Racconti

HANK AARON, L’UOMO DEI RECORD

4 Dic , 2018  

di Riccardo Mazzucato

Il 25 Maggio del 1935, a Forbes Field, Pittsburgh, Pennsylvania, Babe Ruth batte il suo 714esimo fuoricampo, un record per numero di fuoricampo in carriera che sarebbe resistito per quasi 40 anni. Fu una delle ultime partite giocate dal ‘Bambino’ e quello fu l’ultimo fuoricampo della sua carriera. Quel giorno Ruth si presentò al piatto 4 volte e battè valido tutte e 4 le volte, si dice in gergo che andrò 4 su 4.
Non solo, 3 di quelle 4 valide furono fuoricampo per un totale di 6 RBI (RBI è la sigla per Run Batted In ovvero punti battuti a casa).
Si sa, i record sono fatti per essere battuti. Passano 38 anni e 318 giorni e … … e oggi vi parlo di quel record battuto. Vi parlo di Hank Aaron. Uno dei migliori di sempre. Una vera leggenda del gioco del Baseball. Se stasera non sapete che favola leggere ai vostri nipoti o ai vostri figli per farli addormentare, raccontate loro questa storia. Temo però che ci vorrà più di una sera per leggergliela tutta. Mettetevi comodi.
Padova, 29 Novembre 2018. Il caso ha voluto che iniziassi a scrivere questa storia proprio il giorno del compleanno di un mito, Vin Scully. Compie 91 anni. Vin Scully è stato il più grande speaker e il più amato commentatore di Baseball e come vedrete è protagonista anche in questa storia. La sua inconfondibile voce, calda e i suoi modi eleganti e signorili hanno riscaldato milioni di case attraverso 7 decadi e hanno fatto compagnia a milioni di famiglie Americane per 67 stagioni consecutive, dal 1950 al 2016 ! Happy Birthday Sir Scully !
Henry Louis Aaron soprannominato ‘Hammer’ o ‘Hammerin’ Hank’ (Martello) nacque a Mobile, Alabama il 5 Febbraio del 1934. Nacque nella stessa Mobile, Alabama, di un altro grande Hall of Famer del Baseball Americano che guarda caso, come lui vestì la casacca numero 44. Sto parlando di ‘Mac’ o ‘Stretch’, al secolo Willie McCovey, scomparso lo scorso 31 Ottobre 2018. Di ‘Mac’ parlerò approfonditamente un’altra volta ma ci tengo a sottolineare che le squadre dei Milwaukee Braves poi diventati Atlanta Braves, Milwaukee Brewers e San Francisco Giants con cui giocarono principalmente questi due mostri sacri, alla fine della loro carriera ritirarono le maglie con il loro numero, il 44. Perdonatemi la piccola parentesi e torniamo a noi. Nel 1952 Hank Aaron giocò in Negro League (per chi preferisce un termine più attuale, Lega dei giocatori di colore) con gli Indianapolis Clowns e nel 1954 fece il suo debutto in Major League dove disputò 23 stagioni consecutive: 21, dal 1954 al 1974 con i Milwaukee Braves divenuti poi Atlanta Braves in seguito al trasferimento della franchigia avvenuto nel 1966 e 2 con i Milwaukee Brewers (1975 e 1976).
Hank Aaron vinse una World Series nel 1957 con i Milwaukee Braves e in quell’anno fu nominato giocatore di maggior valore della National League (NL – MVP sigla che sta per National League Most Valuable Player), premio che viene conferito ogni anno a fine stagione al miglior atleta di ogni Lega. Nella sua lunga carriera venne selezionato per ben 25 volte per partecipare all’All-Star Game, primato che ancora resiste ed è a pari merito con Willie Mays e Stan Musial per il maggior numero di All-Star Game giocati (24). Fu ammesso alla National Baseball Hall of Fame nel 1982 al primo scrutinio con quasi il 98% dei voti e soltanto a meno di 6 anni di distanza dal suo ritiro.
