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ISLANDERS CATANIA CAMPIONI D’ITALIA DI SOFTBALL MASCHILE FASTPITCH SOGNANO UN CAMPO TUTTO LORO. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CONTRIBUIRA’ ? LA SICILIA DEL BASEBALL RINGRAZIA

4 Ott , 2018  

di Riccardo Mazzucato

Ho avuto il piacere di intervistare il Presidente degli ISLANDERS CATANIA, Antonio Consiglio, neo Campioni d’Italia di Softball maschile fastpitch. Ci eravamo conosciuti la scorsa estate a Messina, durante il mio viaggio in Sicilia, al bellissimo impianto “Primo Nebiolo” dove avevo assistito ad una partita del Campionato di Serie A tra le formazioni della Polisportiva Alì Terme e dei Warriors Paternò. Gli ho chiesto di raccontarci di questa loro impresa.

“Una breve presentazione degli ISLANDERS CATANIA: per quanto mi riguarda sono nel mondo del Baseball dal 1973, per cui sono 45 anni e ho fatto tutta la trafila da giocatore, tecnico, dirigente. La mia prima esperienza da dirigente risale al 1980, non ancora maggiorenne, anno di fondazione dell’attuale Società. Detto questo, dopo tante esperienze e soprattutto tante peripezie in ordine alle infrastrutture che ahimè sono il mio cruccio, la nota più dolente che mi riguarda, siamo arrivati ai giorni nostri. Oggi, quest’anno nella fattispecie, ho gestito 5 squadre, 2 UNDER 12 Baseball, 1 Softball femminile, 1 Serie C di Baseball e la Serie A di Softball maschile. Per quanto riguarda il Softball maschile fastpitch, ci siamo avvicinati a questa disciplina 3 anni fa quando abbiamo partecipato per la nostra prima volta a questo Campionato. In quell’occasione ci siamo qualificati per le Final Four, vincendo il nostro girone regionale che era composto da 4 squadre e siamo andati a giocare a Montegranaro (FM); è stata la nostra prima esperienza, siamo usciti sconfitti ma con un grande bagaglio di esperienza. Abbiamo capito cos’è veramente il Softball fastpitch perché quelle che sono le mancanze, soprattutto in Italia ma anche dalle nostre parti in Sicilia, sono vedere dei veri lanciatori da fastpitch che è un’altra cosa rispetto a quello a cui siamo abituati noi. Giochiamo spesso e volentieri a Softball ed è un misto fra fastpitch e slowpitch perché la palla viene lanciata sicuramente non alle velocità che prevede il fastpitch. Ci siamo appassionati e ci siamo coinvolti in questo tipo di percorso al punto tale che alcuni ragazzi si sono totalmente sdoppiati. Premesso che noi non amiamo fare distinzioni: per noi va bene qualsiasi disciplina perché siamo figli tutti di una stessa madre e di uno stesso padre, c’è una Federazione, per cui in maniera poliedrica come Società ci cimentiamo dal Baseball al Softball fastpitch e molti dei ragazzi che giocano a Baseball si prestano anche a giocare a fastpitch. Così è stato e già l’anno scorso abbiamo raccolto qualche frutto avendo dei giovani molto interessanti che ci pregiamo avere nel nostro roster, una decina di giocatori che sono UNDER 22, e che oggi sono Campioni d’Italia. Alcuni di questi sono entrati anche nel giro della Nazionale, faccio specifico riferimento a Federico MILICI che ha già partecipato ad un Campionato Europeo ed è un ragazzo che ha appena compiuto 18 anni; Manuel MANLIO che è attualmente in Accademia e non ha ancora compiuto 16 anni; Luca DELLE CASTELLE, ventunenne, già anche lui nel giro della Nazionale e Cristian DELLE CASTELLE, 20 anni, anche lui nel giro della Nazionale, quest’anno purtroppo in seguito ad un infortunio non ha potuto partecipare ai Campionati Europei.
Anche nel 2017 abbiamo ripetuto l’esperienza del fastpitch e ci siamo qualificati per le Final Four disputando la semifinale a Trieste: anche lì siamo usciti sconfitti però abbiamo fatto un passo in avanti perché già avevamo rodato meglio la pedana di lancio, i ragazzi erano più avvezzi, più abituati ad un certo tipo di prestazione ed è andata sicuramente meglio. Trieste ha avuto la meglio su di noi, ma l’anno scorso era sicuramente la squadra da battere, tant’è che poi ha vinto anche il titolo Italiano.
Quest’anno abbiamo voluto riprovare quest’esperienza però cercando di farla in maniera più concreta, cercando di fare sempre qualche passettino in avanti che non poteva che prevedere un arricchimento di quello che doveva essere il parco lanciatori. Abbiamo fatto delle valutazioni, abbiamo avviato dei contatti e abbiamo deciso di rafforzare il nostro roster con un pezzo da 90 perché nella fattispecie Sebastian Mariano GERVASUTTI è ritenuto, non a caso, tra i migliori lanciatori al mondo, sicuramente fra i primi 10 lanciatori al mondo, ma al di là di questo io credo che in questo momento sia il lanciatore più qualificato a livello Europeo, lo ha dimostrato in queste giornate di Final Four che ci hanno visto protagonisti lo scorso weekend e che hanno sancito un percorso di crescita graduale che ci ha portato alla vittoria del titolo Italiano che ci riempie di grande soddisfazione. E’ il primo Scudetto della nostra storia e ci rende così orgogliosi perché in Sicilia e a Catania non è usuale portare a casa degli Scudetti, ci vantiamo di essere fra quelle realtà a livello Catanese che si possono fregiare appunto di un titolo Italiano. Ci auguriamo che questo sia anche un viatico importante per continuare la nostra battaglia in ordine alle infrastrutture perché non vorremmo da una parte ottenere risultati importanti e dall’altra avere dei record negativi, nel senso che magari siamo l’unica realtà in Italia che vince uno Scudetto però non ha neanche un campo a norma. E questa è una grande mancanza dell’Amministrazione Comunale di Catania nei confronti della quale noi ci stiamo battendo tutti i giorni per portare avanti la nostra causa e per perorarla nella maniera più adeguata possibile perché l’obiettivo è quello di avere un campo da Baseball regolamentare e un campo da Softball altrettanto regolamentare. Attualmente giochiamo in un campo da calcio adattato.
