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Desertificazione del baseball in Italia

21 Feb , 2019  

di Riccardo Mazzucato

Un amico di Bari mi ha chiesto di sentire il Segretario Generale del Baseball Club Bari Warriors, Dott.
Vincenzo Serino in merito alla penosa situazione in cui si trova ad operare.

“Noi sul territorio ci siamo dal 1971, 48 anni, una vita. Una vita inascoltati dalle istituzioni perché noi,
praticamente, non abbiamo un campo: per noi è difficilissimo poter fare questo tipo di attività se non fosse
per la passione che ci lega e che ci spinge ad andare avanti; non riusciamo a creare un settore giovanile, che
poi dovrebbe essere il fulcro di una società sportiva: a Bari, essendo una città Metropolitana e non una
piccola cittadina, le distanze sono notevoli e avere un campo a disposizione per i ragazzini significa sottrarli
alla miriade di squadre di calcio che ci sono nella nostra città con campi in erba sintetica praticamente sotto
casa. E’ difficilissimo trovare un campo ed una palestra disponibili per noi, dobbiamo accontentarci di
quello che troviamo ed in orari serali impensabili per un ragazzino, con costi di affitto altissimi e se si tiene
presente che queste strutture si trovano a levante e a ponente di questa città metropolitana, carente di
collegamenti pubblici, si comprende agevolmente perché i genitori di questi ragazzini sia per l’ora tarda, sia
per i lunghi spostamenti non sono propensi che i loro ragazzi pratichino il Baseball. Attualmente giochiamo
il campionato seniores in provincia, a Noicattaro, a 15 Km dalla città e non a Bari. Abbiamo una piccola
palestra a Bari per portare i ragazzini ma ce l’abbiamo solo da quest’anno: gli anni scorsi ci hanno fatto
veramente la guerra a non finire le altre società sportive come il basket, la pallamano nonché il calcio che è
praticamente proprietario assoluto di tutte le strutture e di tutte le attività sportive che si svolgono in
questa città, perché Bari è una città prevalentemente a vocazione calcistica, infatti abbiamo due stadi del
calcio che fanno invidia a Milano o a Torino, per non dire che ci siamo dovuti imbattere in provincia in un
comune sciolto per mafia con personaggi poco raccomandabili che detengono il potere sul campo sportivo
che l’avevamo reso omologato per il Baseball in quanto c’erano tutte le misure richieste, invano abbiamo
richiesto l’intervento della nostra Federazione presso i commissari prefettizi di questo comune affinché
intervenissero su tale vicenda, sta di fatto che abbiamo dovuto cercarci un altro campo in un altro comune
per poter disputare il campionato seniores.
Tenga presente che proprio ieri mi è giunta la comunicazione del Segretario Generale Giampiero Curti della
FIBS che ci ha multato di 1.000 € perché noi non abbiamo sviluppato il settore giovanile. Questo veramente
mi fa incavolare: la Federazione ci multa quando la Federazione stessa dovrebbe essere multata perché non
ci dà nessuna mano per tutelarci, per sviluppare e prendere contatto con gli amministratori locali affinché ci
diano uno spazio dedicato, perché se non hai questo spazio, non hai neanche un luogo di aggregazione per
il Baseball che funge da punto di riferimento per l’intera città. Se l’intera cittadinanza sapesse che c’è uno
spazio dedicato al Baseball, i ragazzi interessati verrebbero e non saremmo toccati da quei fenomeni
malavitosi tipici di chi vive da queste parti di cui accennavo prima; così, invece, ci tocca fare i rom ma non è
giusto, sì perché siamo i rom del Baseball, con tutto il rispetto per l’etnia: girovaghiamo da un campo
all’altro. Avevamo un campo a Valenzano, poi a Noicattaro, poi un mezzo campo a Bari, poi di nuovo fuori
in provincia, mi creda, se non fosse per la passione, io avrei mandato già tutto al diavolo 48 anni fa. Il
diamante più vicino ce lo abbiamo a Foggia che è a 140 Km da Bari, poi ce n’è un altro a Matino che sono