Hank Aaron ebbe una carriera caratterizzata da una ‘consistency’, come dicono gli Americani, una consistenza intesa come continuità, pazzesca, con numeri incredibili, fu 3 volte Guanto d’Oro dal 1958 al 1960, fu 2 volte miglior battitore della National League nel 1956 e nel 1959, fu 4 volte leader nella classifica dei fuoricampo in National League negli anni 1957, 1963, 1966 e 1967 e fu altresì leader della National League per punti battuti a casa per ben 4 volte, 1957, 1960, 1963 e 1966. In tutti gli anni tra il 1955 e il 1973 batté almeno 24 e più fuoricampo a stagione ed è uno dei soli 2 giocatori ad aver battuto 30 o più fuoricampo a stagione per almeno 15 volte. Nel 1999, la testata The Sporting News classificò Hank Aaron al quinto posto tra i 100 più grandi giocatori di Baseball di sempre. Concluse la carriera con .305 di media battuta, 3.771 valide (3° di sempre in MLB), 755 fuoricampo (2° di sempre in MLB), 2.174 punti segnati (4° di sempre in MLB). Hank Aaron detiene tutt’oggi molti record offensivi di MLB: 1.477 extra-base hits , 2.297 punti battuti a casa, 6.856 basi totali, sono numeri che mi fanno girare la testa solo a pensarci. Hank Aaron è uno dei soli 4 giocatori ad avere almeno 17 stagioni con 150 o più battute valide. E’ al secondo posto come numero di turni al piatto, in inglese at-bats, 12.364 e al terzo posto per numero di partite giocate, 3.298. Al momento del suo ritiro Henry ‘Hank’ Aaron deteneva la maggior parte dei record chiave da battitore di potenza.
Dopo il suo ritiro dal Baseball giocato, Henry Aaron ricoprì ruoli di front office con gli Atlanta Braves. Nel 2002 fu insignito della Medaglia Presidenziale della Libertà. Fu altresì nominato fiduciario dello Stato della Georgia dalla Georgia Historical Society in riconoscimento di realizzazioni che riflettono gli ideali dei fondatori della Georgia.


Ma andiamo più nei dettagli e cerchiamo di approfondire la conoscenza di questo campione.
Henry crebbe in una famiglia povera che non poteva permettersi l’acquisto di attrezzature da Baseball e così si allenava battendo tappi di bottiglia con bastoncini e bacchette. Creava le sue mazze e le palline con materiali che trovava nelle strade. Da bambino il suo eroe era la star del Baseball, Jackie Robinson, primo Americano di origini Africane a giocare in Major League Baseball. Henry Aaron aveva 7 fratelli: anche Tommie Aaron, uno dei suoi fratelli, giocò in Major League. Quando Hank si ritirò dal Baseball giocato lui e suo fratello detenevano il record per il maggior numero di fuoricampo battuti da una coppia di fratelli, 768 in totale. Inoltre furono i primi fratelli a giocare come compagni di squadra in una finale di Championship Series di Major League che decreta la squadra campione di una delle 2 Leghe. Henry frequentò i primi 2 anni di Liceo. Come la maggior parte delle scuole superiori, non aveva un’organizzazione di Baseball al suo interno e perciò Henry andò a giocare esterno e terza base per i Mobile Black Bears, una squadra semiprofessionistica. Sebbene battesse cross-handed (da destro usava impugnare la mazza con la mano sinistra sopra quella destra) Henry si impose e si affermò come battitore di peso, di potenza. Di conseguenza, nel 1949, all’età di 15 anni, Aaron fece il suo primo tentativo con una franchigia di MLB, i Brooklyn Dodgers; tuttavia, non passò quel primo tryout e non ce la fece ad entrare a far parte della squadra. Dopo questo, Aaron tornò a scuola per finire gli studi secondari, frequentando l’Istituto Josephine Allen, un liceo privato in Alabama. Durante il suo primo anno, Aaron si unì alla squadra Pritchett Athletics, e successivamente ai Mobile Black Bears, una squadra indipendente di Negro League. Giocando per i Mobile Black Bears Henry guadagnava 3 dollari a partita (94 dollari di oggi), che era un dollaro in più di quello che guadagnava con gli Athletics.
Il 20 Novembre del 1951 lo scout di Baseball, Ed Scott mise sotto contratto Aaron per giocare con gli Indianapolis Clowns di Negro League dove giocò per 3 mesi.
All’epoca Henry Aaron era alto 1 metro e 80, pesava 82 Kg, giocava come interbase e guadagnava 200 dollari al mese, pari a quasi 2.000 dollari di oggi. Come risultato del suo straordinario lavoro con i Clown di Indianapolis, Aaron ricevette due offerte da team di MLB tramite telegramma, uno dei New York Giants e l’altro dei Boston Braves (la franchigia venne fondata a Boston nel 1871 e si trasferì a Milwaukee solo nel 1953). Anni dopo, Aaron ricordò: “Avevo il contratto dei Giants in mano, ma i Braves mi offrivano cinquanta dollari in più al mese. Questa è stata l’unica cosa che ha impedito a me e a Willie Mays di essere compagni di squadra, cinquanta dollari”. (Willie Mays, anch’egli nativo dello Stato dell’Alabama fu votato nel 1999 dalla testata The Sporting News il secondo giocatore di Baseball più forte di sempre).
