Racconti

La corsa “punto” al buio

30 Mag , 2018  

di Alberto Nardecchia

E’ proprio così, per gli atleti AIBXC. La corsa che fanno dalla terza a CASA base, è veramente difficile, perché non hanno più riferimenti sonori se non la chiamata di “GIOCO” prima della battuta del compagno di squadra. E’ vero anche che il suo assistente di terza lo posiziona verso casa base. (Nelle innumerevoli dimostrazioni con i normodotati, abbiamo riscontrato che è estremamente difficile già correre bendati, figuratevi poi senza aiuto sonoro).
I più veterani del gioco, riescono a capire se escono fuori del corridoio di terra rossa, toccando l’erba, sempre che l’erba non sia tagliata troppo bassa .
La partenza dalla base può essere fatta in due modi, a contatto con la gamba di spinta, lato verso casa base o a cavallo della base stessa, un altro sistema per avere già la direzione della corsa, cioè la pianta del piede è a contatto con il lato verso la seconda. Molti atleti si fanno posizionare allungando le braccia verso l’obiettivo mentre i più esperti chiedono di indirizzare la loro pianta dei piedi.
L’arbitro col guantone da baseball. Si abbiamo anche questo per la sicurezza del corridore. Dovrà bloccare qualunque palla che riterrà pericolosa per la persona posizionata sul sacchetto di terza, a meno che sia una rimbalzante bassa. (Quando il corridore è colpito da una rimbalzante si applicano le regole “foul ball” o “no pitch”). Dovrà inoltre controllare se la battuta sia in “In fly” o “In fly Out”.
Nella corsa a casa base l’arbitro Capo griderà “punto valido” se il corridore passerà la linea di casa, mentre più indietro ci sarà un assistente che lo blocca nella corsa oltre casa base. A noi assistenti piace essere coinvolti nel gioco. Grazie ragazzi.

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