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CAMPIONATO EUROPEO UNDER 15: ITALIA D’ARGENTO

20 Lug , 2019  

di Cristina Pivirotto

Si parte subito malissimo: due “papere” su due battute dei tedeschi che portano a far entrare il primo punto e posizionano uomini in base.  Con il primo out entra anche il secondo punto e si rimane con un uomo in prima e uno in terza. Pressione subito all’inizio, senza dare tempo ai nostri di accomodarsi in partita. La Germania arriva sul 3 a 0 con una valida lunga. Si torna a rivedere un’Italia preda degli avversari, completamente spaurita di fronte alla solidità dei tedeschi. Il tifo scatenato delle tantissime persone accorse allo stadio non ci distrae dalla preoccupazione.  

Si riempiono di nuove le basi e, per fortuna, una presa al volo dell’esterno conclude il primo inning con 3 punti segnati dalla Germania.

Sorpresa al primo attacco dell’Italia:anche la forte Germania ha i suoi problemi e ci troviamo con 3 uomini in base.  Su una rimbalzante in diamante entrano i primi due punti per gli azzurri e riprendiamo un po’ di animo: possiamo combattere ad armi pari.

I tedeschi appaiono fallosi in difesa, tanto che il coach decide di cambiare lanciatore. Il terrore in questo caso è d’obbligo: se sale sul monte il partente della partita di round robin, siamo fregati. 

Invece va bene e va bene anche la situazione in generale. Gli azzurri giocano con più convinzione e annullano bene gli attacchi tedeschi.

Le riprese si succedono giocate intensamente da entrambe le squadre.

L’Italia, al quarto inning è ancora indietro di un punto, ma nella fase di attacco la tensione sale, in campo, sulle tribune, in sala stampa, serpeggia la forza da riversare nel gioco. Arriva il pareggio dell’Italia e aumentano i decibel del tifo dalle tribune dello “Steno Borghese”, mentre le trombette ci massacrano senza sosta le … orecchie.

All’inizio del quinto inning scende dal monte di lancio il nostro partente, dopo una prova decisamente positiva e, nella stessa ripresa, la Germania di porta di nuovo avanti di un punto, ma i nostri, tra un brivido e l’altro, riescono a contenere i danni.

La sesta ripresa si apre con una battuta valida dei tedeschi che da singolo diventa un triplo, aiutata dagli errori della difesa azzurra. Poi il triplo arriva sul serio e la Germania si porta sul 5 a 3, nel tripudio del tifo alemanno.

Al nuovo cambio di lanciatore la Germania si produce in un triplo che fa entrare altri due punti: 7 a 3. Si fanno di nuovo sentire i morsi della preoccupazione. Un lancio pazzo aiuta l’ingresso dell’ottavo punto dei tedeschi e un fuoricampo a sinistra accompagna il nono punto. Nuovo cambio di lanciatore per l’Italia. Anche in attacco l’Italia sembra aver di nuovo perso la bussola e, lentamente, accompagna la fine della partite, con una crescente rassegnazione.

La Germania conferma il suo titolo di Campione d’Europa.

Finisce così l’Europeo 2019 per l’Italia, con la conquista dell’accesso al prossimo mondiale di categoria. Un bel traguardo raggiunto.

Nel confronto con le altre squadre europee si sono chiaramente evidenziate le mancanze, le debolezze, i problemi della nostra scuola di baseball. Non c’è più da dire “bisogna lavorare”, ma più realisticamente “bisogna ri-fondare”, perché, per quello che si è visto, continuare su questa strada non porterà altro che delusioni.

Parliamo con piacere della grande corona di pubblico, quello delle migliori occasioni, dedicato alla categoria Under 15. Ragazzi, sì, ma che hanno riscosso un bel gradimento. Il pubblico si è reso conto che in queste categorie giovanili si ritrova il gusto del baseball puro, giocato solo per amore. In ultimo permetteteci qualche parola su “Il Bar del Baseball” che ha dato tutto quello che poteva, non il massimo in assoluto, ma sicuramente il massimo di quello che poteva dare. Se tanto successo di pubblico ha avuto questa manifestazione, non crediamo di esagerare sostenendo che il merito è, per la quasi totalità, del Bar. Abbiamo seguito, tifato, riso e quasi pianto per questa squadra. Ci siamo arrabbiati, abbiamo avuto tanta voglia di scendere in campo a dare una mano ai ragazzi. Abbiamo mandato giù i rospi gentilmente offerti dagli haters (i soliti, sempre i soliti), ma ci è bastato vedere i numeri e leggere le vostre parole di apprezzamento e incoraggiamento per dimenticare tutto. Un’esperienza che non ci capita di fare ogni giorno e che, per questo, ci ha riempito d’orgoglio. Checché ne dicano i detrattori, abbiamo aggiunto qualche passo al nostro cammino che ci porta ancora più lontano sulla strada della nostra avventura.

Grazie di cuore a tutti quanti voi.

(Fonte immagine: Fulvio Vecchiarelli)