Mentre giocava con gli Indianapolis Clowns Henry Aaron fu vittima di alcuni episodi di razzismo esplicito:
“Stavamo facendo colazione mentre aspettavamo che smettesse di piovere, e ricordo che mentre ero seduto con i Clown in un ristorante dietro a Griffith Stadium sentii rompere tutti i piatti in cucina dopo aver finito di mangiare. Che suono orribile. Anche da bambino, quello scherno mi colpiva: eravamo nella Capitale della Terra della Libertà e dell’Uguaglianza, e distrussero i piatti che avevano toccato le forchette che erano state in bocca a uomini di colore. Se i cani avessero mangiato su quei piatti, li avrebbero lavati”.
L’Howe Sports Bureau accredita Aaron con una media battuta di .366 in 26 partite ufficiali della Negro League, con 5 fuoricampo, 33 punti battuti a casa (RBI), 41 battute valide e 9 basi rubate.
I Braves acquistarono Aaron dai Clown per 10.000 dollari, e il General Manager dei Braves, John Quinn pensò di aver compiuto un furto perché riteneva che Aaron valesse invece 100.000 dollari. Il 12 giugno 1952, Aaron firmò con lo scout dei Braves, Dewey Griggs. In quel periodo, prese il soprannome di ‘braciole di maiale’ perché “era l’unica cosa che sapevo ordinare dal menu” racconta Aaron. Un compagno di squadra disse più tardi: “Hank mangiava braciole di maiale tre volte al giorno, due per la prima colazione”.
I Braves assegnarono Hank Aaron all’Eau Claire Bears, la squadra della serie C della Lega del Nord dei Braves. La stagione del 1952 si rivelò molto utile per Aaron. Giocando interno, Hank Aaron continuò a migliorare come giocatore, ad elevare il suo gioco e si guadagnò il posto nella squadra All-Star della Lega del Nord. Ruppe la sua abitudine di colpire con le mani incrociate e adottò la tecnica di battuta standard. Per la fine della stagione, performò così bene che la Lega lo rese per scelta unanime Rookie of the Year (miglior giocatore esordiente dell’anno). Sebbene fosse apparso in appena 87 partite, segnò 89 punti, batté 116 valide, 9 fuoricampo e 61 RBI. Inoltre, Hank Aaron fece registrare una media battuta di .336.
Durante la sua esperienza nelle leghe minori soffrì molto la nostalgia di casa e dovette affrontare costantemente il razzismo, ma suo fratello, Herbert Jr., gli disse di non rinunciare all’opportunità.
Nel 1953, i Braves lo promossero ai Jacksonville Braves, la loro affiliata di classe A nella South Atlantic League. Aiutati dalle performance di Aaron, i Braves vinsero il campionato in quell’anno.
Aaron guidò la Lega in punti segnati (115), valide (208), doppi (36), RBI (125), basi totali (338) e media battuta (.362). Vinse inoltre il premio MPV della Lega ed ebbe un anno così dominante che a un giornalista sportivo fu chiesto di dire: “Henry Aaron ha guidato la Lega in tutto tranne che nelle strutture alberghiere”. Infatti non furono solo rose. Fu uno dei primi Afro-Americani a giocare nella Lega. Gli anni ’50 furono un periodo di segregazione razziale in alcune parti degli Stati Uniti, in particolare nella parte Sud-Orientale del Paese. Quando Aaron viaggiava per Jacksonville, in Florida, e nelle aree circostanti, era spesso separato dalla sua squadra a causa delle leggi di Jim Crow. Le leggi di Jim Crow erano leggi statali e locali che imponevano la segregazione razziale negli Stati Uniti meridionali. Attuata tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo da legislature statali conservatrici dominate dai Democratici bianchi dopo il periodo della ricostruzione, le leggi vennero applicate fino al 1965. Nella maggior parte dei casi, la squadra era responsabile dell’organizzazione di alloggi e pasti per i suoi giocatori, ma Aaron spesso doveva arrangiarsi da solo. Il manager dei Braves, Ben Geraghty, fece del suo meglio per aiutare Aaron dentro e fuori dal campo. L’ex giocatore delle Leghe Minori dei Braves e scrittore sportivo Pat Jordan dichiarò: “Aaron diede a Geraghty gran parte del merito della sua rapida ascesa verso la celebrità”. Quello stesso anno, Aaron incontrò la sua futura moglie, Barbara Lucas. La sera in cui si incontrarono, Barbara andò alla partita dei Braves. Aaron in quella partita batté un singolo, un doppio e un fuoricampo. Il 6 ottobre, Hank e Barbara si sposarono. Nei periodi di pausa tra una stagione e l’altra ad Hank piaceva guardare film western, cucinare e pescare, disse la moglie Barbara qualche anno dopo. Durante l’inverno del 1953 Aaron giocò a Puerto Rico. L’allenatore della squadra Mickey Owen aiutò Aaron con la sua posizione, tecnica di battuta. All’epoca Hank batteva la maggior parte dei lanci verso la parte sinistra o al centro del campo, ma dopo aver lavorato con Owen, Aaron fu in grado di battere la palla con maggior efficacia in tutte le parti del campo. Durante la sua permanenza a Puerto Rico, Owen lo aiutò anche a passare da seconda base a esterno. Aaron non aveva giocato bene in seconda base, ma Owen aveva notato che Hank poteva prendere le volate, riusciva ad acchiappare le palle alte al volo e tirare bene la palla dall’esterno al campo interno. Inoltre, il periodo a Puerto Rico permise ad Aaron di evitare di essere arruolato nel servizio militare. Sebbene la guerra di Corea fosse terminata gli arruolamenti continuavano. I Braves furono in grado di parlare con la commissione arruolamenti, facendo capire che Aaron sarebbe potuto essere il giocatore da integrare nella Southern Association, la Lega di serie AA di allora, due gradini sotto la Major League, nella stagione successiva con gli Atlanta Crackers. Il consiglio sembra essere stato convinto, poiché Aaron non fu arruolato.


