete voi!”

11 Lug , 2018  

di Cristina Pivirotto

 

Dopo i giorni della tensione, della gioia e della full immersion del post trionfo, incontro Aldo Peronaci, Presidente del Comitato FIBS Toscana e Team Manager della spedizione Under12 a Budapest, in occasione dei Campionati Europei di Categoria. Aldo è un mio concittadino e si sa, gira che ti rigira, ci conosciamo un po’ tutti in una città di provincia. Conosco la sua correttezza e la sua abilità diplomatica. Conosco anche la sua capacità di emozionarsi e apprezzo il profondo amore, che ci accomuna, per il nostro sport preferito. Parliamo di questa esperienza esaltante che ha potuto vivere, con una grande responsabilità da sostenere.

Come hai vissuto un’avventura così importante?

Parlando dell’esperienza come Team Manager della Nazionale Italiana under 12 di Baseball al trionfale Europeo di Budapest, conclusosi domenica scorsa con la vittoria del titolo europeo nella finale vinta di prepotenza, contro un’ostica Repubblica Ceca per nulla votata al martirio, voglio subito premettere che anche solo quando mi fu prospettata la possibilità di prendere parte alla trasferta mi sono sentito onorato. Il lavoro e la preparazione dello staff tecnico della Nazionale di Manager Burato sono universalmente riconosciuti e costituiscono una vera e propria garanzia di qualità, il mio compito è stato subito agevolato ed ho potuto contare su un clima e un ambiente di vera e sincera condivisione

Coach Burato ha sottolineato il grande lavoro, durato per mesi, che ha portato alla creazione di questo team Qual è il segreto di questo gruppo, secondo te?

La vera e propria mobilitazione di intenti -magnifico il clima del raduno pre Europeo di Buttrio- che ha unito le risorse messe in campo dalla Federazione con la generosità dei volontari, che si sono letteralmente fatti in quattro per agevolare giocatori e staff, oltre all’intenso, meticoloso lavoro di selezione durato molti mesi sono stati a mio avviso il segreto di questo successo.

È stato chiaro a tutti fin dal primo giorno che non si sarebbe trattato di una semplice partecipazione, tanto più che oltre a difendere il titolo vinto ad Utrecht nel 2017, l’Europeo di Budapest assegnava due posti (riservati alle finaliste) per il Mondiale 2019 di Tainan, ma ragazzi e staff erano lì per vincere

Sotto questo punto di vista sono assolutamente convinto che uno dei tanti meriti di questo staff e di chi li ha messi in condizione di portare avanti il progetto che avevano presentato sia la capacità di innalzare lo standard prestazionale, degli atleti come dei collaboratori, con la forza dell’esempio.

Mi spiego meglio: potendo toccare con mano in ogni occasione la meticolosità, lo spessore, la qualità dell’impegno che Stefano Burato, Alessandro Rosa Colombo, Simona Conti, Marco Bortolotti e Ivano Licciardi mettono in tutto ciò che fanno, anche chi, come me, ad esempio, non ha mai avuto occasione di collaborare con loro, si rende subito conto che il suo contributo dovrà essere adeguato a ciò che vede, a quello che i giocatori sentono, un altissimo livello.

Un’altra cosa che volevo sottolineare, da dirigente sportivo, ma anche da genitore, specialmente perché il pre Europeo di Buttrio è cominciato a poche ore di distanza dalle finali del Torneo delle Regioni, è il fatto che nella Nazionale che ha conquistato il titolo europeo domenica scorsa vi siano atleti Friulani, Emiliano Romagnoli e Laziali. Non credo sia affatto casuale che di tutte le polemiche -di altri episodi che considero vergognosi non voglio neppure parlare- che sono andate tristemente in scena dopo l’estrazione a sorte della Regione che sarebbe andata a Kutno rappresentando l’Italia nella fase Europa – Africa della Little League Baseball, i ragazzi hanno mostrato di non essere stati “inquinati” dai pessimi comportamenti degli adulti e non si è sentito alcuno strascico di quella brutta parentesi. La squadra si è sempre mostrata compatta e unita, la concentrazione e la voglia di centrare l’obiettivo sono state fortissime sin dall’inizio

Come vi siete trovati con questi giovanissimi atleti, in una trasferta che li ha portati così lontani da casa? Magari per qualcuno sarà stata anche la prima volta.

La logistica prevedeva la partenza in pullman da Buttrio dopo un pre Europeo di due giorni, con dieci giorni in un ostello con uso di cucina, quest’ultima saldamente nelle mani di Daniela, cuoca al seguito della spedizione. Questa novità è stata sicuramente una delle carte vincenti, anche per merito del clima di “innalzamento dell’asticella” di cui ho parlato. La bravura e la disponibilità di Daniela hanno fatto il resto…gli azzurrini, già eccitati al pensiero di avere con sé una presenza del genere, si sono sentiti coccolati come a casa propria e non c’è stata pietanza (a volte preparata con turni ad orari improbi) che non sia stata salutata da un fragoroso e ormai proverbiale “applauso alla cuoca”!

Come hai visto questa squadra in campo?

Sul fatto propriamente sportivo, il lavoro di selezione ha fatto sì che nel roster dei 20 ci fossero a mio parere almeno 3/4 giocatori notevolmente sopra la media, sui quali è stata modellata la squadra

Attacco potente, difesa attenta, lanciatori dominanti…eppure poteva andare diversamente, con un epilogo probabilmente ingiusto se lo staff non avesse saputo trovare la chiave per vincere la semifinale contro un’ottima Russia, per ben due volte in vantaggio.

Una prova di maturità per i ragazzi, che con pazienza e disciplina nel box hanno saputo affrontare e far scendere dal monte un lanciatore che li aveva quasi annichiliti, ma temo a caro prezzo, se è vero com’è vero che su 83 lanci (già tanti di per sé, vicino al limite massimo consentito) almeno 70 se non 75 erano curve, davvero troppe per quell’età.

E ora parliamo di emozioni.

Disciplina e carattere che gli azzurrini hanno mostrato in campo e fuori

Emozioni uniche, una gioia immensa.

L’inno nazionale cantato a squarciagola, come aveva chiesto il Presidente Marcon nel discorso motivazionale ai ragazzi prima della finale.

Porto nel cuore ognuno dei ragazzi che hanno reso straordinaria questa esperienza…già mi mancano, loro e lo staff. Un “grazie” di cuore ai genitori e parenti – tifosi al seguito, per il sostegno e la disponibilità a risolvere piccoli problemi logistici. Agli uffici federali va la mia profonda riconoscenza per aver fatto di tutto e di più per agevolare la riuscita della spedizione. La presenza e il sostegno del Presidente Federale, del Vice Presidente De Robbio, del Consigliere Mannucci hanno reso evidente questa assoluta unità di intenti per l’obiettivo comune.

Forza azzurrini, il futuro siete voi!