News

Astorri: “Negli States fondamentale giocare al 100% fino all’ultima palla. In Italia il talento c’è, ma si deve giocare di più”

16 Ago , 2019  

di Emanuele Tinari

Prosegue l’avventura di Cesare Astorri, giovane italiano alle prima esperienza nelle Minor con la casacca degli Oakland Athletics. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere cercando di carpire segreto sul mondo professionistico americano e sentendo le sue impressioni nei primi mesi oltreoceano.

-Cesare, come sta andando la prima esperienza negli States?

La mia esperienza qua in America sta andando molto bene e sono felice di essere qua. Non ti nascondo che tuttavia la nostalgia di casa si sente.

-Cosa ti sta impressionando maggiormente della vita e della concezione del baseball lì negli Usa?

La  cosa che mi ha impressionato di più è che bisogna giocare al 100%fino all’ultimo inning, perché se abbassi la testa per un inning gli altri ti schiacciano.

-La tua giornata tipo?

Mi sveglio verso le 11 del mattino, vado al complesso, pranziamodopo di che iniziamo allenamento fino alle 5 più o meno, 40 minuti di pausa e alle 6 inizia la partita.

-Come sta andando la tua stagione in Rookie League?

La mia stagione  sta andando discretamente bene, mi sento molto bene dietro al piatto ma sto faticando nel box di battuta. Questa è stata una stagione difficile dal punto di vista mentale.

-Progetti per il futuro? Finirai la stagione lì?

Quest’anno finirò la stagione qu  e ne sono felice perché siamo in due catcher nella squadra, così posso giocare praticamente tutti i giorni. La speranza per  l’anno prossimo è quella di salire di categoria.

-Capitolo nazionale? Sogni un posto nel giro per europeo e qualificazione?

Spero di avere un posto nella nazionale, però capisco che sono giovane e sarà difficile, ma la speranza è l’ultima a morire.

-Cosa pensi del nostro baseball attualmente e com’è visto il batti e corri italiano in America?

Sono convinto che il talento in Italia ci sia, però come ben sapete questo è uno sport di aggiustamenti, quindi se non ti alleni e non giochi tutti i giorni é difficile vedere dei miglioramenti a fine campionato.

Foto copertina:  Fibs