Il 1954 vide Hank Aaron partecipare agli allenamenti di primavera con la squadra di Major League. Sebbene Hank fosse nella lista del vivaio del club ma non ancora nella ‘rosa’ della squadra di Major League, l’Allenatore di Milwaukee, Charley Grimm, successivamente dichiarò: “Dall’inizio Aaron fece così bene che sapevo che avremmo dovuto portarlo con noi”. Il 13 Marzo 1954, l’esterno sinistro dei Milwaukee Braves, Bobby Thomson si fratturò la caviglia scivolando in seconda base durante una partita di allenamento di primavera. Il giorno seguente, Aaron giocò la sua prima partita di allenamento di primavera per la squadra di Major League dei Braves, giocando esterno sinistro e battendo un fuoricampo. Ciò permise ad Henry Aaron di firmare un contratto di Major League l’ultimo giorno di allenamenti primaverili e i Braves gli assegnarono un’uniforme con il numero 5. Il 13 Aprile 1954, Aaron fece il suo debutto in Major League ma nei 5 turni in battuta non riuscì a battere valido contro il lanciatore mancino dei Cincinnati Reds, Joe Nuxhall. Nella stessa partita, il suo compagno di squadra Eddie Mathews batté 2 fuoricampo, i primi di una lunga serie che Aaron e Mathews avrebbero battuto come compagni di squadra (863). Mentre la somma totale dei fuoricampo dei 2 fu di 1.267 (755 di Aaron e 512 di Mathews). Due giorni dopo, il 15 Aprile 1954, Hank Aaron collezionò la sua prima battuta valida in Major League, un doppio contro il lanciatore dei St Louis Cardinals, Vic Raschi. Aaron batté il suo primo fuoricampo in Major League il 23 Aprile 1954, proprio contro lo stesso Vic Raschi. Nelle successive 122 partite, Aaron batté .280 di media con 13 fuoricampo prima di subire una frattura alla caviglia il 5 Settembre 1954. Dopodichè Aaron cambiò il suo numero 5 con il numero 44, che si sarebbe rivelato un ‘numero fortunato’ per il battitore. Aaron avrebbe battuto 44 fuoricampo in 4 diverse stagioni e inoltre batté il suo 715esimo fuoricampo, quello che superò il record di Babe Ruth, contro il lanciatore dei Los Angeles Dodgers, Al Downing, che per coincidenza vestiva la casacca con il numero 44. A questo punto, Aaron era noto alla famiglia e agli amici principalmente come ‘Henry’. Il direttore delle pubbliche relazioni dei Braves, Don Davidson, osservando la natura tranquilla e riservata di Aaron, iniziò a chiamarlo pubblicamente ‘Hank’ per entrare più in confidenza. Il soprannome guadagnò rapida diffusione, ma ‘Henry’ continuò ad essere citato frequentemente dai media, a volte apparivano entrambi nello stesso articolo, e Aaron rispondeva ad entrambi. Durante il suo anno da esordiente, nacquero pure gli altri soprannomi ben noti, ‘Hammerin’ Hank’ (dato dai compagni di squadra) e ‘Bad Henry’ (dato dai lanciatori avversari). Nel 1955 Aaron batté .314 di media, 27 fuoricampo e 106 RBI. Fu nominato per la prima volta nella lista All-Star della National League; fu la prima di un record di 21 selezioni All-Star e la prima di un record di 25 presenze all’All-Star Game in anni in cui si giocavano anche 2 All-Star Game a stagione. Nel 1956, Hank Aaron batté .328 e vinse il primo dei due titoli di miglior battitore della National League. Fu anche nominato Giocatore dell’Anno della National League dalla testata The Sporting News. Nel 1957, Aaron vinse il suo unico titolo di MVP della National League e per la prima volta di 3 per poco mancò di aggiudicarsi la tripla corona, premio che viene assegnato al battitore che al termine della stagione risulta contemporaneamente il migliore in media battuta, fuoricampo e punti battuti a casa. Per cui la tripla corona in Major League, dal 1882 ad oggi è stata assegnata solo 11 volte per un totale di 10 giocatori premiati. Solo un battitore nelle ultime 137 stagioni di Major League ha vinto la tripla corona 2 volte: Ted Williams dei Boston Red Sox, uno dei più grandi di tutti i tempi. La tripla corona più recente fu assegnata nel 2012 al campione Venezuelano Miguel Cabrera dei Detroit Tigers, futuro Hall of Famer che batté .330 di media, 44 fuoricampo e 139 RBI. La precedente tripla corona era stata assegnata 45 anni prima, nel 1967. Tornando a Hank Aaron, nel 1957 batté .322, piazzandosi terzo, e guidò la Lega in fuoricampo e in punti battuti a casa. Il 23 Settembre 1957, Aaron bastonò un fuoricampo da 2 punti che mise fine alla partita e che permise ai Milwaukee Braves di aggiudicarsi il titolo di Campioni della National League e Hank fu portato in trionfo dai compagni. Milwaukee finì poi per vincere la World