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La Corsica e il Falco Imperiale

23 Mar , 2020  

di Serenella Mele

Nella Francia che sembra aver deciso di non gradire la presenza di baseball e softball ai Giochi Olimpici che organizzerà nel 2024, ci sono realtà come quelle della bella Corsica.

Sorvolata dal suo falco imperiale, il filanci, il quale vigila su un volenteroso gruppo di ragazzi e ragazze, che amano baseball e softball e ne portano avanti con passione le gesta. Filanci, è anche il nome dato alla società costituita inizialmente col solo baseball nel 2018 ad Ajaccio (Corsica), società mista che ha la sede di allenamento e gioco in quel di Suartello.

Da quest’anno hanno avviato anche l’attività di softball, ma i 25 giocatori del Filanci hanno due licenze: per avviare ed incentivare il softball, si gioca a formazioni miste.

Ne parliamo con Mickael Deiana, presidente della squadra di baseball e softball del Filanci:

Purtroppo non partecipiamo a nessun campionato ufficiale –ci racconta – ma abbiamo organizzato una sorta di campionato alternativo con altri club in Corsica. Ho giocato a baseball solo 4 anni –ricorda il presidente Deiana – poco per partecipare a competizioni di un certo rilievo ed ottenere risultati degni di nota. Nel nostro roster abbiamo però inserito uno straniero, Niimoto Yuta, 32 anni, giapponese, chef nella vita, giocatore di baseball e tecnico per amore di sport: E’ arrivato da noi mentre creavamo la squadra –racconta Mickael Deiana – ci sta insegnando tutto, sta arricchendo le nostre competenze tecniche. Gli appassionati s’incontrano per condividere una passione, pur lontani dagli scenari tecnici di rilievo. Con rammarico dico che ricevono poca o nessuna attenzione a livello nazionale, ma la passione e la dedizione con le quali si dedicano ad allenamenti e partite, sicuramente sono meritevoli di rispetto e meritano il tempo dedicato a farli conoscere alla grande platea mediatica del Bar del Baseball.

Sostenuti da piccoli sponsor locali, i Filanci, riescono a portare avanti la loro attività, restano alla ricerca di visibilità per far conoscere meglio baseball e softball in terra francese:

Purtroppo non conosco il livello tecnico del baseball italiano ed europeo –confessa il presidente del Filanci – guardo la MLB in tv, e mi dedico alla mia squadra. Siamo carenti nel settore giovanile, troviamo difficoltà a coinvolgere i bambini: causa anche la mancanza di una struttura regolamentare di gioco, ma anche la poca apertura mentale della gente locale, delle strutture scolastiche. Ogni anno cerchiamo di lavorare per superare queste difficoltà. Sogno di avere un bel campo dove giocare a baseball, che permetta al mio club di progredire tecnicamente, di coinvolgere altri praticanti, formare altre squadre con le quali magari creare un campionato in Corsica. Nelle varie categorie. Ci piacerebbe molto confrontarci con squadre italiane e della vicina Sardegna in particolare (considerate le mie origini), ci piacerebbe giocare con formazioni più esperte e conoscere il baseball anche al di fuori della nostra isola. Essendo io di origini italiane, è per l’Italia che faccio sempre il tifo, in tutti gli sport: il gene sardo di mio padre mi spinge a tifare sempre Italia! Vorrei ringraziare il Bar del Baseball per l’attenzione che ci ha voluto dedicare, e dire a tutti gli italiani “coraggio” per gli eventi attuali”.

Tutto si potrà dire tranne che il team Filanci non sia intraprendente e determinato. Non ha un campionato, se lo crea; deve promuovere anche il softball, ha un roster composto da atleti ed atlete che ben volentieri giocano insieme (con un tecnico giapponese a supporto, non è mica da tutti… -ndr); giocano perché amano il baseball, pur se snobbati –talvolta- loro continueranno perché la passione è più forte del disinteresse che sembra circondarli.

Dal presidente ad uno dei giocatori e sponsor del Filanci, Santo Giranio, 32 anni, di Motta S. Anastasia (Catania), emigrato in Corsica alcuni anni fa. Cresciuto sportivamente nel baseball grazie alla vicinanza con le famiglie americane della base di Sigonella (base dell’aeronautica militare americana dal 1959 in Sicilia):

“Ho iniziato a giocare a 10 anni –ci racconta Santo Giranio – durante la scuola elementare, perché avevano organizzato degli scambi culturali-sportivi tra il mio paese e le scuole della base americana, con i figli dei soldati. Non ho giocato moltissimo, ma ho sempre amato moltissimo il baseball. Avevo 27 anni quando sono arrivato in Corsica, grazie a Mickael Deiana ho conosciuto la squadra di baseball e softball, quindi ho ripreso a giocare e sostengo anche da sponsor con la mia Barberia la società. Gioco esterno destro. Condivido col presidente il desiderio di poterci incontrare con altre squadre di baseball, il confronto –afferma Santo Giranio – arricchisce sempre, tecnicamente ed umanamente.”

La Sardegna è vicinissima, li separa uno stretto braccio di mare, li unisce la volontà di portare avanti una disciplina sportiva tanto amata come il baseball nonostante il disinteresse che a volte sembra circondarli. Auspichiamo che il Bar del Baseball sia “stazione” di partenza perché il Filanci possa allargare i suoi orizzonti tecnici, condividere il suo cielo ed il suo campo, il volo del suo falco imperiale, non solo in Sardegna ma in tutta Italia.

(Fonte immagine: FILANCI Baseball Club – archivio privato)