oltre 200 Km. La Puglia è stretta e lunga, da punta a punta sono circa 500 Km. Abbiamo questa difficoltà e ci
sentiamo davvero a disagio quando vengono squadre tipo Salerno, Foggia, Matino, Caserta o altre società
che hanno tutte il diamante e ci dicono – ma come ? Voi siete di Bari, una città Metropolitana e non avete
un campo ? – … sapessero ! Qui la storia parte veramente da lontano e quando fu progettato lo Stadio San
Nicola di Bari nel 1987 dall’Architetto Renzo Piano, nel progetto di riqualificazione dell’area c’era anche la
progettazione dello Stadio del Baseball di Bari, ci sembrò di aver toccato il cielo con un dito. Noi all’epoca
avevamo una squadra seniores di Baseball in Serie B, una squadra femminile in Serie A2 di Softball,
avevamo tanti ragazzini però poi, come nelle cose all’Italiana, praticamente si riuscì a costruire soltanto lo
Stadio San Nicola per i Mondiali (di calcio) del ’90 dopodiché tutta l’area divenne una inutile area a
parcheggio asservita allo stadio San Nicola, assegnata nella gestione ad un noto clan del barese e lo Stadio
del Baseball non fu più costruito. L’area non fu più riqualificata secondo il Progetto Piano aggravandone il
degrado ambientale e sociale e certi personaggi … finirono sulle cronache per traffico di bambini, pedofilia
e tante, tante altre cose. L’area di cui si parla è stata confiscata e restituita al comune. Oggi si è di nuovo
tornati a parlare di riqualificazione di quell’area ma chi stava portando avanti questo progetto era una persona poco attendibile che aveva preso in mano le redini del Bari calcio che poi ha fatto fallire dopodiché
è intervenuto De Laurentiis per salvare la squadra di calcio cittadina su pressante richiesta del sindaco di
Bari, Antonio Decaro. Come strutture siamo in una situazione veramente indecente e quello che mi dispiace
è che nonostante le promesse della Federazione, non ci siamo assolutamente. È da tempo che mi arrabbio,
prima con Riccardo Fraccari e prima ancora con i suoi predecessori e attualmente con Andrea Marcon. Alla
coach convention di Riccione, qualche settimana fa, Andrea Marcon mi ha promesso che senz’altro si
sarebbe dedicato, che avrebbe fatto, che avrebbe contattato gli amministratori comunali, avrebbe parlato,
so che di incontri, ogni volta che sono stati fissati, sono stati ogni volta disattesi quindi io ho perso la fiducia
sia nella Federazione che mi multa tra le varie cose, per non sviluppare il settore giovanile, quando poi
sarebbe compito della Federazione agevolare questo e soprattutto rivolgersi verso quelle società, verso
quei Comuni che hanno veramente grosse difficoltà nello svolgimento dell’attività, sia nei confronti dei
dirigenti federali che, a mio avviso, non hanno realmente a cuore lo sviluppo del Baseball quello fatto
partendo dal basso. È facile per la Federazione rivolgersi a Comuni come Parma, Grosseto, Rimini e altri che
hanno centinaia e centinaia di strutture e parlare di Baseball in questi ambiti. Ritengo che
un’amministrazione FIBS dovrebbe fare la politica di frontiera se vuole espandersi altrimenti ci ridurremo
sempre di più e, parliamoci chiaro, una volta che il sottoscritto, decide di ritirarsi, io ormai ho quasi 63 anni,
il Baseball a Bari finisce.
Rimpiango gli anni di Bruno Beneck perché è stato colui che è riuscito, per lo meno qui al Sud, a far
costruire i campi da Baseball con l’ ‘Operazione Sole’. Si sarebbe dovuto avverare anche a Bari ma il
problema è stato che Bruno Beneck non c’era più. In seguito abbiamo avuto Aldo Notari e poi tutti gli altri
che sinceramente del Progetto Sud se ne sono sbattuti perché chi fa la voce grossa all’interno della
Federazione sono le società del Nord e del Centro, probabilmente noi del Sud diamo anche fastidio perché
se poco, poco sale una società del Sud in Serie B o in Serie A, apriti cielo, nessuno vuol venire a giocare giù
da noi ed è un problema”.