Series di quel 1957 contro i New York Yankees, i campioni in carica. Aaron fece la sua parte battendo .393 con 3 fuoricampo e 7 RBI. Il 15 Dicembre 1957, sua moglie diede alla luce due gemelli. Due giorni dopo, uno dei bambini morì. Nel 1958, Aaron batté .326, 30 fuoricampo e 95 RBI. Condusse i Braves a un altro titolo di Lega, ma questa volta persero la World Series in 7 partite contro gli Yankees. Aaron arrivò terzo nella corsa al titolo di MVP ma ricevette il suo primo di 3 Guanti d’Oro. Durante i successivi anni, Aaron giocò alcune delle sue migliori partite e stagioni da giocatore di Major League. Il 21 Giugno 1959, contro i San Francisco Giants, picchiò 3 fuoricampo, ciascuno da 2 punti. Fu l’unica volta nella sua carriera che batté 3 fuoricampo in un’unica partita. Nel 1963, Aaron mancò per poco la tripla corona per la seconda volta. Guidò la Lega in fuoricampo (44), RBI (130) e concluse al terzo posto in media battuta. In quella stagione, Aaron diventò il terzo giocatore nella storia a rubare 30 basi e a battere 30 fuoricampo in una sola stagione. Nonostante ciò, finì di nuovo al terzo posto nella votazione per la nomina dell’MVP. I Braves si trasferirono da Milwaukee ad Atlanta dopo la stagione del 1965. Il 10 maggio 1967, bastonò un fuoricampo interno a Philadelphia contro Jim Bunning. È possibile realizzare un fuoricampo anche senza che la palla esca effettivamente dal terreno di gioco, ad esempio in campi molto grandi, o a causa di particolari situazioni che impediscano alla difesa di fermare il battitore prima che questo completi il giro delle basi. Quello fu l’unico fuoricampo interno che batté in carriera. Nel 1968, Hank Aaron fu il primo giocatore degli Atlanta Braves a battere il suo 500esimo fuoricampo in carriera. All’epoca solo 8 uomini erano riusciti in quell’impresa di battere almeno 500 fuoricampo in Major League. Hank picchiò il suo 500esimo fuoricampo il 14 Luglio del 1968, contro i San Francisco Giants, esattamente un anno dopo che il suo ex compagno di squadra Eddie Mathews aveva battuto il suo 500esimo fuoricampo. A quell’epoca Hank era il secondo più giovane giocatore a raggiungere quel record di 500 fuoricampo. Il 31 Luglio del 1969 Hank Aaron battè il suo 573esimo fuoricampo superando il record di Micky Mantle, un altro campionissimo tra i più grandi di sempre, uno dei pochi a vincere la tripla corona. Questo portò Hank Aaron al terzo posto nella classifica dei più grandi fuoricampisti di sempre, dopo Willie Mays e Babe Ruth. Alla fine della stagione 1969, Aaron si classificò nuovamente terzo nel voto del MVP. Nel 1970 raggiunse altri 2 record in carriera. Il 17 Maggio 1970 Aaron collezionò la sua 3.000esima battuta valida in una partita contro i Cincinnati Reds, la squadra contro la quale aveva giocato la sua prima partita in Major League. Aaron stabilì anche il record di National League del maggior numero di stagioni con 30 o più fuoricampo. Il 27 Aprile 1971, Aaron batté il suo 600esimo fuoricampo in carriera, il terzo giocatore di Major League in ordine di tempo a raggiungere quel record. Il 13 Luglio 1971, Aaron bastonò un fuoricampo nell’All-Star Game giocato al Tiger Stadium di Detroit. Hank Aaron batté il 40esimo fuoricampo di quella stagione contro il lanciatore dei San Francisco Giants, Jerry Johnson, il 10 Agosto 1971, stabilendo un nuovo record della National League per il maggior numero di stagioni con 40 o più fuoricampo (7). All’età di 37 anni batté il numero più alto di fuoricampo della sua carriera in una sola stagione (47) e finì terzo nella votazione per l’MVP per la sesta volta. Durante la stagione del 1972 accorciata da uno sciopero dei giocatori, Aaron raggiunse e superò Willie Mays nella classifica dei fuoricampo guadagnando il secondo posto, dietro solo a Babe Ruth. Inoltre Aaron batté a casa il 2.000esimo punto della sua carriera e inoltre colpì un fuoricampo nel primo All-Star Game giocato ad Atlanta. Mentre l’anno volgeva al termine, Aaron ruppe il record di Stan Musial per le basi totali (6.134). Aaron terminò la stagione del 1972 con 673 fuoricampo. Lo stesso Hank Aaron minimizzava la corsa al record di Babe Ruth mentre tra gli appassionati di Baseball e i media nazionali cresceva sempre più l’eccitazione man mano che il campione si avvicinava al primato. Aaron ricevette migliaia di lettere ogni settimana durante l’estate del 1973, comprese lettere intimidatorie; i Braves finirono per assumere una segretaria per aiutarlo a smistare e a ordinare tutta quella posta.
