Racconti

Damiano Iacobelli: “Europei emozione bellissima, qui in Irlanda un baseball che riesce ancora ad appassionare”

18 Ago , 2018  

di Emanuele Tinari

Forse quando ha iniziato a seguire le partite sui seggiolini dello “Steno Borghese” non l’avrebbe mai immaginato di vivere un baseball così diverso da quello italiano, ma l’esperienza dell’arbitro Damiano Iacobelli in Irlanda è tutt’altro che negativa.

“Il baseball in Irlanda e’ una realta’ ormai ventennale. Per quanto a livello di strutture ci sia ancora un livello amatoriale, i campi sono prati con le basi nei parchi pubblici e ci sia solo uno stadio, i giocatori mettono il massimo impegno e si gioca molto, da inizio aprile a meta’ ottobre (nonostante spesso accompagnati dalla classica pioggerellina irlandese), con una serie A di 5 squadre e una serie B di 10.
Mi sono trasferito per lavoro in Irlanda a gennaio 2017 e, da buon nettunese, ho cercato subito lo sport che tutti amiamo. Fortunatamente un collega venezuelano e’ un lanciatore degli Hurricanes Dublin e mi ha introdotto nella federazione. Qualche videoconference sul regolamento e qualche allenamento ed ecco finalmente arrivato il momento del playball.
E’ stato un anno appassionante, in cui ho diretto circa 50 partite e ho avuto modo di arbitrare semifinali e finali di entrambe le categorie”.

Poi a fine anno la chiamata di quelle che ti fanno emozionare: la designazione per l’Europeo 2018 proprio in Irlanda.

“A fine anno la chiamata che sognavo da quando ho iniziato ad arbitrare a Nettuno ormai 12 anni fa: “L’Irlanda gioca in casa la C-Pool Seniores e vorremmo che tu ci rappresentassi come arbitro”.
Gli Europei sono stati una esperienza bellissima, soprattutto per il contesto. Il campo e’ in un paese di poche migliaia di persone e tutti gli abitanti si sono riversati ogni pomeriggio nello stadio tra bel baseball, street food, birre artigianali e i bambini che facevano a gara a raccogliere i foul, poi tutti a tifare “the boys in green”, in una festa di quelle che in Italia non vediamo piu’ da tempo e che dimostrano che questo sport sa ancora appassionare!”.

A livello tecnico Iacobelli ha ben figurato ricevendo molti complimenti fino alla designazione per la finalissima.

“Come arbitro devo dire che e’ stata a sua volta una meravigliosa esperienza, la prima partita l’ho fatta in prima base e devo dire che dopo 3 anni tornare alla meccanica a 3 non e’ stato proprio automatico ma la comunicazione in campo mi ha facilitato molto. Al pomeriggio arrivano le designazioni: arbitro capo il giorno dopo: Slovenia Norvegia. E chi dorme! Non ero cosi’ teso dalla prima gara capo in IBL (ancora ricordo il primo strike chiamato a Fuzzi altezza occhi 😀 in Godo-Novara). Arrivi allo stadio, lucidi le scarpe, prendi il caffe’ ed ecco arrivare il momento di entrare in campo, gli inni nazionali che servono a raccogliere tutta la concentrazione e via: playball! Tutta la tensione si scioglie dopo il primo strike e inizia il divertimento, una partita accesa che a meta’ ottavo registrava il punteggio di 18 a 18!
Il resto del torneo e’ stato una settimana di divertimento e bel baseball condita dalla designazione come arbitro capo nello spareggio per la finale Grecia-Slovenia e come arbitro di terza base nella finale Irlanda Grecia. Poi l’anno prossimo l’Irlanda giochera’ la poule-B e, chissà!”.