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FREEK BOUW: dalla terra dei tulipani a quella dei Diamondbacks

12 Mar , 2021  

di Serenella Mele

Un Olandese che, vinto dall’amore per il baseball e per l’America, decide di varcare l’Atlantico. Vola negli States, e lì si stabilisce. Così possiamo definire Freek Bouw: “Vengo da Amersfoort, in Olanda, ma mi sono trasferito in New Jersey (USA) nel 1998. Successivamente a Chandler, Arizona, per allontanarmi dalla neve e dall’umidità del New Jersey”.

Dopo aver frequentato il college ad Amsterdam, Freek Bouw ha lavorato per un’azienda Americana. Ma il suo grande amore per il baseball ha fatto crescere in lui l’interesse per i viaggi dalla terra dei tulipani a quella dei Diamondbacks, fino a decidere di fare richiesta per trasferirsi: “Mi hanno aiutato ad ottenere il visto e sono partito – mi racconta felice – ma non sono un fotografo professionista, guadagno un po’ di soldi vendendo foto ma coprono appena la bolletta del gas e l’attrezzatura”. 

 

Come hai scoperto Il Bar del Baseball? 

“Preferisco fotografare giocatori di baseball provenienti da paesi come Olanda, Germania, Italia, Brasile, Taiwan. Cerco pagine Facebook di questi paesi dove pubblicare le loro foto, scrivendo anche brevi articoli sui loro successi. Così ho trovato Il Bar del Baseball”.

 

Hai un passato da atleta?

“Da bambino giocavo a baseball, ma facevo anche equitazione e judo. Non avevo molto talento, quindi ho smesso presto. Mi è stato chiesto di essere il batboy  per i Quick di Amersfoort, e l’ho fatto per due anni”.

 

Raccontaci i tuoi inizi come fotografo

“Subito dopo il mio trasferimento in Arizona, la squadra Nazionale Olandese ha tenuto un training camp e giocato una serie di partite in preparazione al WBC 2013 – mi racconta Freek – dopo essersi qualificata per le semifinali la squadra al completo con tutti i giocatori della MLB di Curacao e Aruba ha giocato una partita contro Mariners e Padres. Ho scattato alcune foto con una fotocamera compatta: sono rimasto molto deluso. Così ho deciso di acquistare una reflex digitale a obiettivo singolo (fotocamera DSLR, ndr). Mi sono reso conto che c’erano molti giocatori olandesi e di Curacao nei campionati minori, quindi ho iniziato ad andare alle loro partite per scattare foto.  Poi ho saputo che c’erano altri giocatori europei, dalla Germania e dall’Italia, qui in Arizona. Ho deciso di fotografare soprattutto loro”.

 

Con la sua reflex ama immortalare il doppio gioco, le espressioni dei giocatori, mentre la foto che avrebbe tanto voluto fare è la volata di Pete Rose, una delle sue famose e pazze scivolate di testa verso una base.

L’esperienza di fotografare in MLB, dev’essere entusiasmante

“Ho fotografato la mia prima partita di MLB nel 2017. Sono stato contattato dalla Federazione olandese di baseball per seguire il training camp della Nazionale in Arizona in occasione del World Baseball Classic. Ho coperto le 5 partite giocate contro le squadre coreane che si allenavano in Arizona. Prima delle semifinali, la squadra ha giocato una partita di allenamento contro i Diamondbacks con Greinke sul monte. Questo è stato il mio primo impegno con credenziali da fotografo in Arizona. Durante i miei viaggi in tutto il paese, ho potuto visitare 28 stadi di baseball della Major League.

Il momento più importante per me sicuramente sono state le semifinali del WBC tra Olanda e Porto Rico al Dodgers Stadium: indimenticabili. Ho fotografato la nazionale olandese con tutte le stelle della MLB: Simmons, Jansen, Profar, Schoop, Gregorius. Purtroppo l’Olanda ha perso contro Porto Rico in 11 inning.

Dopo il WBC, mi sono iscritto a 27 Outs Baseball, un blog e podcast di baseball online. Questo mi ha permesso di scattare foto a 12 partite della MLB a Chase Field. È stato molto difficile ottenere le credenziali per fotografare nei grandi eventi di baseball, sono poche le organizzazioni che li ottengono per i loro fotografi. Infatti molte foto le ho scattate dalle tribune, all’inizio. Conoscere altri fotografi e le loro agenzie mi è stato molto utile per farmi notare e far notare i miei lavori”. 

 

È nato anche un tuo logo, Phrake Photography.

“Quello è stato un passo successivo. Per molto tempo la fotografia è stata soltanto un hobby, un modo per tenermi in contatto col mio Paese di origine. Adesso lo posso definire un impegno part time, che mi permette di fornire foto di livello professionale di atleti dilettanti e professionisti”. 

 

Hai un po’ di nostalgia dell’Olanda?

“Mi manca il cibo e la mia famiglia – confessa – la mia visita più recente risale al 2019. Avevo programmato un viaggio per lo scorso anno, per festeggiare gli 80 anni di mio padre. Ma ovviamente a causa del covid non è stato possibile”

(Fonte immagini: archivio Freek Bouw)

(Immagine di copertina: scatto di una presa al volo di un esterno. Nelle foto del testo: primo piano di Freek Bouw con la sua macchina fotografica, durante un incontro di baseball; scatti di due eliminazioni in base con gesti atletici spettacolari.)

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