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Il campionato che verrà

19 Apr , 2018  

di Emanuele Tinari

Forse è quello che ci chiediamo un po’ tutti, ogni anno, nell’infinita off-season del baseball, ma finalmente ci siamo.

Dopo l’antipasto della Coppa Italia che ha visto trionfare la Fortitudo Bologna del manager Frignani per il secondo anno consecutivo, tra poco più di ventiquattro ore inizierà la A1 2018.

Via la sigla Italian Baseball League, si ritorna all’antico. Questa non è l’unica novità di un campionato che purtroppo vedrà ancora meno partite della stagione passata. Da 34 si passa a 28 per una regular season davvero troppo corta che non lascia possibilità di errore a nessuna delle pretendenti al titolo.

Nel lungo e freddo inverno senza il nostro amato batti e corri però la notizia che ha fatto più discutere è stata la regola AFI e non AFI. Quest’anno per la prima volta non ci sarà limite di schieramento in campo per giocatori non formati in Italia, l’unico paletto è quello di avere nel 50% del roster giocatori AFI e cosa a mio parere ancora meno digeribile, in nessuna delle due gare settimanali si avrà l’obbligo di schierare lanciatori italiani.

Cosa comporta questo cambiamento? Quasi sicuramente ci sarà un innalzamento del livello di gioco perchè sono arrivati molti giocatori di prestigio (insieme a tanti altri presi solo per il solito concetto che lo straniero è meglio a prescindere) che ci faranno vedere un buon baseball. La possibilità di avere in tutti e 18 inning del weekend un pitcher straniero permetterà di avere partite più tirate, strette nel punteggio, ma dei nostri lanciatori che ne sarà?

Forse sarò ripetitivo, ma la mia è una battaglia personale. Nei 140 inning circa di ogni weekend quanti saranno quelli lanciati da atleti selezionabili da Gerali per la nazionale? Spero un quarto, ma la mia forse è una visione troppo ottimistica. Quanti saranno partenti? Forse 5, non di più.

Tanti avranno un lineup per due terzi straniero, i big italiani avranno  sicuramente il loro posto in campo, ma quanti giovani verranno fuori? Spero venga seguito l’esempio del Padule che nel sabato di Coppa contro il Bologna ha schierato, con ottimi risultati, il giovane interno 2001 Fasano.

Passando sullo specifico il campionato sempre abbastanza delineato tra cinque big in lotta per i playoff e altre tre squadre meno attrezzate che si giocheranno le ultime posizioni senza troppi patemi visto l’assenza di retrocessioni.

Le ormai Big 3 del nostro campionato s0no sempre Rimini, San Marino e Bologna, con in seconda fila Parma e Città di Nettuno, inizialmente in lotta per il quarto posto, ma con tanta voglia di stupire e puntare in alto, chiude il gruppetto formato da Padova, Nettuno Baseball City e Padule.

Il Rimini campione d’Italia ha avuto un cambio epocale. Il presidente non è più il grandissimo Rino Zangheri (comunque ancora all’interno della società) ma l’ex patron del Novara Simone Pillisio che si è presentato con una campagna acquisti faraonica. Cambiato praticamente tutto il monte di lancio che avrà in Logan Duran il proprio asso. A completare il duo di partenti l’ex Novara Ruiz. Qualche giocatore preso dall’Italia (Morellini e Bassani su tutti), tanti da fuori, soprattutto comunitari in ottica Coppa Campioni, vero obiettivo stagionale della società. Parliamo di Kelly un lanciatore affidabilissimo, Llewellyn, catcher di Curacao di cui si parla davvero bene e chiamato a sostituire una bandiera come Bertagnon ritiratosi dopo l’ultimo scudetto ed una mazza pesante come Ustaritz.  Il grande colpo per la battuta è il rientro del figlior prodigo Alex Romero che si aggiungerà ad altre mazze pesanti come Celli, Garbella per un lineup senza buchi dal primo al nono per l’unica squadra con un visto ancora da spendere.

