Cagliari Baseball

Altro

CAGLIARI BASEBALL: INGRESSO TRIONFALE IN A1

5 Giu , 2021  

di Serenella Mele

Sul diamante del “Carlo Tosi” di Senago, il Cagliari ha vissuto il suo debutto nella massima serie del baseball italiano, con due prestazioni eccellenti ed altrettante vittorie: 9-4 e 8-2. Se l’ansia può togliere il sonno, lo stesso effetto può sortire un risultato certamente voluto e cercato con determinazione come la doppia vittoria in trasferta ottenuta dai ragazzi guidati in campo dal manager Walter Angioi.

Buonissima la prima e anche la seconda, ma Walter Angioi mantiene i piedi per terra, nonostante le prestazioni di esordio in A1 del suo Cagliari siano state decisamente lusinghiere:

Il difficile arriva adesso – confessa il manager del Cagliari – nel baseball sappiamo bene che non è facile ripetersi. Il week end più importante è quello che arriva. Ci siamo rinforzati, è vero, il campionato è di livello notevole e va onorata la nostra partecipazione. Lo zoccolo duro della squadra rimane quello dei nostri ragazzini, cresciuti nel tempo. Servivano rinforzi nel monte di lancio, in ricezione, tutto il resto sono quei bambini diventati uomini che adesso hanno dai sedici anni in su e sono cresciuti sotto il sole di Cagliari”.

Raccontami le partite col Senago

Siamo andati in svantaggio al primo inning sul 0-3, piano piano abbiamo risalito la china. Secondo me in gara uno abbiamo fatto un’opera d’arte sportiva. In gara due siamo stati sempre in vantaggio, ci siamo impegnati per mantenerlo. Ma recuperare lo svantaggio subìto al primo inning nel debutto in A1 è tutto frutto della nostra incrollabile determinazione e del talento dei ragazzi. Il Senago è una squadra pulita, precisa, sbaglia poco. Quel big inning da sette punti al terzo è stata proprio una fiammata. Ti dico solo: c’era il Giro d’Italia che partiva da Senago, abbiamo trovato tutte le strade bloccate, dovevamo iniziare a giocare alle 10 ma siamo arrivati con qualche minuto di ritardo al campo. Riscaldamento concesso in quanto squadra viaggiante, ma non ti danno chissà quanto tempo. Ci siamo trovati ad iniziare la partita ancora un po’ frastornati e stanchi perché alzati alle 5 e partiti alle 7 verso Milano”.

In quel frangente, trovandosi in svantaggio e dovendo gestire anche lo stress del viaggio, o crolli o reagisci da grande. Il Cagliari ha percorso la seconda via:

Esatto -racconta orgoglioso Walter Angioi – o tiri fuori la grinta del DNA dei sardi, mista a quella cubana, oppure soccombi. Abbiamo realizzato credo 4 valide consecutive e la ciliegina sulla torta col triplo di Andra Contu, cagliaritano, 16 anni: messo dentro il roster perché credo moltissimo in lui. Ha fatto il triplo del 5-3. Era l’esordio in A1, ha un sapore particolare, abbiamo in fondo un gruppo di professionisti come Gabriele Angioi, Josè Pablo Cuesta, Hector Ponce, Danny Andres Turino, Livan Delgado ha fatto un partitone sul monte. Non ho dormito due giorni per l’emozione e la soddisfazione dei risultati della scorsa domenica”.

Quali sono i vostri avversari?

Nella fase iniziale il Brescia e il Senago. Noi abbiamo fatto 2-0 col Senago, Brescia ha fatto 1-1, se tutto va bene e giochiamo come abbiamo fatto domenica scorsa facciamo un gran bel passo avanti. Ogni giornata è diversa dall’altra, calcoli ne puoi fare quanti ne vuoi, io lavoro sul campo. So solo che ci siamo trovati davanti il Senago promosso in A1 la scorsa stagione ed abbiamo fatto due grandi partite vincendole. Possiamo fare tutte le considerazioni che vogliamo, preferisco approfondire l’analisi dopo le gare col Brescia. Abbiamo 8 partite nella prima fase: la prima classificata va ai playoff scudetto, seconda e terza vanno ai playout per giocarsi la salvezza. Restiamo decisi nel puntare ai playoff”.

