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IL GIAPPONE E’ D’ORO! IL “PREMIER 12” SI CHIUDE IN UN GREMITO TOKYO DOME

17 Nov , 2019  

La lacrime di Atsunori Inaba (foto) davanti ai 45mila festanti tifosi del Tokyo Dome. È una cartolina perfetta per illustrare il successo del Samurai Japan nella finale per la medaglio d’oro del “Premier12 2019”. I padroni di casa, dopo aver battuto ieri per 10-8 la nazionale koreana nell’ultima giornata del Super Round, si è ripetuta per 5-3, portandosi a casa il torneo e riconfermandosi saldamente e meritatamente al primo posto del ranking WBSC. L’ottima Korea di Kyungmoon Kim – campione in carica del “Premier12 2015” – aveva accarezzato la medaglia d’oro scioccando il Tokyo Dome già al primo inning, quando con un uomo in prima, Ha Kim aveva sparato un fuoricampo portando la sua squadra sul 2-0, punteggio accresciuto dopo un altro fuoricampo di Hyunsoo Kim. Subito in difficoltà, tra il silenzio attonito dello stadio, il partente giapponese Shun Yamaguchi, tolto dopo un faticoso primo inning da Inaba. Ma saranno gli unici punti subiti dai padroni di casa, in quanto i rilievi Rei Takahashi (vincente) Kazuto Taguchi, Kota Nakagawa, Hiroshi Kaino, Yoshinobu Yamamoto e il closer Yasuaki Yamasaki, con una “salvezza d’oro”, hanno saputo tenere a bada il lineup dei conterranei del grande regista Kim Ki-Duk. I giapponesi pareggiano e superano gli avversari per 4-3 già al secondo inning con un homerun da 3 punti di Testudo Yamada, MVP della finale, (per lui alla fine 1 punto 1 valida e 3 RBI) per poi segnare il punto della tranquillità al settimo. 4 dei 5 punti nipponici sono stati subiti dal partente koreano Hyeonjong Yang, risultato il perdente e 1 dal rilievo Sangwoo Choo. Per completare le stats: 1-1 il conto degli errori e 7-3 per i samurai i corridori lasciati in base.

La Korea dunque vola alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in compagnia del super Messico di Juan Castro, che nella finalina per il Bronzo ha sconfitto Usa Baseball per 3-2 in un finale thrilling agli extra inning. L’eroe del match, e di questa storica qualificazione olimpica, è stato il primabase Efren Navarro che nella parte bassa del decimo inning, con una valida ai danni del rilievo mancino americano Caleb Thielbar, ha messo sullo score personale l’RBI decisivo portando a casabase Javier Salazar. Lanciatore perdente per gli Stati Uniti è stato Brandon Dickson, vincente per il Messico il closer Carlos Bustamante, ottimo per tutto il torneo; ottima anche la prestazione del partente Arturo Reyes che in 5.1 sul monte ha concesso appena 3 hits e 1 run agli americani, aggiungendo 5 K, ma nel complesso buona la prova di tutto il bullpen. Riguardo gli altri highligths, per gli yankees su tutti la prestazione dell’esterno Jordon Adell: 2 su 4, 1 punto e 1 RBI e Bobby Dalbec – da tenere sott’occhio – con 1 valida e 1 RBI. Per i vincitori il DH oriundo americano Matthew Clark: 2 su 3, 1 punto e 2 RBI.

Per la selezione – alquanto “sperimentale”, come sperimentali sono tutte le selezioni di Usa Baseball, non al livello da poter competere fino in fondo con questo Giappone o con questa Korea – guidata da Scott Brosius l’appuntamento per centrare le Olimpiadi – un must per gli Stati Uniti nel baseball – è rimandato all’ultimo torneo di riparazione previsto il prossimo anno, in Marzo, in quel di Taipei, dove a contendergli gli ultimi 2 spots ci saranno proprio i padroni di casa di Taipei e probabilmente l’Australia. Al termine della finalina, Brosius ha ribadito i suoi complimenti al Messico, che ha battuto Usa Baseball due volte su due in questo torneo, dicendo “che si vince come una squadra e si perde come una squadra!”, ragionamento giustissimo, per carità, ma in Marzo si dovrà anche cambiare marcia “come una squadra” altrimenti si rischia per la prima volta di non vedere i maestri di questo sport ai Giochi Olimpici, e sarebbe per lo spettacolo un vero peccato.

La mia passione per il baseball giapponese dunque ha avuto il suo contento e ribadisco, anche a nome di tutto Il Bar del Baseball, i miei più sinceri complimenti alla formazione del Sol Levante, che dopo i due World Baseball Classic conquistati nel 2006 e 2009, aggiunge alla sua bacheca un altro prestigioso traguardo; complimenti doppiamente rivolti all’MVP del torneo, l’outfielder degli Hiroshima Toyo Carp: Seiya “la carpa guizzante” Suzuki, autore di un prodigioso 444.% in battuta, 12 valide (3 HR), 9 punti segnati e 12 fondamentali RBI.

Per gli appassionati delle statistiche dei premi individuali, il sito della federazione mondiale www.wbsc.org ha diramato il suo All-star team ideale di questo “Premier 12”: lanciatore partente Yi Chang (Taipei), catcher Erik Kratz (Usa), prima base Bobby Dalbec (Usa), seconda base Ryosuke Kikuchi (Giappone), terzabase Wei-chen Wang (Taipei), shortstop Ha Seong Kim (Korea), esterni Jung-Hoo Lee (Korea) Jonathan Jones (Messico) e Seiya Suzuki (Giappone). Miglior DH Brent Rooker (Usa) e miglior rilievo Brandon Dickson (Usa).

Rinnovando i saluti e i complimenti al presidente WBSC Riccardo Fraccari, per l’ottimo spot mondiale offerto al baseball da questo “Premier12”, destinato a crescere sempre di più, invitiamo i fan del Bar a seguire il prossimo evento WBSC con la medesima attenzione.

Arigatò Samurai Japan!

(fonte foto in copertina: www.japan-baseball.jp; foto in appendice: english.kyodonews.net)