Segretario Serino, quanti iscritti conta la sua società?
“Attualmente la nostra società conta una cinquantina di iscritti tra seniores ed amatori compreso cinque
ragazzini: la seniores fa la Serie C, poi c’è la squadra amatoriale che fa lo slow-pitch che ha partecipato lo
scorso anno al campionato della Lega del Mare e al Campionato della Winter League composto da squadre
che si trovano in Puglia, Campania e Basilicata. Quest’anno stiamo allestendo anche una squadra giovanile
perché, forse, se non ci cacciano anche da qui, abbiamo trovato una struttura per i ragazzini, anche se non
è niente di che, un campo bruttissimo e a volte quando incontro lo sguardo dei genitori che fanno smorfie a
vedere che giocano su questi campi di patate rispetto ai coetanei che giocano a calcio sui campi in erba
sintetica … purtroppo noi non ce li abbiamo. Questa è la dura realtà”

Vuole chiedere qualcosa alla Federazione tramite Il Bar del Baseball?

Noi vorremmo più attenzione da parte della Federazione verso l’amministrazione locale, un intervento deciso proprio perché io personalmente non ce la faccio più: non abbiamo sponsor, ci autofinanziamo e poici danno pure la mazzata della multa, è veramente vergognoso. Andrea Marcon conosce molto, molto bene le nostre condizioni ed essere multati pure … Piacerebbe anche a noi sviluppare il settore giovanile in
quanto sarebbe il naturale ricambio dell’attività seniores ed amatoriale, ma come facciamo? Non abbiamo
un campo! Non abbiamo neanche un punto di riferimento! Ci hanno multato perché non abbiamo iscritto
una squadra giovanile al campionato e come facciamo a iscriverla se non sappiamo nemmeno dove farla
giocare? Noi quest’anno ci siamo attrezzati e uno straccio di terreno lo abbiamo trovato, ma ci costa un
botto di soldi e non è possibile: come si fa? Loro quando parlano, quando scrivono hanno in mente realtà
come Rimini, Grosseto, Parma, Nettuno ecc. dove ci sono campi uno dietro l’altro, qua non ce ne sono
campi! Quindi i ragazzi non hanno un punto di riferimento, non sanno dove si svolge la nostra disciplina
sportiva e tanto meno noi che giochiamo il campionato nazionale di Serie C in un campo da calcio sappiamo
in quale campo giocheremo e se ci rimarrà per il prosieguo delle attività. Quando eravamo in Serie B
abbiamo dovuto rinunciare anche ad un’eventuale promozione sia per il Baseball che per il Softball proprio
perché noi giocavamo in un campo da calcio. Non ci è concesso poter giocare un campionato di Serie B in un campo da calcio e qualora noi dovessimo passare, saremmo costretti a rinunciare. Non abbiamo nessuna possibilità di avere una struttura logistica, un luogo fisico esclusivamente dedicato alla disciplina del baseball e del softball. A Bari tra il 1971 e il 1987 c’erano una decina di squadre di Baseball in tutta
l’area Metropolitana e soltanto Bari aveva 2 squadre, i Blue Fox e il Baseball Club Bari e poi in Comuni a 5,
6, 7 Km dalla città, ognuno aveva la propria squadra: sono morte tutte, una dietro l’altra, proprio per la
mancanza di strutture. Noi siamo stati cacciati via dalle società calcistiche che non ci hanno dato spazio.
Loro sono aumentate di numero e chiaramente gli spazi da dedicare ad altre discipline si sono ridotti anche
perché loro rivendicavano il diritto di poter svolgere la loro attività su un campo che è omologato per fare
l’attività calcistica. È questo il grosso problema. Chiaramente le amministrazioni comunali preferiscono dare
i campi da calcio alle società calcistiche piuttosto che a noi che faremmo Baseball su un campo da calcio. E
con le promesse – poi lo facciamo il campo da Baseball – sono cessate tutte le società di Baseball che
c’erano nella provincia di Bari. E’ un silenzio assordante da parte della FIBS, nonostante le continue
richieste di intervento politico che solo la Federazione può fare nei confronti degli amministratori locali. In
tutti questi anni, a partire da Aldo Notari, abbiamo solo assistito alle passerelle dei presidenti federali che si
sono susseguiti fino ad arrivare agli ultimi Fraccari e Marcon che hanno sciorinato vaghe e lusinghiere
promesse d’intervento presso le amministrazioni locali, seguite da un nulla di fatto, non le hanno neanche
interpellate. A differenza delle altre federazioni che in maniera asfissiante sono presenti fisicamente e
politicamente con le amministrazioni locali, pensi che noi siamo l’unica Federazione a non avere un luogo
fisico di rappresentanza all’interno del CONI regionale Puglia e vuol dire tanto. Eclatante è il caso del
Football Americano, neanche riconosciuto dal CONI, da appena dieci anni presente sul territorio barese,
grazie alla pressante presenza e spinta politica sul territorio da parte della loro Federazione e, soprattutto,
del loro Presidente, sono riusciti lo scorso anno a farsi costruire lo stadio dedicato al Football Americano.
Quindi, a costo di ripetermi, chiedo alla FIBS una presenza asfissiante, sia fisica che politica, con le autorità
locali, così come hanno fatto e fanno tutte le altre Federazioni poiché risultano insufficienti gli sforzi
compiuti da tutti i componenti il Baseball Club Bari se non supportati dalla stessa Federazione. Voglio
ricordare che l’alto interesse di tutte le altre Federazioni verso la città di Bari non è un caso, poiché è
elevato il bacino d’utenza che questa città può offrire con i suoi circa 1.400.000 abitanti che compongono
l’area metropolitana di Bari, oltre a prestarsi a brevissimo termine ad eventi internazionali grazie agli
interventi pubblici e privati piombati su di essa che stanno proiettando questa metropoli a diventare una
delle più prestigiose sia del sud che dell’intero panorama nazionale ed internazionale oltre al clima ed alla
posizione logistica di questo luogo che hanno reso Bari e l’intera Puglia, commercialmente e turisticamente
parlando, una delle mete più ambite a livello mondiale, gli altri lo hanno capito, la FIBS no”.