Uno dei tuoi “bambini” ha fatto fuoricampo e due straordinarie partite domenica a Senago. Una prestazione da fuoriclasse, sei d’accordo?

Orgoglioso quanto basta, da padre, ma allo stesso tempo un manager che sa di poter pretendere sul campo quanto il giovane Gabriele ha il talento di dare in termini di prestazioni sempre più efficaci e determinanti:

Gara uno -ricorda Walter Angioi parlando di suo figlio Gabriele – ha fatto un partitone i primi sei inning nel suo elemento, il ruolo d’interbase, dove ha fatto -secondo il sito del Senago – the best play of the game! Un tuffo, presa e lancio in prima anticipando il battitore di un buon metro. L’interbase è casa sua, ma poi è salito sul monte ed ha fatto tre inning: 7 strike out, non ha fatto veder palla, ha preso solo una valida. Direi che se nel ruolo d’interbase non si discute, anche come lanciatore dovrebbero tenerlo d’occhio, dovrebbero iniziare a pensarci: è veloce, ma non solo, esegue proprio lanci di qualità. Dopo il fuori campo ha iniziato a saltare come un bambino, sembrava di rivederlo al mondiale U12 (migliore degli azzurri al mondiale di Taipei nel 2012, con l’Italia che è arrivata 4-4 col Giappone perdendo solo all’extra inning, ndr): non posso dimenticare, da allenatore e da padre che lo vede ogni giorno crescere, che ha fatto un mondiale incredibile ed aveva 12 anni scarsi”.

Persiste, con enorme rammarico, la vergognosa condizione che vede il Cagliari Baseball con onore in serie A1, ma ancora senza un campo nella sua città. La città metropolitana di Cagliari, con più di un’eccellenza sportiva, sembra non trovare una sede adeguata per la società di baseball che a pieno titolo chiede da anni un campo dove giocare: in casa, non ospite a 50 km. Ospite della città di Iglesias per quanto riguarda le gare “casalinghe”, deve fare cento chilometri ogni volta per giocare “in casa”. Mentre gli allenamenti si sono svolti fino ad ora su uno spazio ovviamente non regolamentare, che tra le altre cose a settembre gli sarà tolto:

Non si è individuato uno spazio per il nostro campo, forse non c’è abbastanza interesse per trovarlo – racconta amareggiato Walter Angioi – anche questo nel tempo ha forgiato il nostro carattere, il non avere “una partita in casa tua” e solo un piccolo terreno dove allenarsi ben lontano dalle dimensioni necessarie alla nostra categoria. Tra le altre cose stanno per costruire dove ci alleniamo, ci manderanno via entro l’estate”.

Una congiunzione di persone che negli anni, troppi, ha ignorato un’eccellenza sportiva e le sue richieste legittime. Tra l’altro domenica prossima s’incontrano le uniche due squadre di A1 senza un campo: Brescia è stato sbattuto fuori dal campo che utilizzava presso il CUS, perché si è costruito un parcheggio: “Sarà una partita tra sfrattati -accusa il manager Angioi – zingari del baseball. Noi siamo in una condizione logistica precaria da 19 anni, da quando disputiamo campionati di livello nazionale, il Brescia da due”.

Cagliari baseball che ha l’ossatura della squadra formata da ragazzini portati al campo dopo il volantinaggio nella locale scuola elementare per promuovere l’attività sportiva: Gabriele Angioi, Lorenzo Ghiani, Andrea Frau, William Laird, Andrea Contu, Marco Contu, Edoardo Murgia, Riccardo Loi, questi giocatori sono attualmente in A1 ma hanno iniziato a giocare quando avevano appena dieci anni, presi all’uscita di scuola e poi accompagnati dai rispettivi genitori a provare un nuovo sport. Non lo hanno più lasciato, qualcuno si è anche fatto notare dal grande baseball giapponese per il suo enorme talento. La politica non può restare indifferente a tutto questo: il Cagliari Baseball merita il campo e lo sta aspettando da troppo tempo.


(Fonte immagine: Cagliari Baseball)

(Nell’immagine di copertina: il logo del Cagliari Baseball)

, , , ,