I cugini del San Marino, sconfitti in finale nel 2017 dai Pirati, hanno effettuato un cambio di guida un po’ a sorpresa. Dopo l’addio dopo una sola stagione di Marco Nanni, Mario Chiarini ha riposto spikes e bastone per intraprendere la carriera da manager. L’ex capitano azzurro reduce da un buonissimo 2017 allenerà una squadra solida con un monte di lancio davvero esagerato. Oltre ai confermati Quevedo (partente), Kimborowicz, Cherubini e Perez, sono arrivati i rilievi Jimenez, uno dei migliori del 2017 in IBL e Garate e niente proprio di meno che Alex Maestri, tornato dopo tredici anni in Italia proprio con chi lo aveva lanciato nella massima serie. Oltre Jimenez da Nettuno è arrivato anche Bermudez, battitore da oltre .400 nella scorsa regular season. a potenziare un lineup regolare ma non esplosivo. De Wolf e Lupo, sono più che semplici scommesse, ma la ciliegina sulla torta potrebbe essere l’arrivo a maggio di Chris Colabello, in attesa di un contratto dagli States, ma molto allettato dall’idea di tornare in Italia. Con il suo arrivo San Marino potrebbe essere la favorita.

Il Bologna, già con un titolo in bacheca, è la solita squadra da temere, forse la più completa. La dirigenza felsinea ha pensato di confermare gran parte della squadra del 2017, rimpinguando il roster con acquisti mirati e di assoluto livello. Sul monte oltre il confermatissimo Rivero è arrivato il cubano Martinez, lanciatore dall’ottimo controllo con le caratteristiche adatte al nostro baseball. Sono arrivati due lanciatori non AFI come Noguera e Gouveia che daranno una mano importante come già dimostrato lo scorso weekend. In battuta persi due pezzi da 90 come Ambrosino e Sambucci , sono arrivati Lampe, esterno olandese candidato come uno dei possibili Mvp della stagione e la miglior mazza italiana, quel Giuseppe Mazzanti inseguito ormai da tanti anni dalla dirigenza bolognese e volenteroso di concorrerre per un altro titolo. Con i confermati Marval e Flores può permettersi il lusso di presentare come settimo in battuta il capitano dell’Italia Vaglio, tanto per spiegare la bontà del lineup a disposizione di Frignani.

Il Città di Nettuno reduce dalla finale di Coppa Italia persa con la Fortitudo, affronterà nel primo weekend in casa il Parma, avversario diretto per la zona playoff. Proprio nella semifinale del “Falchi” i nettunesi hanno regolato i ducali sfoggiando sul monte tutti e tre gli assi del monte. Su Richmond, acquisto di grido visto il suo passato tra Major e campionati professionistici, Frias, fresco vincitore de campionato nicaraguense e Castillo, si costruiranno tante delle fortune della squadra di Trinci. Dietro a loro gli esperti Florian e Simone sono due mancini dal rendimento garantito, i giovani Ciarla e Scotti più l’esperto Tomassi dovranno dare alla squadra inning di qualità nel weekend. Per quanto riguarda battuta e difesa, il patron Fortini ha portato alla corte gran parte dei nettunesi in forza al City l’anno scorso. Oltre ai vari Mercuri, Sellaroli, Colagrossi, Giordani, Imperiali, Sparagna, Trinci, il vero colpo tra gli italiani è il ritorno a Nettuno di Ambrosino.Un mix di assoluta qualità da gioventù ed esperienza. Completano il quadro gli stranieri Rodriguez, Aguilera e Montiel, che occuperanno il cuore caldo del lineup