Cosa dicono i genitori quando portano i ragazzini per la prima volta e non vedono il diamante, che si
immaginano, ma un campo da calcio?

“Bella domanda! Mi vergogno a rappresentarle le facce stupite e forse più di sdegno dei genitori ….Perché il
ragazzino si è intestardito a fare il Baseball e questo mi fa piacere, chiaramente vengono a giocare da noi
ma fosse per il genitore, più che farlo giocare a Baseball su un campo di patate preferirebbe che il figlio
giocasse a calcio su un campo di erba sintetica perché oramai i campi da calcio di tutte le scuole calcio, di
tutte le amministrazioni comunali che abbiamo qui nei dintorni sono tutti in erba sintetica e sanno che il
figlio se cade dove giochiamo noi se ne torna a casa tutto sbucciato, se cade su un campo di erba sintetica
non si fa nulla, inoltre ce l’hanno sotto casa. Quante volte i genitori ci dicono – ma voi non avete un campo
dove c’è … ? – e dove lo prendiamo !? Quando vengono a portare i ragazzini e vedono che non è un
diamante ma è un campo da calcio, ci rimangono male perché pensano alla struttura del diamante come ce
l’hanno nel loro immaginario collettivo e invece poi si trovano il normalissimo campo da calcio, anzi il
campo di patate e quindi la delusione è centuplicata rispetto alle aspettative che avevano, di trovarsi di
fronte ad una struttura così come se l’erano immaginata. Questo è il nostro grosso problema”.

In sostanza, quando c’erano 10 squadre negli anni 70 e 80 tra Bari e provincia, si può dire che ci fossero
oltre 200 giocatori ?

L’ ’Operazione Sole’ nel Sud portò un pullulare di squadre in Puglia, nel foggiano c’erano almeno 6 squadre, il glorioso B.C. Foggia, la Lecablok e la Virtus a Foggia e nella sua provincia altre tre, nel leccese avevamo il
Cus Lecce, il Matino B.C., la Fiamma Maglie, le Silver Wings ed i Choppers di Galatina, le Blue Chips di Lecce
e le Pink Phanthers di Salve mentre nel tarantino nacquero la Mitem Sud e la Libertas Laocoonte a Taranto
ed una a Grottaglie, nella sola area metropolitana di Bari c’erano più di 10 squadre che mettevano insieme
un parco giocatori di oltre 200 atleti, solo la città di Bari aveva due squadre, il Baseball Club Bari ed i Blue
Fox, c’erano 2 squadre a Molfetta, una squadra a Trani, una a Valenzano, una a Bitritto, una a Sannicandro,
una a Santeramo, una ad Adelfia ed una a Cassano. Ricordo che quando c’era la Serie C si faceva prima il
Campionato Provinciale e poi si accedeva alla fase Regionale quindi vi era tutta una sorta di selezione tra
Bari, Foggia, Taranto e Lecce. E tutte sono morte: ad esempio a Taranto sono morte perché è l’altra città
che non ha un campo da Baseball. I salti mortali che fanno Antonio Maggio ed i ragazzi di Taranto sono
incredibili ed insostenibili, sono nella nostra stessa situazione. Lo scoramento è tanto: promesse, promesse
ma … !?!”.

