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Belardi: Esordio in A1 emozione indescrivibile”

25 Set , 2020  

di Emanuele Tinari

Trovarsi all’improvviso a giocare in A1 è il sogno di ogni ragazzo che calca i diamanti di tutta Italia, farlo con personalità e senza subire punti in 5 riprese giocate, non è facile, soprattutto se sei un sedicenne.

Leonardo Belardi tesserato Liions ha dato prova delle sue qualità nel finale di stagione chiamato da un Macerata con la rosa corta.

“Sono stato avvertito da Alfonso mentre facevo un camp con la mia società dei Lions. Mi ha detto che a Macerata serviva un lanciatore e se fossi stato disponibile a spostarmi lì, avrei avuto un appartamento e avrei disputato le ultime gare della regular season. Sono salito con Manuel Zazza, anche lui scelto dalla società marchigiana e scendevo solamente per la partita dell’Under 18”.

Un esordio subito con uno strike-out a Godo, poi la migliore prestazione nell’ultimo weekend contro Collecchio.

“Ho disputato un inning contro il Godo mettendo a segno il mio primo strike-out in massima serie contro Sabbatani, poi sono sceso in campo anche contro Parma e Collecchio, dove ho tirato 2.2 riprese con una sola valida subita e due strike out. Quest’ultima è stata sicuramente la mia miglior prestazione, ma l’emozione provata il giorno dell’esordio p qualcosa di indescrivibile. La A1 un conto è vederla da fuori, un altro è giocarci, livello alto, ci sono tanti giocatori forti e soprattutto lanciatori che ho osservato molto. Se devo fare due nomi Nacar come compagno di squadra e Lugo come avversario. Mi ha davvero impressionato ma siamo riusciti a sconfiggerlo”.

Aluffi è rimasto molto impressionato soprattutto dalla tranquillità di Belardi ed anche lo stesso Leonardo è rimasto piacevolmente colpito dall’ambiente Macerata.

“Un ambiente tranquillissimo,, ragazzi meravigliosi che mi hanno accolto bene come se fossi sempre stato uno di loro”.

Terminata ieri la stagione in Under 18 con la vittoria contro i Dolphins, il giovane pitcher ci racconta sogni, idoli di infanzia concludendo con dei ringraziamenti.

“Sinceramente spero di essere richiamato in A1, soprattutto a Macerata, dove mi sono trovato molto bene anche con lo staff tecnico. Poi se sarà un’altra opportunità in A1, o anche un A2 che è un livello ottimo per un ragazzo della mia età, sarò contento. Un giorno mi piacerebbe giocare con il Nettuno allo “Steno Borghese”. Da piccolo il mio sogno è sempre stato quello di essere sul monte di lancio nelle gare casalinghe con la casacca del Nettuno. Nel baseball italiano ho un idolo che è Alessandro Maestri. Con lui ho avuto anche l’opportunità di parlare diverse volte. Mentre nel mondo MLB mi piace Chapman per la meccanica e la velocità e Kershaw, davvero un gran lanciatore. Chiudo con dei ringraziamenti. Ad Alfonso Gualtieri che mi ha visto crescere visto che gioco con i Lions da quando ho 7 anni, poi a tutti gli allenatori, dirigenti e compagni con cui sono stato in campo e soprattutto alla mia famiglia per avermi sempre supportato”.