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Della Millia: “Riunione con Marcon positiva, facciamo crescere gli italiani”

7 Nov , 2018  

di Emanuele Tinari

Sicuramente uno dei protagonisti del momento, Domenico Della Millia, ieri in compagnia di Alfonso Gualtieri, è stato ricevuto dal presidente federale Marcon per parlare di vari aspetti, in primis l’attività giovanile.

“Ci siamo riavvicinati, ho trovato una persona molto disponibile. Noi siamo andati lì principalmente per parlare dell’attività giovanile nettunese e come capita quando si è lì si è parlato di tutto, anche marginalmente. Ho detto al presidente che politica e movimento nel baseball sono due cose totalmente diverse, anche con idee contrarie si può costruire qualcosa di buono insieme. Noi teniamo al bene di Nettuno, dell’attività giovanile, abbiamo parlato di tornei, delle fase finali da ospitare, della preparazione della nazionale prima delle Olimpiadi perchè vorremmo che da queste parti a luglio, agosto e settembre l’attività sia incessante”.

Ovviamente con il presidente regionale del Lazio abbiamo parlato anche dei campionati maggiori e delle prossime date fondamentali per l’ufficalità per il 2019.

“Ora è presto dire qualcosa di più preciso, sicuramente l’affiliazione ci sarà per tutte ma bisognerà aspettare il 30 novembre per avere delle certezze. Già nella riunione del 18 ci sarà molto da parlare. Per quanto riguarda gli italiani in campo se il 50% del roster è formato da italiani, a mio parere il 50% deve esserci anche in campo, non dico 7 come una volta per tutte le normative europee, ma la metà di italiani veri. Come vorrei che una partita fosse dedicata ai lanciatori italiani. Forse con due ha meno senso, ma con tre il sabato pomeriggio sarebbe importante anche per la nazionale. Si dice che il sabato pomeriggio gli stadi sarebbero vuoti, beh venerdì e sabato sera non è che la situazioni migliori. Serve creare gente di qualità, giocatori del genere. Nel 1991 a Nettuno vincemmo un Europeo con tutti italiani in campo, nel periodo dell’Under 23 sono usciti grandi giocatori, dobbiamo far uscire fuori gente come Maestri, Colabello che ho sempre affrontato da avversario nelle categorie giovanili e che una volta tornati in Italia fanno la differenza. Inoltre non ritengo giusto che in A2 sia stato tolto il visto. In consiglio federale la proposta è passata 5 voti a 4 come anche altre, ma ritengo non sia giusto far giocare i nostri ragazzi con lanciatori di qualità più bassa. Serve subito fronteggiare ottimi pitcher per farsi trovare pronti quando questi saliranno nella massima serie”.