Le final four che abbiamo disputato lo scorso fine settimana sono state un’esperienza davvero esaltante, entusiasmante. Abbiamo incontrato delle squadre di grande peso, di valore assoluto, di grande prestigio, di grande tradizione come il Nettuno Academy, Nettuno una delle capitali del Baseball e del Softball Italiani, l’Alpina Trieste, Campione d’Italia uscente e poi la lieta sorpresa dei nostri cari amici della Polisportiva Alì Terme (ME), altra squadra Siciliana che si era qualificata alle Final Four, alla loro prima esperienza alle finali Scudetto a cui va dato onore al merito e che hanno cominciato a saggiare quello che è il vero Softball maschile e che gli servirà come esperienza per riproporsi al meglio anche l’anno prossimo. L’Academy Nettuno oltre a schierare Fabian Umana CASTANEDA, lanciatore Colombiano molto forte, avevano in roster anche il forte lanciatore della Nazionale Olandese, Emeron LOURENS, poliedrico, che gioca anche terza base ed è un grande battitore. L’Alpina Trieste oltre ad avere Diego DRIGANI che è un mostro sacro del Softball maschile, lanciatore punto fermo della nostra Nazionale Italiana, avevano in roster il giovane lanciatore 22enne della Nazionale della Repubblica Ceca Campione d’Europa, Jakub Petrik e che ha giocato la finale di Coppa Campioni con il suo club 3 settimane fa e Petr SESTAK, fortissimo ricevitore e battitore della Repubblica Ceca. Chiaramente poi nei vari roster c’erano anche diversi Dominicani, Colombiani, Americani, etc. Per cui il livello è stato molto alto, quanto di meglio poteva offrire il Softball maschile Europeo.
Le 2 partite clou che ci hanno visto protagonisti sono state quella con il Nettuno Academy e quella con l’Alpina Trieste. Con la Polisportiva Alì Terme abbiamo dato spazio alle nostre seconde linee, inevitabilmente, perché abbiamo fatto respirare i nostri lanciatori. Per quanto riguarda la partita con il Nettuno è stata una sfida molto tirata, il punteggio finale è stato 5 – 2 in nostro favore; la partita era iniziata bene portandoci sul 2 – 0 nei primi inning, poi abbiamo subito un fuoricampo dal loro lanciatore/terza base, ottimo battitore Olandese, Emeron LOURENS che con un fuoricampo da 2 punti ha rimesso in discussione la partita. A quel punto c’è stata una reazione da parte dei nostri, soprattutto è stata una reazione di squadra, perché è vero che è importante avere il lanciatore di peso ma è altrettanto vero che per vincere le partite devi fare sempre un punto in più dell’avversario, altrimenti le partite non le vinci. E così è stato: la squadra ha dunque reagito bene e mi pregio sottolineare che abbiamo giocato sistematicamente con 5 – 6 nomi della formazione composta da tutti ragazzi italiani, giovani atleti, o comunque che hanno maturato esperienza di Softball maschile esclusivamente nel nostro contesto, per cui possiamo dire che sono cresciuti tecnicamente in questa disciplina grazie al nostro lavoro.
La vittoria in Gara 1 ci ha messo in una posizione di vantaggio perché precedentemente l’Alpina Trieste aveva perso con Nettuno con il punteggio di 5 – 1. Gara 2 abbiamo giocato con l’Alì Terme dove abbiamo vinto 14 – 6 schierando le seconde linee e dando respiro ai lanciatori perché volevamo tenerli a riposo per quella che sarebbe stata la partita clou dell’indomani, la finale, Domenica 30 Settembre alle 9:30 all’Acqua Acetosa. Anche se, con questa formula delle Final Four, tutti contro tutti, ogni partita è una finale ! Se da una parte la nostra vittoria avrebbe chiuso i discorsi per il titolo Italiano, dall’altra parte se avesse vinto il Trieste avrebbe potuto riaprire il discorso anche in virtù anche della classifica avulsa. La partita finale per come si è configurata è stata molto equilibrata, molto tesa e comunque come confacente ad una Final Four dove ci si gioca uno Scudetto. Abbiamo giocato in salita, al quarto inning abbiamo subito un fuoricampo del loro ricevitore Ceco, Petr SESTAK che con una importante battuta è riuscito a buttare la pallina oltre la recinzione esterna e ci siamo ritrovati sotto 1 – 0. La partita poteva finire lì perché in quel momento i lanciatori di entrambe le squadre erano dominanti, non stavano concedendo nulla e nessuno riusciva a sbloccarla; solo il fuoricampo, il colpo di classe di questo fortissimo giocatore della Repubblica Ceca ha sbloccato la partita. La cosa importante da parte nostra è stata la reazione nell’inning successivo, una reazione rabbiosa che ha portato prima a riempire le basi, a portare un corridore in seconda e uno in terza e poi con un singolo abbiamo mandato a casa 2 punti che ci hanno portato in vantaggio per 2 – 1. A quel punto si è completata l’opera perché un’ulteriore battuta valida di Carmelo MAGLIO che è uno dei nostri veterani, ha praticamente portato a casa il punto della sicurezza. Sul 3 – 1 la partita non ha avuto più ulteriori sussulti ed è andata avanti con entrambi i lanciatori che tenevano a bada gli attacchi avversari. La partita si è chiusa con il punteggio di 3 – 1 e la vittoria ci ha consacrato per la prima volta nella nostra storia Campioni d’Italia.”

