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FULVIO VECCHIARELLI: A NETTUNO DOVE SI RESPIRA BASEBALL

11 Feb , 2021  

di Serenella Mele

Un altro personaggio che ci regala belle immagini dai campi, da quella Nettuno che respira baseball, è indubbiamente Fulvio Vecchiarelli. Fotografo per pura passione sportiva:

Non sono un fotografo professionista, né ho trascorsi gloriosi sulla terra rossa da giocatore – ci racconta Fulvio – ho praticato tanti sport, tranne il calcio. Da ragazzino ho giocato a baseball, allenato da Bulfone, Borgia. Fino alla categoria cadetti, giocavo con Igor Schiavetti, ex capitano del Nettuno in serie A1. Da noi col baseball i praticanti sono tanti, naturalmente vanno avanti quelli davvero bravi…io non ero un fenomeno, diciamo”.

Ma i ricordi di Fulvio Vecchiarelli lo vedono bambino andare al “Comunale” di Nettuno con papà Silvano:

Mio padre guardava le partite, ed io sotto le tribune a gradoni in attesa delle palle in foul da prendere prima degli altri ragazzini. Nettuno ha sempre avuto una forte tradizione agonistica, voglia di vincere, io non ero nemmeno troppo scaltro. Fin da piccolissimo sono andato allo Stadio con mio padre, che è stato dirigente del glorioso Nettuno. Ma da noi chi non è legato al baseball -sorride- quasi quasi ne stiamo lontani. Scherzo, ma è qualcosa di davvero molto importante, fa parte del nostro essere”.

La tua passione per la fotografia da dove parte?

Ho iniziato a 12 anni -racconta- con la prima macchina fotografica di mio papà, a pellicola. Praticamente la usavo di continuo, dovunque. A 18 anni con i risparmi ho comprato la prima macchina seria ma a quel punto ho iniziato anche a fare qualche corso perché volevo perfezionare la tecnica. È una grande passione, ma vivo del mio lavoro di piccolo imprenditore nel settore pulizie”.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?

Paesaggi e architettura, soprattutto. Poi scorci, angoli, borghi. Con il baseball stando a Nettuno era inevitabile averci a che fare anche con la macchina fotografica. Nei mesi precedenti la costituzione del “Bar del Baseball” ho conosciuto Gianluca Marcoccio, mi ha invitato ad entrare in campo per fare qualche scatto quindi penso di essere stato il primo fotografo del Bar del Baseball. Sono convinto che ha fatto riappassionare al baseball moltissimi tifosi, aiutando anche la visibilità delle squadre. Una delle follie (buone, sia chiaro) col Bar del Baseball, è stata fare mille chilometri in un giorno (con Gianluca Marcoccio, Massimo Ciamarra, Remo Ciamarra, ndr) per seguire le finali nazionali raggruppamenti U12-15-18 nel 2018: Nettuno-Modena, partiti alle 4 di mattina e tornati a casa a notte tarda per fare le dirette e testimoniare l’evento giovanile”.

Che tipo d’immagine ti piace fermare con i tuoi scatti?

Credo che la foto sportiva, renda bene l’idea se cattura il movimento, l’azione, l’istante. Ogni tanto sono riuscito a prendere qualche bella giocata, fermare l’immagine con la palla appena colpita. Oppure una scivolata, il lanciatore che fa il caricamento, un’eliminazione, un tuffo. Ma una delle più belle che ho fatto, credo sia sul lanciatore del Nettuno City durante il riscaldamento: ha la palla in mano, è fermo, e sullo sfondo c’è un bellissimo tramonto rosso”.

Esiste secondo te un segreto per fare una bella foto?

Ci vuole tanta pazienza. Ma anche conoscenza. Se non conosci bene il gioco non riesci ad anticipare l’azione, cogliere il movimento particolare di un giocatore che ti dà poi uno scatto bello da vedere. Ma la foto che vorrei fare è sul pubblico di Nettuno che esulta per lo scudetto -avverto l’emozione di Fulvio anche dal telefono – sono troppi anni che non c’è”.

La foto deve essere anche emozione, non solo testimonianza della presenza ad un evento. Anche nella foto sportiva si deve poter “sentire” il battito di chi ha colto quell’attimo, fino a fermarlo in uno scatto che lega il gesto sportivo al suo significato. I giocatori (e le giocatrici) possono mettere le loro doti tecniche sulla terra rossa, ma per farcele ricordare servono gli artisti dell’obiettivo. Come Fulvio Vecchiarelli.

(Foto di copertina: Riccardo Nardini – Fonte altre immagini: Fulvio Vecchiarelli)

(Foto di copertina: Fulvio Vecchiarelli con la sua inseparabile macchina fotografica, all’interno dello stadio; Foto dell’articolo: la prima è quella citata da Fulvio Vecchiarelli, il lanciatore sul campo di gioco con un tramonto spettacolare alle spalle; la seconda lo ritrae con Gianluca Marcoccio, Massimo e Remo Ciamarra, durante una sosta del viaggio che li portò da Nettuno a Modena per seguire le finali nazionali di baseball giovanile.)

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