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Domenica 8 Aprile al campo Leoni di Bologna, la squadra dei ciechi dei Ducks Staranzano affronta gli All Blinds della capitale

5 Apr , 2018  

di Alberto Nardecchia

Dopo la sosta per il maltempo che inesorabile ha fermato il Campionato Aibxc 2018, si riparte alla grande, con gli incontri a Brescia (ore 10) tra Bologna White Sox contro Leonessa Brescia finita 5-5, mentre alle 14 i Lampi Milano hanno battuto per 6-2 la Fiorentina Bxc.
Il prossimo turno in programma l’8 Aprile vedrà scontrarsi a Bologna, Thunder’s Mi contro Bologna Ws  alle ore 10,00, alle ore 14 sarà la volta di Staranzano Ducks contro Roma All Blinds  mentre al Kennedy di Milano giocheranno i Patrini di Malnate contro i Lampi Mi.
Ora vorrei focalizzare la vostra attenzione sul CAPITANO della Roma: Alfonso Somma. Coriaceo, meticoloso e trascinatore.
Prendete queste tre caratteristiche mescolatele insieme e otterrete l’essenza di colui che ci onora della sua presenza.  Questo è Alfonso, leader assoluto della Roma All Blinds vincitrice della coppa Italia 2013 e 2016 di Baseball per ciechi.
Il numero 99 giallorosso è soprannominato il Talpone e nel 2018 compie i 15 anni di carriera in questo sport.
“Lei nel 2003 ha mosso i primi passi nel baseball A. I. B. X. C. con i Thunder’s Five Milano. Cosa ricorda del suo esordio?”

“Dopo pochi allenamenti, fu proprio Alfredo Meli (fondatore dell’AIBXC) a dirmi che, se avessi voluto, avrei potuto iniziare a far parte di una squadra. Mi fu proposto di entrare nelle fila del Milano Thunder’s Five, una delle quattro compagini che, allora, si affrontavano nelle competizioni dell’AIBXC. Accettai e mi ritrovai in una domenica di primavera a Milano a giocare la mia prima partita. Ricordo la calorosa accoglienza dei compagni e del, già all’epoca, Capitan Cusati, la consegna della divisa da indossare, la notizia che avrei giocato fin dall’inizio ed in difesa con il ruolo di terza base. In campo poi, esordio con l’applauso di rito, la mia tensione nel box di battuta in un silenzio che è soppiantato dal suono delle basi che cerco di raggiungere correndo il più veloce possibile, la mia passione di sempre, in piena libertà e la gioia di una base conquistata. I tentativi, spesso maldestri, di difendere palle che sembravano arrivare senza soluzione di continuità, con l’incoraggiamento dei compagni ai quali chiedevo spesso lumi sull’andamento della partita che, alla fine, perdemmo”.
“Dopo una stagione alla Fiorentina nel 2004, ho militato dal 2005 al 2008 nella CVinta Ravenna con la quale ho conquistato uno scudetto nel 2007 contro i Thunder’s Five Milano. Nel 2006 conquistammo la Coppa Italia ed il Torneo di fine stagione. L’anno successivo, in campionato, arrivammo primi in classifica a meno di tre punti dalla seconda, i Thunder’s, che incontrammo in finale. Non presi parte a quella finale, tornando da Milano in treno reduce da un campionato italiano assoluto di atletica leggera in cui ottenni il minimo nei 100 mt che mi garantiva una partecipazione ad un mondiale, diretto a Bologna per raggiungere la mia squadra con l’eventualità di apportare il mio contributo nel caso in cui fosse servito. In costante collegamento telefonico con il dugout, nel raggiungere Casteldebole mi arrivò la notizia che eravamo Campioni d’Italia . mi presentai con lo champagne! A dir il vero, quella partita l’avevo vissuta comunque attraverso quella che era la mia squadra!”.
“Lei è attualmente Capitano ma da sempre anima e cuore della Roma All Blinds. Come è nata questa avventura?”.
“Sempre nel 2006 partecipavo, con molti altri atleti che praticavano discipline per non vedenti ad uno scambio culturale e sportivo a l’Havana, Cuba. Nel programma delle attività da svolgere, il baseball per ciechi veniva recepito da quasi la totalità dei miei compagni come una novità! Non riuscivo a credere che inventato, sviluppato e giocato in Italia ed introdotto a Cuba dall’AIBXC pochi anni prima con un viaggio ad hoc, fosse semi sconosciuto a Roma e nel Lazio! Incominciai a pensare che, prima o poi, si sarebbe dovuto trovare un modo per diffonderlo e dare la possibilità di giocarlo anche dalle mie parti! Il primo allenamento dimostrativo, si tenne sul campo di Rebibbia nel maggio 2008; fu il risultato di un lavoro portato avanti assieme a varie persone nell’ambiente del baseball romano, e del mio gruppo sportivo, Polisportiva UICI Roma, nel ricercare supporto logistico, tecnici e potenziali giocatori e giocatrici. Gli allenamenti ebbero un seguito, con gli inserimenti nella squadra degli Aquiloni per poi presentarsi nella competizioni della Coppa Italia 2008 come Roma Bxc.
Nel 2013 la Roma All Blinds è riuscita a raggiungere prima le semifinali del campionato in giugno e poi a conquistare la Coppa Italia il 15 settembre sbaragliando tra semifinale e finale entrambe le compagini milanesi.
E ciò si è ripetuto nel 2016, vincendo la Coppa Italia.
“Accanto a voi giocatori non si può non riconoscere il merito della realizzazione di queste imprese sportive anche a Marco Corazza, Fabio Azzaro, Alberto Nardecchia e Aldo Signori. Cosa si sente di dire ai componenti del vostro favoloso staff?”.
“Sì, ci possiamo fregiare di uno staff tecnico eterogeneo con competenze tecniche e con un bagaglio personale sportivo ed umano a cui va attribuito più di un merito! A Fabio Azzaro non posso non riconoscere la capacità di aver creduto ad un’idea e di aver gettato le basi affinché il sogno di una squadra a Roma, a Marco gli riconosco una vitalità coinvolgente, il saper essere serio e faceto all’occorrenza, mediatore infaticabile fino a che non si entra in diamante, poi ognuno a ricoprire il proprio ruolo; Ad Alberto la presenza costante in allenamento, in panchina, in partita, in trasferta e anche là dove pensi che non ci sia, senza rendersi mai protagonista; ad Aldo, non solo gli insegnamenti tecnici e tattici ma, soprattutto, il saper trasmetterci valori sportivi come il senso di appartenenza alla squadra, il rispetto dell’avversario, della classe arbitrale che non può prescindere da quello per la propria divisa. Non posso non menzionare il prezioso lavoro svolto in questi anni, in qualità di assistenti al gioco, da Susanna Campati e da Antonio Bassani.
Le foto che seguono, Alfonso lo ritraggono nelle varie sequenze di gioco nel corso dei 15 anni dedicati al baseball per ciechi:

 

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