Racconti

Edward Orrizzi e Marco Zafferani BASEBALL IN MOZAMBICO

14 Dic , 2018  

di Riccardo Mazzucato

Qualche giorno fa Gianluca Marcoccio mi ha mandato un messaggio via Whatsapp in cui mi spiegava che Marco Zafferani, nostro collaboratore da San Marino, dal 18 al 29 Gennaio 2019 sarà in Africa dove raggiungerà il suo amico Eddy Orrizzi. Mi ha scritto che il 27 Gennaio ci sarà una partita di Baseball e che Marco farà dei video, delle interviste e se riesce delle dirette Facebook per Il Bar del Baseball.
“Ci pensi te, Paco, per un grande articolo e spiegare il tutto??”. Presente ! Eccomi qua, pronto !
Ma, aspetta un attimo, cosa so io di Baseball in Africa ? Praticamente nulla. Solo che la mia squadra del cuore, i Pittsburgh Pirates, il 26 Aprile 2017 hanno fatto debuttare in MLB (Major League Baseball) il primo giocatore nato e cresciuto in Africa, Gift Ngoepe.
Prima di sentire Marco ed Edward ho cominciato a cercare informazioni in rete. Seguo il Baseball Italiano solo da pochi anni. Eddy Orrizzi l’avevo solo sentito nominare, seppur tante volte, da Sal Varriale e in generale dagli avventori de Il Bar del Baseball. Su Internet ho trovato che Edward Orrizzi è nato e cresciuto negli Stati Uniti, che si è laureato all’Università di Stanford in California e che ha giocato 534 partite nel massimo Campionato di Baseball Italiano tra il 1974 e il 1985 con Rimini e Grosseto, battendo 126 fuoricampo. In 2093 turni in battuta ha totalizzato 742 battute valide, 446 punti segnati, 535 punti battuti a casa e ha terminato la carriera con una media battuta di .355, secondo di sempre in Italia con le mazze di alluminio, dietro solo a Roberto Bianchi .384 e di poco avanti a Giuseppe Carelli .353. Inoltre, da oriundo, ha rappresentato l’Italia a livello internazionale in 68 partite. Orrizzi detiene un record quantomeno insolito: ha totalizzato in carriera più RBI (punti battuti a casa) che numero di partite giocate. In pratica quando si giocava contro Eddy Orrizzi iniziavi la partita in svantaggio 1 – 0. Insomma, un campionissimo, uno dei grandi che hanno fatto la storia del Baseball Italiano.
Marco Zafferani ha giocato a Baseball a San Marino e ha militato per diverse stagioni anche nella massima serie.
Ho proseguito la mia ricerca e sul sito del WBSC, la Federazione Mondiale di Baseball e Softball, ho trovato altre informazioni sul progetto che sta seguendo da anni Edward Orrizzi del Baseball in Mozambico e che mi appresto a tradurre dall’Inglese all’Italiano.

 


“Aprile 2017
La crescita del Baseball del Mozambico è il punto di partenza per la fondazione della Federazione Nazionale del Mozambico. Lo sviluppo del Baseball nel Paese sub-sahariano del Mozambico sta guadagnando sostegno dai più alti livelli governativi, incluso l’Istituto Nazionale dello Sport del Mozambico e il Comitato Olimpico del Mozambico.
Attraverso gli sforzi di base e la crescente visibilità globale del Baseball, lo sport sta iniziando a mettere radici nella nazione africana.
Di conseguenza, i leader sportivi della nazione stanno gettando le basi per la creazione della Federazione Mozambico Baseball Softball.
Il Presidente del WBSC, Riccardo Fraccari ha recentemente visitato il Mozambico per osservare lo stato e i livelli di supporto del Baseball e del Softball nel paese.