Il Parma dopo qualche anno buio frutto di scelte scellerate soprattutto per quanto riguarda il monte straniero ha scelto di puntare in alto con una campagna acquisti di grido. Anche qui due cavalli di ritorno importanti come Poma e Sambucci allungheranno un lineup apparso troppo leggero negli ultimi anni. Buon impressione ha destato il greco Koutsoyanopulos per una squadra che confermato il forte interbase Mirabal, ha aggiunto il catcher titolare della nazionale cubana, Frank Morejon. In salsa cubana anche le aggiunte sul monte di lancio. Casanova e Garcia saranno i due partenti della formazione del nuovo manager Poma. Il primo lanciatore, esperto e di grande costanza ha dominato i battitori nei 9 inning in cui è stato impegnato in due partite. Qualche problema in più per Garcia, una delle grandi speranze del baseball cubano, mancino dalla palla infuocata che ancora deve trovare le misure con il nostro campionato. L’esperto Escalona insieme a Rivera,Pomponi e l’esordiente Pirvu dovrann aiutare i due partenti nei momenti difficili del match.

Il Padova dopo un 2017 altalenante vuole recitare un ruolo di protagonista in questo A1, ma le ultime dinamiche di mercato potrebbero portare non pochi problemi alla formazione del manager statunitense Sandillo, anche lui new entry in una A1 con tanti cambi di guida. Per problemi di ambientamento il lanciatore Click è già tornato oltre oceano mentre l’esterno antillano Lacrus per questioni di salute non si unirà alla truppa patavina. Sul monte oltre a quell’Habeck che ha silenziato le mazze del Parma in coppa, l’altro partente sarà Pino, pitcher con passato Mlb e punto di forza del monte veneto. Confermati i pitcher italiani della scorsa stagione a cui si aggiunge l’esperto Corradini.  Senza Lacrus e con l’improvviso ritiro del Paternò, la dirigenza ha optato per il ritorno di Sciacca, una mazza pesante che si unirà ai due stranieri Perdomo ed Hidalgo nel cuore del lineup. Galvan e Russo rinforzano il parco esterni per una squadra non da playoff ma difficile da battere per chiunque.

Il Nettuno Baseball City è la squadra che più è cambiata del gruppo. Il ritorno nella nostra città si è tornati alle due squadra con tanti giocatori che hanno preferito il cambio di casacca. Della scorsa stagione sono rimasti solo i lanciatori Andreozzi e Taschini, il ricevitore Taurelli e gli utility Davenport, Giannetti e Fontana. Sono tornati nella città tirrenica il seconda base Ricci e l’esterno Neri dal Padule vogliosi di ritagliarsi spazio nel loro paese. Sul monte spiccano i pitcher Misell e Garcia, con Andreozzi che sarà uno dei pochi partenti italiani del campionato. Buffa si dividerà tra monte e ruolo di DH, mentre tra i tanti stranieri arrivati destano curiosità Vazquez, il giovane interno Marte e Gomez. Sicuramente rispetto lo scorso anno con una squadra indebolita le ambizioni sono di giocare partita dopo partita e cercare miglioramenti soprattutto tra i giovani.

Chiudiamo l’analisi con il Padule, al secondo anno nella massima serie. La squadra toscana ha cambiato tanto durante l’off-season confermando tre stranieri come Alarcon (giocatore da top team), Scull e Rodriguez, rinforzando un monte straniero spesso in difficoltà lo scorso anno con l’ennesimo cubano, quel Banos lanciatore molto esperto ed apprezzato anche in patria. A parte i confermati Costantini e Ularetti si sono aggiunti giocatori interessanti come Perez Silfa e Molina. Nel box oltre la forza di Scull e Alarcon, sono rientrati dalla Fiorentina dei giocatori importanti come Pinto e Gozzini, molta curiosità per la conferma del giovane Valsecchi e per quel Fasano classe 2001 in valida al suo primo turno tra i grandi. Ovviamente anche qui zero ambizioni di classifica, ma la voglia di migliorare un 2017 da debuttante un po’ timorosa al dispetto delle grandi.

In chiusura mi diletto con la simpatica quanta difficile lotteria del pronostico. Vedo Bologna campione d’Italia, MVP del campionato Osman Marval (Colabello permettendo) e lotta tra Casanova, Richmond e Martinez come migliore lanciatore.

Foto copertina: Lauro Bassani