Ne 1973 Aaron, allora 39enne batté 40 fuoricampo in 392 turni in battuta, chiudendo la stagione a 713 fuoricampo, ad un solo ‘round tripper’ dal record di Babe Ruth. Colpì il fuoricampo numero 713 il 29 Settembre 1973 e con un giorno rimanente nella stagione, molti si aspettavano che lui eguagliasse il record di Ruth. Ma nella partita finale quell’anno, giocando contro gli Houston Astros, allenati da Leo Durocher, che un tempo era stato compagno di stanza di Babe Ruth, Hank non riuscì a compiere l’impresa. Dopo la partita, Aaron dichiarò che la sua unica paura era che non potesse vivere per vedere la stagione 1974. Hank fu il destinatario di minacce di morte durante l’inverno tra il 1973 e il 1974 e di un vasto assortimento di messaggi di odio da parte di persone che non volevano vedere Aaron infrangere il quasi sacrosanto record di fuoricampo di Ruth. Le minacce si estersero a coloro che fornivano copertura mediatica positiva ad Aaron. Lewis Grizzard, allora redattore sportivo dell’Atlanta Journal, riferì di aver ricevuto numerose telefonate anonime, minatorie in cui i giornalisti venivano definiti ‘amanti dei negri’ per aver dato copertura alla corsa al record di Aaron. Mentre preparava la massiccia copertura del record dei fuoricampo, silenziosamente scrisse addirittura un necrologio, temendo che Aaron potesse essere assassinato. Sports Illustrated riassunse acutamente il vetriolo razzista che Aaron fu costretto a sopportare: “Sarà questo l’anno in cui Aaron, all’età di 39 anni, farà una passeggiata sulla luna al di sopra di uno dei più sacri record individuali dello sport Americano …? O sarà ricordata come la stagione in cui Aaron, il più dignitoso degli atleti, fu assediato con la posta dell’odio e intrappolato dalle ragnatele, dai folletti e dai fantasmi che si nascondono nel palazzo del Baseball?”.
Alla fine della stagione 1973, Aaron ricevette una targa dal servizio postale degli Stati Uniti per aver ricevuto più posta (930.000 lettere) di qualsiasi persona, esclusi i politici. Aaron ricevette un’ondata di sostegno pubblico in risposta al bigottismo. Il vignettista Charles Schulz dopo essere stato molestato con lettere intimidatorie creò una serie di fumetti stampati nell’Agosto del 1973 in cui Snoopy tentava di infrangere il record di Ruth. Nella striscia dell’11 agosto, Lucy dice: “Hank Aaron è un grande giocatore … altro che te, Snoopy ! Se infrangi il record di Babe Ruth, sarà una disgrazia!” Per coincidenza, Snoopy era ad un solo fuoricampo dall’eguagliare il record (e sarcasticamente la stagione termina proprio quando Charlie Brown viene colto fuori dalla base e viene eliminato, durante l’ultimo turno in battuta di Snoopy), come successe poi anche nella realtà che Aaron terminò la stagione 1973 ad un solo fuoricampo dal record di Ruth. La vedova di Babe Ruth, Claire Hodgson, denunciò il razzismo e dichiarò che suo marito avrebbe acclamato con entusiasmo il tentativo al record di Aaron. All’inizio della stagione 1974, il perseguimento del record da parte di Aaron causò una piccola controversia. I Braves iniziarono la stagione in trasferta a Cincinnati con una serie di tre partite contro i Cincinnati Reds. La direzione dei Braves voleva che Hank battesse il record ad Atlanta e avrebbe voluto tenere Aaron in panchina nelle prime tre partite della stagione. Ma il commissario del Baseball, Bowie Kuhn decise che Aaron doveva giocare due partite nella prima serie. Aaron giocò 2 partite su 3 della prima serie della stagione a Cincinnati eguagliando il record di Babe Ruth con il 714esimo fuoricampo il 4 Aprile 1974 nel suo primissimo turno in battuta, al primo swing della stagione, contro il lanciatore Jack Billingham dei Reds ma non batté altri fuoricampo nella serie.
