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Il Team Italy di Slow-pitch chiude al terzo posto la Supercup di Regensburg

22 Ott , 2019  

di Emanuele Tinari

Finisce un ottimo 2019 per il Team Italy Slow pitch impegnato in Germania per l’ultima competizione di quest’anno solare. Terzo posto di gran livello su sedici partecipanti.

“Durante l’ultima competizione ESSL giocata c’era stato detto che alcune squadre americane si sarebbero rinforzate, specialmente il team canadese, lì per lì non abbiamo dato tanto peso a queste parole, ma poi il campo ha confermato queste voci. – spiega il player-manager Daniele Frezza – Basti pensare che la formazione del Canada aveva un roster di 20-22 persone contro i 13-14 di tutte le altre compagini con ben 4 ex Major, 3 Toronto Blue Jays e uno dei Montreal Expos. Gente ancora in forma fisicamente che non tralasciava nessun fondamentale, oltre ad essere devastanti in battuta dove colpivano homerun a slow pitch su un campo di baseball regolamentare, anche difesa e corsa sulle basi erano di primissimo livello. La formula del torneo era divisa in due fasi un round robin con quattro gironi da quattro squadre e la fase finale a doppia eliminazione. Chi vinceva andava avanti nel torneo nella parte alta, ogni perdente scendeva nella parte bassa avendo una seconda possibilità di passare il turno. Noi abbiamo chiuso il round robin con tre vittorie in altrettante partite, qualificandoci al terzo posto totale per differenza punti, dietro i canadesi ed un team americano. Quindi da terzi abbiamo preso i quattordecisimi del round robin, passando il turno per altre due volte arrivando alla semifinale con i canadesi. Lì c’è stata una sconfitta per manifesta, contro una squadra di un altro pianeta. Dopo c’è stata la semifinale di ripescaggio contro un team statunitense, il Mostans & Vilains che ci aveva sconfitto in finale della ESSL, purtroppo anche qui abbiamo perso una gara tiratissima per 10-9 piazzandoci al terzo posto finale. C’è molto rammarico per questa partita, potevamo piazzarci al secondo posto perchè poi la finalissima ha visto prevalere ancora i canadesi del  Recrupharm per 25-9”.

Un team di gran livello quello azzurro con il gruppo storico che ormai va avanti da anni con l’aggiunta di cinque giocatori della serie A1.

“Volevamo fare una squadra di livello per questo appuntamento. Abbiamo iniziato a spargere la voce con ragazzi del posto come Mercuri e Giordani ed a loro si sono uniti tre giocatori della Fortitudo campione d’Italia, cioè Grimaudo, Dobboletta e il capitano della nazionale Vaglio. Tutti loro hanno dato il loro grandissimo apporto alla causa, anzi ci hanno detto di contattarli per le occasioni future ovviamente sempre in periodi dell’anno come questo in cui non sono impegnati con il baseball. Ieri sera poi parlando con Vaglio mi ha confidato che pensava di divertirsi ma non così tanto ed è questo quello che ci fa piacere, che i ragazzi si siano integrati così tanto con noi avendo voglia di aggregarsi al gruppo se ci sarà l’opportunità. Inoltre tutti sono rimasti colpiti dal livello così alto di alcune squadre. Siamo sicuri, pur non avendo avuto l’opportunità di parlare con loro visto i tempi molto stretti della manifestazione, che la formazione del Recrupharm faccia parte del circuito della Major League di slow pitch negli States, la loro tecnica del baseball unita ad alcuni accorgimenti tecnici dello slow si è dimostrata devastante”.

Sta per finire un 2019 stupendo, ma la mente va gia ad un 2020 ancora più denso di impegni.

“Ad inizio dicembre faremo un torneo qui a Nettuno dove abbiamo invitato diverse squadre della ESSL con tre di loro che hanno già dato il loro assenso. Mentre nel 2020 siamo quasi alla chiusura per portare la prima tappa, quella di giugno, ad Anzio ed iniziare la manifestazione qui. Inoltre ci sarà anche l’Europeo sotto il patrocinio della Fibs. Nello slow pitch c’è un anno in cui si fa un europeo misto con squadra a metà tra uomini e donne, mentre quello seguente, come nel 2020, in cui ci saranno solo uomini e a noi insieme ad un gruppo di Parma è stato dato l’incarico di formare questa nazionale. La speranza è di crescere ancora per avvicinarci più possibile al livello dei canadesi. Infatti di torneo in torneo iamo sicuramente cresciuti tanto rispetto all’inizio e queste tante esperienze ci hanno fatto crescere. Nel 2019 siamo stati tre volte fuori, più la Supercoppa ed un bellissimo torneo indoor in Slovenia ed altri in Italia. Tutto questo levando tempo ai nostri cari, alle nostre famiglie per seguire una passione. Per questo ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato e soprattutto Antonino Grimaudo che si è prodigato sempre ad un’eccelsa organizzazione insieme a Federico Mariola. Il mio compito è più incentrato sul campo, purtroppo quando si presentano giocatori del calibro di Vaglio e gli altri di A1, qualcuno deve rimanere fuori, ci vuole intelligenza per capire questo, una scrematura per ottenere il massimo va fatta, è questa la legge naturale dello sport”.