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E’ L’ITALIA CHE PARTE PER TOKIO !!!

27 Lug , 2019  

di Cristina Pivirotto

Fly into the rising sun,
Faces, smiling everyone

(“Woman from Tokyo”Deep Purple)

Quel biglietto, quel prezioso, desiderato biglietto adesso è dell’Italia. Partiranno per realizzare il sogno che è di ogni atleta: partecipare alle Olimpiadi.

Si parte con la sfida fra Greta Cecchetti e Georgina Corrick sulla pedana di lancio.

La difesa azzurra dimostra di essere pronta a contenere le avversarie e conclude velocemente la sua fase di gioco. Corrick colpisce Amanda Fama, prima nel line up italiano. Emily Carosone si aggiunge al lavoro da svolgere sulle basi.

Erika Piancastelli si carica di 2 strike, batte 4 volte di seguito in foul prima di piazzare una bella valida sull’esterno destro che tira in diamante per l’eliminazione a casa. Il ricevitore, Amy Moore, tiene un piede sul piatto mentre riceve l’assistenza e Amanda Fama scivola falciando il difensore. Tutto regolare e entra il primo punto per l’Italia. Pasticciano le inglesi su una battuta di Beatrice Ricchi. La difesa elimina Piancastelli ma, nel tentativo di chiudere la doppia eliminazione, la palla vola oltre la prima base e, sull’errore del seconda base, Carosone vola a casa per segnare il secondo punto.

IronGreta dà lezione di lancio: le mazze della Gran Bretagna girano a vuoto, senza speranza. Tre battitori, tre strikeouts.

La Gran Bretagna non vuol fare brutta figura, ma la loro presenza in campo si allunga nel tempo, rispetto a quella delle azzurre. Fanno fatica a rendere inoffensive le nostre attaccanti, pur riuscendoci, alla fine.

IronGreta si ripete nel 1-2-3, per la seconda volta. Sui volti delle inglesi cominciano a scomparire i sorrisi.

Carosone batte un bel doppio e viene sostituita in base dalla più veloce Fabrizia Marrone. Piancastelli continua le sue prove per il fuoricampo, ma non ottiene soddisfazione. Beatrice Ricchi piazza una valida fra gli esterni centro e destro e Marrone porta a casa il terzo punto.

Un altro turno a vuoto per la Gran Bretagna che, quando non trova la perfezione di Cecchetti, viene accolta dalle mani del resto della difesa italiana.

Le azzurre perdono il vantaggio di Andrea Howard, lanciata verso la seconda e guadagnano la prima per scelta difesa per Alessandra Rotondo. Amanda Fama si infortuna e, al suo posto, entra Ilaria Cacciamani. Poi Laura Vigna batte un bel singolo a destra, Rotondo corre a casa e, sull’assistenza dell’esterno inglese, il ricevitore non trattiene la palla e l’Italia completa il quarto inning con il punteggio di 5 a 0.

Nella parte alta della quinta ripresa Chloe Wigington tocca la palla per un doppio, ma IronGreta provvede subito a chiudere il gioco delle avversarie alla sua maniera, cioè siglando il decimo strikeout.

Si cambia il turno e Erika Piancastelli apre l’inning di attacco con un singolo, arriva in seconda grazie al sacrificio di Elisa Cecchetti e in terza su una battuta di Marta Gasparotto. Lo strikeout di Andrea Howard conclude il quinto inning, lasciando un corridore in base.

Riprende la rincorsa personale di IronGreta verso la prova magistrale. Conclude la sua presenza in pedana, in questo incontro importantissimo, con 13 strikeouts e 3 valide e il lancio in aria, liberatorio, del suo guanto. Unica. Fantastica! Lei e tutte le altre fanno parte della metà del mondo che è femmina. Donne che non si arrendono, donne che lottano senza sentire dolore, né paura. Donne da amare e da ammirare.

Arriveranno le azzurre a Tokio e porteranno il cuore italiano. Adesso sono i tifosi che devono ringraziare

Ci avete regalato un sogno!

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