I Braves tornarono ad Atlanta, e l’8 Aprile 1974, una folla di 53.775 persone si presentò per la partita, un record di presenze per i Braves. La partita fu trasmessa anche a livello nazionale sul canale televisivo NBC. Nel quarto inning, Aaron centrò finalmente il fuoricampo numero 715 contro il lanciatore Al Downing dei Los Angeles Dodgers. Nonostante il balzo dell’esterno dei Dodgers, Bill Buckner, quasi oltre il muro esterno cercando di prenderla, la palla atterrò nel bullpen (area in cui i lanciatori di rilievo si riscaldano prima di entrare in partita) dei Braves, dove il lanciatore di rilievo Tom House la catturò. Mentre vennero sparati in aria i fuochi d’artificio per festeggiare, due studenti del college scattarono sul campo compiendo un’invasione e correndo a fianco di Aaron per una parte del suo circuito intorno alle basi, sorprendendolo temporaneamente. Il grande Vin Scully che commentava la partita per i Dodgers disse: “Che momento meraviglioso per il Baseball; che meraviglioso momento per Atlanta e lo Stato della Georgia; che meraviglioso momento per il Paese e il Mondo. Un uomo di colore sta ottenendo una standing ovation nel Profondo Sud per aver infranto il record di un idolo del Baseball di tutti i tempi. Ed è un grande momento per tutti noi, e in particolare per Henry Aaron. … E per la prima volta da molto tempo, quel volto senza espressione di Aaron mostra la tremenda tensione e il sollievo di cosa deve essere stato convivere nei mesi scorsi”. Nel 1999, per commemorare il 25º anniversario di tale evento la MLB istituì l’Hank Aaron Award come riconoscimento al migliore giocatore offensivo in ogni Lega. Il 2 Ottobre 1974, Aaron batté il suo 733esimo fuoricampo nel suo ultimo turno in battuta da giocatore dei Braves. Trenta giorni più tardi, dopo che Aaron decise di non ritirarsi, venne ceduto dai Braves ai Brewers di Milwaukee per Roger Alexander e Dave May. Lo scambio riunì Aaron con l’ex compagno di squadra, Del Crandall, che ora allenava i Brewers. Il 1° Maggio 1975, Aaron infranse anche il record di RBI di tutti i tempi del Baseball, precedentemente detenuto da Ruth con 2.213. Quell’anno giocò anche il suo 24esimo e ultimo All-Star Game. Quell’All-Star Game, come il primo che giocò 20 anni prima, nel 1955, si tenne ancora davanti al pubblico di casa, al Milwaukee County Stadium. Le coincidenze !
Hank Aaron batté il suo 755esimo e ultimo fuoricampo il 20 Luglio 1976, al Milwaukee County Stadium contro il lanciatore Dick Drago dei California Angels.

Quando ho detto al mio amico di Pittsburgh, David Neil Constable, che avrei scritto un pezzo su Hank Aaron per IL BAR DEL BASEBALL lui mi ha scritto: “è meraviglioso, l’ho visto giocare qui a Pittsburgh almeno da 15 a 20 volte a Forbes Field prima e a Three Rivers Stadium poi. Forse di più. Hank Aaron, Willie Mays, Roberto Clemente, Willie McCovey, Earnie Banks, Pete Rose, Johnny Bench, Richie Allen, Orlando Cepeda, Bobby Bonds, per nominarne alcuni, mi vengono i brividi a pensarci. Era pure un bravo esterno centro. Fu uno dei più grandi battitori di tutti i tempi nei momenti cruciali: batteva valido praticamente ogni volta che c’erano corridori in posizione punto, un cecchino. Vedi se riesci a trovare qualche video su YouTube sui Derby di Fuoricampo che trasmettevano in TV negli anni 50, forse primi anni 60. Mi tornano alla mente tutti i profumi di cibo, popcorn, terra rossa, sigari. Credo che Aaron come pure altri giocatori Afro-Americani di quell’epoca dovettero affrontare un sacco di pregiudizi ma riuscì a sconfiggerli anche credendo fermamente in se stesso e al fatto che un giorno sarebbe diventato un grande. E che ne dici del fatto che giocò tutta la sua carriera praticamente per un’unica organizzazione tra Milwaukee ed Atlanta ? Fu una bandiera !”.