Un aneddoto che valga la pena sottolineare ?

“Ci vantiamo di avere avuto nel nostro Lineup padre e figlio che hanno giocato assieme e che si possono fregiare di un titolo di Campioni d’Italia: si tratta di Carmelo MAGLIO e di Manuel MAGLIO. Carmelo, il padre, 43enne giocatore di grandissima esperienza, ex giocatore di Baseball molto forte e Manuel, il figlio che compirà 16 anni questo Ottobre, fra poco meno di un mese. Credo sia un record !

Vuole fare qualche ringraziamento ?

Un merito va a tutta la squadra, vero che avevamo un lanciatore che è un fuoriclasse, sicuramente, ma è altrettanto vero che la squadra lo ha supportato alla grande, soprattutto i nostri giovani e qualche innesto straniero sono stati il mix vincente. Un merito speciale al Manager, Maurizio IMPERIO che è riuscito anche ad assemblare una squadra e farla crescere dal punto di vista mentale e tecnico, soprattutto migliorando gli aspetti della battuta, l’attacco, perché battere con dei lanciatori con quelle velocità non è semplice e soprattutto con la tecnica attuale del salto, tu ti vedi arrivare delle palle che superano le 70 miglia orarie (oltre 112 Km/h), la pedana è a soli 14 metri di distanza, con il salto il rilascio della palla avviene a circa 12 metri di distanza, i tempi di reazione sono importanti e devi essere abituato ed allenarti in una certa maniera. Noi ci abbiamo lavorato e abbiamo già ottenuto dei risultati coronando un percorso di crescita iniziato 3 anni fa.”

Vivissime congratulazioni agli ISLANDERS CATANIA augurando loro che il sogno di avere finalmente un campo da Baseball e da Softball regolamentare si possa realizzare in tempi brevi!