Il ritorno di Baseball e Softball ai Giochi Olimpici del 2020 ha aggiunto una seria legittimità agli investimenti nello sport, in particolare in nuovi ed emergenti territori di Baseball e Softball come l’Africa e il Medio Oriente. <<C’è un concreto, positivo movimento ed entusiasmo per il Baseball in Mozambico che sta attirando un numero crescente di giovani a provare questo sport>>, ha detto Fraccari. <<Il crescente interesse per il Baseball è stato notato anche dalle autorità governative di qui, in quanto rappresenta un’opportunità di espandere il panorama sportivo in Mozambico e avere un impatto positivo sulle economie locali>>. Si sono svolti incontri tra il WBSC, i leader locali del Baseball, il Ministero dello Sport Nazionale e il Comitato Olimpico per delineare i passi, i criteri e il piano strategico per la creazione della nuova Federazione. Il leader del WBSC ha affermato che la creazione della Federazione del Mozambico di Baseball e Softball sarà presto necessaria per aiutare a sfruttare l’attuale crescita e dare allo sport di mazza e palla uno status ufficiale nel Paese, oltre al riconoscimento ufficiale e al supporto a livello internazionale.
I leader hanno anche partecipato ad una partita di Baseball insieme, organizzata dal pioniere del Baseball del Mozambico ed ex stella della Stanford University, Edward Orrizzi.
<<Il Signor Orrizzi sta conducendo un grande movimento di Baseball in Mozambico, che trascende lo sport, che sta toccando la vita dei giovani e che è al servizio della società>>, ha detto Fraccari. <<Questi sono i valori al centro del nostro sport e WBSC esplorerà tutte le opportunità con le autorità locali per far avanzare il Baseball in Mozambico>>.

  

