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La corsa… dopo la battuta

9 Mag , 2018  

di Alberto Nardecchia

Analizzando questa fase di gioco, vi posso assicurare che vi emozionerà il solo pensiero che quell’atleta bendato corre quasi volando sulle basi e poco prima era lì che litigava con il bastone verso un marciapiede o un palo.
Abbiamo detto che tra atleti ciechi o ipovedenti, possono partecipare nella stessa squadra anche ragazze, e la loro corsa verso la prima base non è all’interno del corridoio della terra rossa. Infatti le ragazze non battono da casa base, ma a 3,96 metri verso la terza (come le distanze del softball, l’unica cosa è che possono passare lasciandosi a destra la base sonora, e a sinistra il dischetto posto a mt 3,96 verso la seconda – che è la loro prima base). Prima della loro battuta possono scegliere dove posizionarsi.E’ evidente che per non incorrere in battute in Fly, palla che va in volo direttamente oltre il cordino, possono posizionarsi anche a casa base.
Ho riscontrato che le ragazze che sono in squadra sono molto più grintose dei maschietti. E questa regola fa piacere agli allenatori, perché si innescano competizioni con la squadra avversa, su la competizione degli stessi compagni di squadra. (E poi Noi senza ragazze non andremmo da nessuna parte).
Certo questi atleti non possono sfruttare la base di prima come appoggio per lanciarsi verso la seconda base, possono però fare una curva ad U, come una battuta da due basi per i normodotati. E lo fanno sentendo il sonoro intermittente della prima, ma ci sono molti atleti esperti che si regolano solo dai loro stessi passi, roba da fenomeni.
Se ciò non avviene e si gira prima della base il corridore viene chiamato out per regola, come un appello per non aver toccato una base.