Altro

FRANCESCO VISALLI: DIETRO IL PIATTO O SUL MONTE … TUTTO PER LA SQUADRA!

29 Ago , 2019  

Intervista di Ignazio Gori

Alla vigilia dei playoffs 2019 della Serie A2, il Il Bar del Baseball ha pensato di sentire il giovane classe 1996 catcher del Nettuno2 Francesco Visalli, conosciuto col simpatico nickname di “Scheggia”, che la dice tutta sulle qualità atletico-tecniche del ragazzo. La squadra di Alberto D’Auria ha vinto il Girone D con un record di 22 W 9 L e affronterà come da formula la seconda del Girone B, il temibile Bolzano BC, che con un buon record di 19 W 13 L si presenterà allo Steno Borghese più agguerrito che mai. Occorre concentrazione, fino alla fine, perché come tutti i fan del baseball sanno, “non è finita finché non è finita!” – Yogi Berra dixit – fino all’ultimo out.

Per l’ultima squadra di Nettuno rimasta in corsa in serie A, mi appello a tutti gli appassionati e sostenitori nettunesi, di venire a sostenere la squadra sabato 31 Agosto. L’appuntamento per gara1 contro il Bolzano è fissato allo Steno Borghese per le 15:30, mentre gara2 si giocherà in serata, alle 20:30. Visto che la serie è al meglio delle tre gare, qualora fosse necessaria gara3 si giocherà domenica 1 Settembre, alle ore 10:30.

L’A1 è stata breve quest’anno, ma per i nettunesi le emozioni del baseball non sono ancora terminate.

Francesco, il Nettuno2 ha vinto il Girone D con un ottimo 22-9 e ora si appresta col vantaggio del fattore campo a disputare il quarto di finale al meglio delle tre gare. Come sintetizzeresti la stagione fino ad ora della tua squadra?

Rispetto alle stagioni precedenti credo che quella di quest’anno sia stata la più “facile”, questo grazie all’aggiunta al roster di nomi come Davenport, Giannetti, i fratelli Sellaroli e Marco Costantini, che con la loro esperienza ci hanno aiutato ad essere più competitivi.

L’avversario che dovrete affrontare si chiama Bolzano B.C.. Che tipo di avversario è? Pericoli? Punti di forza?

Se si trova come noi a questo punto della stagione a lottare per lo scudetto, credo che sia sicuramente un avversario non da poco. Il resto lo scopriremo sabato in campo.

Tu giochi catcher ma negli ultimi incontri, per carenze dal monte, sei stato costretto a lanciare, e bene tra l’altro, risultando addirittura vincente … Che ci dici di questo insolito doppio ruolo?

Per me non è più tanto insolito, mi è capitato, anche se raramente in passato, di dover salire sul monte in situazioni di emergenza, ma è sempre stato un piacere farlo e quando ce n’è il bisogno metterò sempre il braccio a disposizione della squadra; poi il pitcher è un ruolo che mi piace tantissimo e a cui non riesco proprio a dire di no. Certo, non essendo una abitudine costante, si avverte sempre un po’ di pressione nei primi lanci, insorge la paura di andare subito male e mettere in difficoltà la squadra … ma il gruppo che abbiamo mi permette di dare il massimo in qualsiasi ruolo il manager mi dispone, e questo vale per tutti perché non è capitato solo a me di trovarmi in questa situazione.

Quali sono le favorite, a tuo avviso – mettendo da parte voi ovviamente – per la vittoria di questa A2 2019? E perchè?

Non credo ci siano delle squadre favorite più delle altre, questo è uno sport in cui puoi non riuscire a combinare nulla per tutta la gara, ma poi, al nono inning, con due out, riesci a ribaltare completamente le carte in tavola: un homer, un errore o addirittura un balk … ogni lancio può riservare una sorpresa inaspettata. Può darsi dunque che le squadre favorite siano quelle arrivate prime nei rispettivi gironi, senza escludere però una squadra che abbia faticato fino all’ultimo per qualificarsi alle finali.

Hai dei sogni, dei progetti futuri, dei segreti che ci vuoi svelare?

Sì, ho un solo desiderio: quello di poter giocare per più anni possibili!

Per il prossimo anno si parla di una nuova formula che prevede una serie A unica e allargata, che comprenda anche l’A2. Che ne pensi?

Credo che sia un’idea molto intelligente, utile anche per le squadre più piccole, che oltre ad allungare il calendario e quindi disputare più gare, hanno la possibilità di confrontarsi con squadre più interessanti, più attrattive per il pubblico e a livelli più impegnativi … tutti stimoli per migliorare.

Parlando di “catcher”, qual è il tuo idolo, se ne hai? E quali sono i punti cardine che segui in una gara?

Yadier Molina1, non solo per quello che ha vinto, ma per l’ingegno, la prontezza, la capacità che ha di pensare la giocata al momento, di puro istinto; sa sempre qual è la miglior giocata da fare in qualsiasi situazione si trovi, un alieno.

Per quanto riguarda me non ho un filo da seguire, cerco di giocare d’istinto anche io, non sempre riesce, ma mi piace improvvisare.

Il Bar del Baseball ringrazia, augurando a Francesco Visalli e al Nettuno2 dei grandi playoffs!

(Fonte immagine: Archivio privato di Francesco Visalli)

1 Catcher portoricano classe 1982, dal 2004 è in forza dei St. Louis Cardinals con i quali ha vinto 2 World Series (2006 e 2011). Buon battitore con la media di .282, ha all’attivo 9 Guanti d’Oro, 1 Silver Slugger, 2 Wilson Defensive Player of the Year, 4 Guanti di Platino, 6 Fielding Bible Award e 1 Roberto Clemente Award. Con la maglia della nazionale di Porto Rico ha vinto 2 medaglie d’argento ai prestigiosi World Baseball Classic del 2013 e 2017.