Settembre 2018. Il Mozambico è ora pronto a lanciare un Campionato ufficiale nella città di Maputo.
Vi parteciperanno 8 squadre.
Mentre è ancora in corso il formale riconoscimento di una Federazione Nazionale da parte del WBSC, le organizzazioni hanno ottenuto i permessi necessari per ristrutturare e riadattare uno stadio municipale e iniziare gli allenamenti e la competizione. <<L’Africa può e giocherà un ruolo chiave per raggiungere i prossimi obiettivi del WBSC quali far diventare Baseball e Softball sport di importanza globale ed eventi olimpici a lungo termine>> ha affermato Riccardo Fraccari al primo Summit in Africa del WBSC, <<siamo emozionati di sapere che la nostra visita dell’anno scorso ha generato così tanto entusiasmo e che il movimento locale del Baseball sta crescendo>>. Lo sviluppo del gioco del Baseball in Mozambico ha visto Edward Orrizzi come principale sostenitore”.
Ed ora, dopo questa premessa veniamo a noi e telefoniamo a Marco Zafferani e a Edward Orrizzi che ci racconteranno il tutto nei dettagli. Ciao Marco e Eddy. Piacere di conoscervi. Raccontateci tutto sul Baseball in Mozambico.
Edward Orrizzi: “L’idea di portare il Baseball in Mozambico è nata nel 2000. Prima di allora il Baseball in Mozambico non esisteva, era uno sport totalmente assente e sconosciuto. Per cinque, sei anni ho tirato dritto con il Baseball in Mozambico. Avevo creato 40 Club in vari posti della Capitale, Maputo. E sono stato anche in Sud Africa, a Johannesburg”.
Marco Zafferani: “Sono 18 anni che Eddy va in Africa, lo scopo di tutto questo è creare una Federazione in Mozambico. Si partirà dalla Capitale, Maputo e per fare una Federazione sono richieste 8 squadre con almeno 3 di queste iscritte ai campionati giovanili. L’obiettivo di tutto questo lavoro è riuscire a creare questo movimento per poi farlo riconoscere come Federazione in Mozambico come è stato fatto anche in Sud Africa a Johannesburg”.
Edward Orrizzi: “Ho fatto i primi cinque, sei anni in Mozambico. Poi a questa Grande Lega mancavano un po’ di fondi però in quel momento mi sono agganciato in Sud Africa, sono stato lì quattro, cinque anni e adesso sono tornato in Mozambico per riaccendere quel vecchio discorso e ora abbiamo 8 Club e cominciamo il Campionato 2019 il 27 Gennaio. Ci sarò io laggiù e Marco mi raggiungerà. Ho mandato giù materiale nuovo, tutti questi 8 Club hanno il materiale e cominciamo questo Primo Campionato anche senza Federazione e anche senza tante organizzazioni, ma abbiamo le associazioni. Dev’essere un gruppo di associazioni che formano la Federazione e dobbiamo cucire le ultime cose per fare la Federazione però, già come struttura legale abbiamo diverse associazioni”.
Marco Zafferani: “Andiamo avanti con i ragazzi e usiamo il Baseball come scusa per toglierli un po’ anche da situazioni difficili”.
Edward Orrizzi: “Non è che vado giù per fare tutte queste squadre o per sentirmi dire che sono bravo. Le squadre non sono un problema perché i ragazzi non hanno niente da fare. Cioè non è che vai giù e devi convincerli a giocare a Baseball perché loro forse vanno a giocare a Pallacanestro o forse vanno a giocare a Football.. cioè, sono ragazzi che non hanno mai avuto una struttura sportiva e te vai lì, crei squadra, crei campionato e cominci un bel vivaio sportivo e nel nostro caso è di Baseball. Molte persone fanno queste cose, dai, ci sono tanti appassionati anche qui a San Marino e in Italia, quanti allenatori fanno con passione con i giovani e io lo sto facendo in Africa perché lavoravo lì, per diversi motivi e poi devo ringraziare anche Marco, qui, perché lui mi sostiene da anni, almeno da dieci anni. Marco ogni anno mi dà qualcosina così posso usarlo laggiù con i ragazzi. E lo devo ringraziare perché è un sostenitore che mi aiuta da tanti anni. Grazie Marco !”.
Marco Zafferani: “Io e Eddy ci siam conosciuti sui campi da Baseball in quanto lui era il mio allenatore quando io giocavo qui a San Marino in Serie C. Poi quando mi ha presentato questo progetto, avendone la possibilità, avendo io un’azienda, una cosa tira l’altra, per un discorso di beneficenza in quanto Eddy poi ha un’ONLUS quindi veicola un po’ tutti i fondi che riesce a raccogliere tramite questa ONLUS, abbiamo iniziato circa dieci, quindici anni fa con questa collaborazione, io tutti gli anni gli dicevo <<adesso vengo giù anch’io, vengo giù anch’io, vengo giù anch’io>> e quando l’anno scorso mi ha mandato le foto dei ragazzi con le magliette che aveva fatto con il logo della mia società non ho resistito e stavolta, a Gennaio vado anch’io perché voglio passare da un aiuto puramente economico anche ad un aiuto sul campo. Mi piace lavorare coi giovani. Sono assistente allenatore degli esordienti di San Marino, in più mi piace l’idea di andar giù a far del bene così, senza un ritorno, senza niente (voce emozionata). La prima partita è il 27 Gennaio. Chiaramente, andando giù ed avendo già collaborato con Gianluca e IL BAR DEL BASEBALL sicuramente qualche filmato, adesso non so se dirette ma comunque vi manderò qualche reportage video durante tutta la mia permanenza. Mi metterò la maglietta de IL BAR DEL BASEBALL così mi riconoscerete (risata) !”.
Edward Orrizzi: “Una cosa molto interessante che ultimamente è uno sviluppo, quando andiamo giù, Marco, dobbiamo incontrarci con il Comune: stiamo trattando in questo momento di gestire la vecchia Arena di Maputo”.
Marco Zafferani: “Dove facevano la corrida dei tori, ci danno quella per fare la partita il 27. Lì, non facendo più corride, c’è rimasta questa Arena e vorrebbero darcela per trasformarla in un campo da Baseball”.
Edward Orrizzi: “Sono 20 anni che nessuno ci entra, sotto la pioggia e il sole, il cemento è ceduto un po’, veramente non ha tutte le sicurezze e nessuno la usa più e sto prendendo l’impegno di sistemarla. Sto incominciando a parlarne ora con le autorità locali. Il campo è giusto, giusto per fare un Campionato dei piccoli, di Little League. Poi ci sono Fondazioni che partecipano perché questa diventa anche una cosa culturale perché questa Arena è un simbolo del Paese, ma il Mozambico è così povero e non c’è mai stato un vero ritorno economico per poterla sistemare e andiamo giù per provarci. Il Comune è abbastanza entusiasta perché dopo tutti questi anni, finalmente, forse, qualcuno pensa a restaurarla, a metterla a posto. Questo mi carica un po’, la facciamo diventare uno Stadio, se vedi la fotografia, è impressionante, è un’Arena, è come andare a Verona e trovarsi a Piazza Bra e che ti dicessero <<nessuno la usa da 20 anni>>, un’Arena così, in mezzo al Paese, <<la vuoi usare tu ?>> .. se trovi un’Arena nel mezzo del Paese e se riesci a farne uno Stadio di Baseball … beh, penso che nessuno mai ha lanciato il Baseball in questa maniera, la facciamo diventare il gioiello d’Africa, tutta verniciata (risata di Marco)!”.
Marco Zafferani: “Eddy sfrutta il suo nome, la sua reputazione, gira le squadre qui in zona, Rimini, San Marino e raccoglie il materiale per i ragazzi e poi viene da me, io mi occupo di spedizioni e di mandare questo materiale in Sud Africa, piuttosto che in Mozambico e quant’altro. Diciamo che fa un lavoro non soltanto sul campo in Africa ma anche un lavoro prima, di reperimento di tutto il materiale che serve e così quando va giù riesce ad attrezzare i bambini che poi giocano. Verderli ridere poi è la cosa più bella che c’è, la cosa più bella che esista in questo progetto”.

