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Di Monte: “Sogno in grande e lavoro forte per arrivare in alto”

26 Feb , 2020  

di Emanuele Tinari

Dopo un anno abbiamo sentito Daniele Di Monte, lanciatore italiano nell’organizzazione dei Detroit Tigers, per seguire la sua avventura nel mondo professionistico americano.

“L’avventura dell’anno scorso è stata un assaggio della strada verso il vero baseball, è stato un anno difficile con alti e bassi ma è terminato con buonissimi risultati specialmente fisici. A settembre ho partecipato all’Instructional League e successivamente ho seguito due mesi di programma in palestra con i preparatori atletici di tutte le categorie qui a Lakeland per poi far ritorno in Italia più o meno i primi di dicembre”.

Come sei cambiato in questo anno sia tecnicamente che nella vita di tutti i giorni?

“Sono cambiato molto fisicamente,, ho lavorato duramente in palestra per i mesi invernali e ho aumentato molto la massa muscolare che mi servirà sicuramente quest’anno per aumentare qualche miglia. Lo scorso campionato ho fatto uno sbalzo importante a livello mentale, ho appreso molto dai miei compagni per quanto riguarda la mentalità sul monte”.

Cosa ti ha impressionato di più dell’avventura nelle Minor?

“La cosa che più mi ha impressionato è la competitività che c’è tra i vari compagni di squadra, ragazzi da tutto il mondo con lo stesso obbiettivo, con solo il migliore che va avanti e spesso è difficile convivere con compagni che non sempre ti danno una mano quando qualcosa non va”.

Sai già i programmi di questo 2020?

“Attualmente sono ancora sconosciuti , sono a Lakeand in Florida dal 19 di gennaio, l’11 di febbraio è iniziato il mini camp con i migliori prospetti e migliori ragazzi da tutte le categorie dei Detroit, anche la Major si sta allenando e sta lavorando qui, è molto bello poter vedere grandi campioni come Miguel Cabrera lavorare. Spero di riuscire a fare il massimo quest’anno e partire bene già da subito per cercare di raggiungere la promozione alla prossima categoria. Comunque vi terrò aggiornati per quanto riguarda l’andamento del programma”.

Quali sono gli aspetti in cui devo migliorare di più?

Gli aspetti sul quale devo lavorare di più sono sicuramente la meccanica, la velocità e gli effetti.

Se chiudessi gli occhi e ti svegliassi tra 5-10 anni, cosa sogneresti?

“Beh che dire per avere grandi sogni bisogna lavorare in grande. Sicuramente vorrei portare in alto il nome dell’Italia e giocare tra i big, la voglia e la determinazione ci sono eccome, ora bisogna continuare a lavorare sempre più forte e sognare come ho sempre fatto”.

Mi avevi detto di voler essere come Ohtani, hai lavorato anche sulla battuta o solo come lanciatore?

“Il sogno di essere come Othani c’è sempre ma purtroppo la mazza qui se sei un lanciatore non la tocchi.”

Cosa ti manca principalmente dell’Italia?E come vedi il nostro baseball da fuori?

“Dell’Italia manca sicuramente la mia famiglia tutti compresi,casa e il buon cibo. Poi sono tante le cose uniche, anche se piccole, che caratterizzavano la vita nel mio paese. Il baseball qui è considerato uno degli sport maggiori a livello di appassionati e giocatori, al livello di football e basket, ma anche gli altri non sono da meno, infatti posso dire che gli Stati Uniti sono un po’ una nazione multisport e che sono più avanti di noi da questo punto di vista. Il baseball in Italia non è male, dal mio punto di vista bisognerebbe giocare di più e sponsorizzarlo in modo migliore, portarlo nelle scuole, iniziare ad organizzare eventi per i più piccoli e insegnarlo a loro per farli innamorare. Purtroppo non so se quest’anno parteciperò all’europeoU18 a Macerata per problemi di tempo, qui sarà pieno campionato ma le speranze non si perdono”

Sogno nazionale maggiore. Che ne pensi dell’arrivo di Piazza come manager azzurro?

“L’arrivo di Mike Piazza sicuramente non è cosa da poco, Questa che doveva essere una notizia “big” è stato rimarcata poco e nulla dai giornali italiani mentre da queste parti ha fatto davvero il giro del mondo. Giornali giapponesi, americani e non solo ne hanno parlato per giorni. Sono inoltre contento del ritorno di Bill Holmberg nello staff delle nazionali e resto convinto che la nazionale nelle prossime competizioni raggiungerà ottimi traguardi”