News

Enorbel Marquez: ” Rimini casa mia, che bei ricordi. Baseball italiano leggermente in calo”

13 Gen , 2020  

di Emanuele Tinari

Abbiamo contattato una vecchia conoscenza del nostro baseball, un lanciatore ancora di buonissimo livello nonostante i quasi 46 anni. Stiamo parlando di Enorbel Marquez che quest’anno giocherà in Bundesliga.

“Questa stagione giocherò in Germania con l’Heidenheim Heideköpfe e attualmente mi sto preparando a Cuba per il torneo di qualificazione al World Baseball Classic”.

Ormai da anni naturalizzato tedesco, Marquez è un nativo di Cuba e come quasi tutti i ragazzi del posto ha iniziato con il nostro sport.

“Ho iniziato a giocare a tre anni, andando avanti fino ad arrivare al massimo campionato cubano che poi mi ha permesso di arrivare in Europa. A quel tempo, parlo dal 1999 al 2002, il livello era sicuramente più alto,  squadre come Industriales e Pinar del Rio, ma anche Villa Clara erano delle vere e proprie potenze. Alla fine del 2002 sono arrivato in Germania giocando per 6 stagioni a Solingen fino al mio arrivo in Italia 201o”.

Un arrivo in Italia che scatenò più di qualche polemica a causa di una doppia firma con Nettuno e Rimini.

“Il mio arrivo è stato un po’ diverso da quanto immaginassi.  Nel 2009 avevo firmato per giocare  a Nettuno l’anno successivo, ma in realtà il mio desiderio era quello di disputare la stagione con il Rimini  perchè restai affascinato da loro durante la Coppa Campioni di qualche anno prima a San Marino e dopo avere saputo che  il contratto firmato con il Nettuno non aveva nessun valore, ho scelto di andare a Rimini,  anche se la storia e la tradizione di Nettuno nel baseball erano di mio gradimento”.

Campionato italiano a cui Enorbel Marquez è rimasto molto legato.

“Del campionato italiano posso solo parlare bene e dire di aver incontrato tanti grandi giocatori sia italiani che stranieri. Tra i momenti più belli ricordo gli anni con la casacca del Rimini, per me era come essere a casa mia e giocare per loro mi faceva sentire veramente felice. Altri bei ricordi sono legati a Rino Zangheri, soprattutto di quando si metteva dietro il piatto di casa a guardare la partita e urlava come un leone per la sua squadra”

Sul finire un occhio al livello del baseball tedesco, europeo e anche italiano con un saluto a Ruggero Bagialemani.

Per la nazionale tedesca dal 2007 ad oggi è cambiato parecchio, il livello è sicuramente salito anche se bisogna lavorare ancora tanto, mentre per quanto riguarda il baseball europeo, ma anche quello italiano vedo un leggero calo. Soprattutto in Italia devono lavorare per mettersi d’accordo e trovare una soluzione, così che si torni a come era quattro anni fa. Ruggero per me è un amico, un padre ha fatto tanto bene al baseball tedesco, è un grande allenatore, sempre attento e sono contento di aver potuto lavorare con lui e avrei piacere di averlo di nuovo come tecnico, ma non solo è importante anche la sua presenza come amico”.