Sono solo squadre di Little League o ci sono anche squadre Seniores ?

Edward Orrizzi: “Un po’ di tutto perché tu vai in un posto e cominci a tirare la palla con un amico e in 15 minuti sei circondato da 200 ragazzi, vengono tutti i ragazzi che sono lì attorno, di tutte le età. In questo Campionato ho cercato di puntare sull’età dai 12 ai 15 anni. Tutti questi 8 Club hanno un gruppo di ragazzi dai 10 fino ai 18 anni, un po’ di tutto ma comunque nell’ambito delle giovanili”.

Dove sono localizzati questi 8 Club ?

Edward Orrizzi: “Tutti nella provincia di Maputo, 4 in città e 4 in provincia ad un massimo di 30 – 35 Km di distanza”.

A parte l’Arena di Maputo, le altre partite dove si giocheranno ?

Edward Orrizzi: “Si gioca su semplici campi di terreno sabbioso, non ci sono le condizioni ideali per giocare ma di sicuro non toglie niente al divertimento. E’ bello vedere un battitore che gira una mazza e batte una linea forte che sta per fare il primo rimbalzo davanti all’interbase e quando la palla tocca terra, PUF, si ferma perché è tutta sabbia (risata di Marco) ma l’interbase non dice niente, corre il più veloce possibile, raccoglie la palla e tira in prima base, cioè nessuno si lamenta, giocano e si divertono tutti, siamo a questo livello qui, stiamo portando il Baseball in un Paese che non ha mai giocato”.
Marco Zafferani: “Non abbiamo diamanti, terra rossa, campi da calcio, dobbiamo inventarci tutto e adattarci a giocare su campi, prati, quello che è disponibile, che è una dimensione che permette di giocare, si prende e si fa”.
Edward Orrizzi: “Uno dei miei tecnici lì, che allena la sua squadra, ha un figlio mancino e lo ha fatto giocare ricevitore (risata collettiva). E lui non capiva il mio disappunto .. non fanno neanche il guanto da mancino per il ricevitore ! Mi mandano delle foto di alcuni bambini nel box di battuta con le mani invertite. Siamo al livello più basso come tecnica, come conoscenza del gioco ma è bello vedere questi ragazzi che stanno imparando. Faremo questo Campionato e quando andiamo giù dobbiamo valutare un po’ anche i tecnici”.

Permettetemi una battuta: anche Hank Aaron ha iniziato a battere con le mani incrociate (risata collettiva) !

Marco Zafferani: “Questo è un primo approccio, chiaramente i progetti poi sono tanti, a me piacerebbe andar giù anche per fare dei corsi ai tecnici con dei formatori del posto o del WBSC, comunque sia Riccardo Fraccari è già andato giù a vedere come vanno le cose con Giovanni Pantaleoni e con Eddy. E’ tutto in fase progettuale, è tutto in divenire. Anche noi con la ONLUS di Eddy abbiamo un po’ di idee, aprire una piattaforma su Internet per proporre una forma di beneficenza rivolta all’ONLUS per poi usare i fondi per pagare quello che serve da pagare giù, i progetti son tanti ma adesso siamo ancora in fase embrionale. Adesso andiamo giù e vediamo cosa succede, se ci danno il campo, se riusciamo a trovare anche degli altri sostenitori che magari possano concorrere in questo progetto di ristrutturazione dell’Arena di Maputo. Non sarebbe male avere un campo di riferimento, non sarebbe niente male !”.
Edward Orrizzi: “Potrebbero contribuire non solo gli appassionati di Baseball, perché è una cosa culturale. La filosofia del Baseball in Africa si può riassumere nel fatto che siamo qui sulla Terra per un numero limitato di giornate e noi vogliamo rendere felici più persone possibili per il maggior numero di giornate possibili. Le nostre donazioni vanno estese per pagare un pulmino per trasportare questi ragazzi, per dare loro un panino dopo la partita e far divertire un po’ anche i tecnici dopo la partita (una birra). Non abbiamo un ufficio dove paghiamo affitto e i soldi vanno tutti lì. Molte di queste grandi organizzazioni, quando vai a vedere quanta percentuale di contributi vanno a finire effettivamente nelle mani delle persone bisognose, è bassissima, invece noi che praticamente abbiamo azzerato i costi burocratici, dopo aver pagato la dogana per le spedizioni, oltre il 90% dei contributi va in cibo e trasporto per i ragazzi”.

Il Baseball deve molto ad Edward Orrizzi, Marco Zafferani, a tutti gli amici che hanno dato il loro contributo e lo daranno in futuro … e anche al mal d’Africa.