Stamattina il co-fondatore de IL BAR DEL BASEBALL, Gianluca Marcoccio ha condiviso su Facebook una foto di Fonzie assieme ad Hank Aaron ritratti in una puntata della fortunata serie televisiva ‘Happy Days’. Il Direttore Sportivo del Baseball Softball Club Rovigo, Lucio Taschin ha postato una foto assieme a ‘Hammerin’ Hank’ ed è subito scattata l’intervista !

Ciao Lucio, raccontaci del tuo incontro con Hank Aaron !

“Nel 2013 iniziai a collaborare con il WCBF, World Children’s Baseball Fair, Fiera Mondiale del Baseball per Bambini, una Fondazione nata oltre 25 anni fa dai 2 Re del Fuoricampo, l’Americano Hank Aaron e il Giapponese, Sadaharu Oh. Il loro scopo era quello di espandere questo meraviglioso sport, il Baseball, in tutto il mondo e aiutare i bambini ad imparare il gioco. Speravano anche che questo evento potesse promuovere l’amicizia tra i bambini e contribuire a creare un mondo senza confini. I due fuoricampisti fecero anche una sfida promozionale, un home run derby contest al Tokyo Dome davanti a non so quante migliaia di persone, praticamente una sfida a chi batte più fuoricampo. La Fondazione ha una sede a Tokyo, in Giappone e un’altra sede negli Stati Uniti a Los Angeles. La missione è quella di riunire ragazzi di 10-11 anni da tutto il mondo e organizzare un camp itinerante sotto l’egida del Baseball. Anche e soprattutto ragazzi che non abbiano grandi competenze tecniche. Non è che cerchino i migliori. Quindi questa manifestazione raggruppa circa 150-200 ragazzi provenienti un po’ da tutte le parti del mondo, un bel numero. Ne vengono selezionati 4 – 5 per Paese, nell’Europa c’è una rotazione di 2 Paesi alla volta, per cui c’è stata anche l’Italia. Questi ragazzi vengono accompagnati da degli chaperon, cioè da tecnici che fanno da tutor e inoltre ci sono dei tecnici scelti a livello mondiale per fare il camp assieme ad altri coach locali, normalmente ragazzi dell’Università. Poi ci sono dei gazebo organizzati, ci sono medici, insomma ci sono un sacco di persone che girano e tutta una serie di iniziative. Si svolge un programma tecnico al mattino e un programma di conoscenza e condivisione di esperienze tra pomeriggio e sera. E a questi camp arrivano personaggi davvero importanti del Paese organizzatore. Ricordo che al primo che feci a Taiwan finimmo al telegiornale nazionale ed ebbe molto risalto. Ne ho fatti 3 fino ad ora. Io faccio il coach istruttore. L’anno prossimo ci tornerò e lo faranno in Giappone, nelle sedi dove ci saranno le Olimpiadi. E’ un’operazione che costa davvero tanto, si parla di budget attorno al milione di euro ed oggi questi camp si tengono soprattutto in Giappone perché gli sponsor sono soprattutto Giapponesi e legati alla figura di Sadaharu Oh. Gli Americani erano più presenti all’inizio, già da qualche tempo questi camp non si fanno più in America. Conobbi Hank Aaron a Tokyo nel 2015. Quando arrivammo ci dissero che sarebbe arrivato Hank Aaron. Immagina l’emozione. Fu davvero un momento memorabile. Frequentò tutto il camp, ce l’avevamo proprio sotto il nostro gazebo. Scambiammo anche delle opinioni su quello che stavamo facendo coi ragazzi e su come la pensava lui. Nell’ambito di questa settimana di camp normalmente i coach sono ospiti di Sadaharu Oh e quindi in quell’occasione fummo ospiti assieme ad Hank Aaron. La foto che ho condiviso su IL BAR DEL BASEBALL era relativa proprio alla cena che facemmo una sera, tutti insieme. Eravamo un gruppo veramente ristretto, eravamo noi coach, la direttrice dell’organizzazione del World Children’s Baseball Fair, Sadaharu Oh e Hank Aaron che era là con la moglie. Parlammo di un po’ di tutto. Capisci che per uno che lo ha visto prima nelle cassette e poi nelle leggende non fu una cosa qualsiasi.
Hank Aaron apprezzò l’entusiasmo di noi coach nei confronti dei ragazzi e quindi ci trasmise l’importanza del fatto che la sua presenza era proprio legata a questo. Una persona affabile, umile, a modo, non assolutamente uno con la puzza sotto il naso”.

Ah, dimenticavo, i record sono fatti per essere battuti: Hank Aaron detenne il record per maggior numero di fuoricampo in carriera per 33 anni … to be continued …

Fonti foto: Wikipedia, WCBF, Google, MLB