C’erano squadre dovunque in Italia e la cosa incredibile è come si sia inaridito il territorio e ormai siamo
arrivati al punto che anche le grandi squadre stanno un po’ chiudendo i battenti: questa è la cosa triste !
Se non c’è una Federazione capace di difendere i suoi confini, se le società sono lasciate sole, se non si
capisce se questa Federazione sia realmente attiva, se si dia da fare o se sia lì semplicemente a tirar lo
stipendio, francamente tutto questo è imbarazzante, è veramente imbarazzante ! I Dirigenti Federali
invece di fare proclami dovrebbero andare scuola per scuola, comune per comune e quando ci fosse un
minimo lumicino di una squadra sportiva dovrebbero farsi avanti. È tutto demandato alle società ?
Quale, allora, l’aiuto alle società, dalla Federazione ? Neanche una palla di gomma ! Come ha fatto il
Volley in questi anni a diventare il secondo sport in Italia ? Come ha fatto ad avere le continue dirette
televisive e ad essere presente su più canali ? Come ha fatto ad avere i testimonial ? Come ha fatto ad
avere visibilità sui giornali, pubblicità ? Lo hanno fatto le singole società sportive ? No di sicuro. C’è una
Federazione capace. Guardate il Rugby, 18 sconfitte consecutive, non ha mai vinto la Nazionale di Rugby
ma quando partecipa al Sei Nazioni sembra che venga giù il mondo. Titoli cubitali, la Nazionale di Rugby
gioca il Sei Nazioni ! E arriva la diciannovesima sconfitta però te la faranno passare come un evento
imperdibile. E fanno riempire gli stadi nonostante i prezzi dei biglietti non siano proprio così popolari.
Allora significa che dietro tutto questo c’è della gente capace che riesce a venderti anche una sconfitta.
Riesce a venderti per oro anche quello che è latta. Allora com’è che la Federazione non riesce a vendere il
prodotto Baseball-Softball con una Nazionale vice campione d’Europa, con squadre che vincono in
Europa ? Abbiamo giocatori che vanno a giocare nel campionato Americano, Messicano, Giapponese,
Australiano e non ci si fila nessuno. E ci meravigliamo quando vediamo un trafiletto di 3 cm per 6 – Oh,
hanno messo il Baseball sul giornale ! –. Fa ridere. Quando ti vengono a dire che Leonardo Seminati e
Alessandro Vaglio sono andati da Fazio: ma non ce ne facciamo niente di andare alle 11 di sera da Fazio !
Il Baseball dovrebbe essere alla Domenica Sportiva ! Questo è ! Una Federazione che conta è una
Federazione che sappia battere i pugni e voglia essere presente. Poco importa la qualità di gioco: deve
impegnarsi per essere assolutamente più presente in TV e sui giornali. Se la gente non ti conosce, tu puoi
anche fare delle partite meravigliose ma tanto rimarremo in 3 gatti a guardarle. A cosa servono i Dirigenti
Federali ? Ad aiutarti a compilare i moduli di affiliazione ? Ma scherziamo ? Ma questo è il minimo !
Devono fare dell’altro ! Sia chiaro, non è sbagliato avere una Federazione: è sbagliata la gente che c’è
dentro, le teste e le idee che sono dentro a quelle teste ! Adesso, io capisco tutto, ma che una
Federazione, viste le evidenti difficoltà economiche e le condizioni in cui versa in Italia il nostro gioco, si
permetta anche di andare a multare una squadra, francamente è criminoso, vuol dire che la vuoi
ammazzare, semplicemente vuoi penalizzarla. 1.000 € sono tanti soldi per una piccola società
dilettantistica, ci paghi palestre, ci paghi divise, ce ne fai di cose con 1.000 € ! Ma come può una
Federazione multare di 1.000 € una società sportiva ? Perchè ? Avesse commesso un crimine, una rissa,
non lo so, un’evasione fiscale: hanno semplicemente fatto quello che potevano e non avevano una
squadra giovanile e tu li multi per questo ? Gli attuali dirigenti della Federazione stanno
inequivocabilmente dimostrando di non avere idee, se possono ti penalizzano, se possono ti rompono le
scatole, stanno indiscutibilmente dimostrando che sono capaci solo di ‘andare a grana’: tutto questo è
semplicemente fallimentare, pur percependo uno stipendio non c’è gente che si dia da fare. Non è solo
questione di amministrare un campionato e gestire il calendario, c’è dell’altro ! Questa sanzione grida allo scandalo, questa azione è vergognosa. A cosa dovrebbe servire la Federazione ? È solamente un ente
controllore ? È l’inquisizione o è un ente fatto per promuovere questo sport e lanciarlo a costo anche di
scendere a patti e di chiudere un occhio ? P.S.: C’è ancora chi aspetta il famigerato “kit pallandia” dal
2013 !