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I NOSTRI PRIMI 500

4 Mar , 2020  

di Gianluca Marcoccio

Questo è l’articolo numero 500 pubblicato dal blog de “Il Bar del Baseball”.

Tutto nacque per dare spazio e accogliere e dare visibilità a quelle poche persone che non sono iscritte a Facebook, per completare l’informazione che già veniva postata sui social, spaziando su news, racconti, riflessioni ed altro.

Il blog è stato creato da Marco Ferrantini, regalando il suo tempo al Bar con la stessa modalità di tutti gli altri: il volontariato, aspetto di collaborazione che ancora contraddistingue il nostro lavoro.

Nel blog si è parlato di tutto: dalla storia del baseball, all’attualità, con testimonianze dirette, attraverso le interviste di campioni del passato e del presente. Abbiamo approfondito notizie di mercato, come quelle di politica, tasto dolente che ci ha visto contestare duramente le linee di amministrazione dell’attuale federazione, nonché protestare per i comportamenti poco etici di alcune società.

Molti, in questo tempo, hanno capito che gli attacchi sono anche un modo per stimolare il miglioramento. Altri (pochi per fortuna) hanno solo recepito un attacco personale.

Ma il Bar non si è fermato e non lo farà, malgrado, da più parti, siano arrivate minacce e tentativi di boicottaggio.

Abbiamo dato spazio a realtà che fino a poco tempo fa non erano neppure troppo considerate. Abbiamo accolto con affetto le produzioni del baseball per non vedenti e la new entry, tra le discipline affini al baseball, il Baseball5.

Abbiamo avuto grandi soddisfazioni in questi 28 mesi: la celerità con la quale abbiamo parlato delle partite dei vari tornei, anche internazionali, è stata gradita dal nostro pubblico, che ha diffuso il nostro lavoro anche al di fuori dei numeri che hanno decretato quella del bar come la più numerosa community di appassionati di baseball d’Italia, che ha raggiunto ormai i quasi 16mila iscritti.

I 500 articoli sono interamente stati prodotti dai collaboratori de “Il Bar del Baseball”, persone speciali che non finiremo mai di ringraziare e, per questo, vogliamo rendere il nostro omaggio elencandone i nomi:

Beppe Carelli, Sonia Bonfiglioli, Emanuele Tinari, Serenella Mele Alberto Nardecchia, Cristina Pivirotto, Fabio Zanarini, Vanna Chessa, Dario Bazzarini, Antonio Chiantese, Enrico Pasini, Gianni Schirò, Beppe Guilizzoni, Giuseppe Badaloni, Riccardo Mazzuccato, Paolo Bossi, Ignazio Ladu, Loriano Zannoni, Ignazio Gori, Massimo Ciamarra, Gianluca Marcoccio.

I nomi che leggete sopra sono quelli di persone che arrivano da diverse realtà di vita e di lavoro: giornalisti, scrittori, ma anche semplici casalinghe, chef e tanti altri tipi di professioni. Tutti hanno, però, in comune un denominatore forte e indistruttibile: l’amore per il baseball.

28 mesi di vita, con una media di produzione pari a circa 18 “pezzi” al mese: un lavoro invidiabile.

Confessiamo che più volte siamo stati oggetto di interesse da parte di altre testate specializzate, che avrebbero voluto collaborare con noi.

Ci sono stati argomenti più graditi e altri meno, ma la verità del numero dei lettori che hanno avuto accesso al blog è veramente notevole.

La classifica dei pezzi più letti la potete trovare proprio sulla home page del blog, elencata nella colonna di sinistra. Il numero degli accessi agli scritti è calcolato direttamente dal blog che provvede a stilare l’elenco.

Abbiamo ancora al primo posto l’articolo che celebra la grandezza di una giocatrice di softball giapponese, la pià apprezzata al mondo: Yukiko Ueno. Un interesse che ha superato i 5000 lettori da tutto il mondo.

A seguire gli interessi del nostro baseball italico: l’addio all’impianto di Tirrenia, che ospitava l’Accademia unica d’Italia, un pezzo da oltre 4000 lettori raggiunti.

Un altro successo è stato quello di un articolo che riguardava la Sardegna, fucina di grande fermento che spesso rientra nei nostri interessi di tifosi.

Ancora un articolo, tra i quattro che sono risultati più letti, è stato quello che aveva per soggetto Fernando Ricci e i ringraziamenti di una società ai colleghi che hanno ospitato la loro partita: una forma di rispetto che ha superato i limiti dell’agonismo e che abbiamo voluto raccontare.

Abbiamo informato sul blog di incontri di baseball e softball, con cronache pubblicate a pochissimi minuti dalla fine degli incontri di importanti tornei internazionali. Abbiamo avuto la possibilità di collaborare con amici che hanno testimoniato e condiviso le loro esperienze da ogni parte del mondo.

Questo nostro lavoro, che ci impegna e richiede una costante ricerca e attenzione agli argomenti più interessanti del momento, ci ha ben ripagato, nel tempo. La soddisfazione di vedere il numero dei contatti salire velocemente accanto ai titoli dei singoli pezzi, ci ha prepotentemente spinto a lavorare di più e meglio. Allo stesso tempo ci ha comunicato concretamente il polso della situazione che ci ha guidato lungo il crinale delle scelte giuste.

Ad oggi siamo orgogliosi del lavoro fatto e sappiamo che questa è una strada che dobbiamo continuare a percorrere per rimanere vicini al gradimento della grande massa di tifosi che si sono riuniti sotto il nome del “Il Bar del Baseball”.