Riflessioni

La globalizzazione nello sport: Il baseball americano

3 Gen , 2018  

di Dario Bazzarini

Foto di copertina di Beppe Carelli.

 

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Alla stessa maniera dell’economia e della politica anche lo sport, nel suo aspetto di fenomeno culturale, si configura come un elemento essenziale nel veloce cambiamento verso la globalizzazione che caratterizza la nostra società contemporanea. In questo fenomeno dinamico da una parte lo sport porta un contributo al processo di globalizzazione e dall’altra parte viene modificato dalla globalizzazione stessa. Oggi, più di sempre, assistiamo a spostamenti di atleti da un paese all’altro e alla diffusione di eventi e manifestazioni sportive in tutto il mondo come pure vediamo la globalizzazione entrare nel marketing dello sport. Questo lavoro vuole presentare un caso emblematico delle forze in gioco nella globalizzazione dello sport: il baseball americano.

Il baseball come sport di massa è nato negli Stati Uniti d’America; da questa regione si è successivamente diffuso nelle zone d’influenza politica ed economica degli USA ed oltre, divenendo ad oggi uno degli sport più praticati al mondo.

Nel suo luogo d’origine (l’America), il baseball ha un ruolo primario sia come american passtime (passatempo e svago), sia come fornitore di identità, collante e grande sistema di intrattenimento. A questi ruoli sociali, i leaders politici americani fanno spesso riferimento. Durante il processo di costruzione della società Americana e del periodo di consolidamento, il baseball ha interpretato una parte essenziale. Henry Chadwick trasformò il baseball in un gioco piacevole e scientifico eguagliandolo al cricket (sport nazionale inglese), dando al baseball la dignità che ha permesso a quest’ultimo di contribuire alla differenziazione degli USA dall’Inghilterra.

Per meglio collocare il baseball all’interno della società statunitense, va evidenziato il fatto che la produzione culturale statunitense vede la continua presenza del baseball : questo sport attraversa la società americana trasversalmente, è presente all’interno della letteratura, della poesia, nei film e nella produzione televisiva. Dalla novella di Mark Twains “A Connecticut Yankee at Arthur’s Court” ai romanzi di Ernest Hemingway , ai films interpretati e prodotti da Kevin Kosteners e al recente romanzo di Dan Delillo intitolato “Underworld”, la presenza del gioco del baseball e una costante. Il baseball è una sorta di religione secolare, una mitologia, uno specchio nel quale la società americana si riflette.

Non è casuale che in questi giorni caratterizzati da forti tensioni internazionali, tensioni che influenzano anche la politica interna statunitense, il Presidente Busch è apparso sui media statunitensi mentre assisteva ad una partita della Little League, partita di baseball giocata nei giardini della Casa Bianca.

Il sistema economico relativo al baseball statunitense risulta avere una notevole valenza: gli spettatori paganti dei campionati della Major League Baseball  (MLB) ammontano a 74 milioni e questo è solo uno degli aspetti economici del sistema. La spesa media di uno spettatore all’interno di un generico stadio della MLB risulta essere in media pari a 100 Dollari. Và considerato il fatto che baseball professionistico non è giocato esclusivamente nella Major League ma anche in altre tre leghe denominate Minor League che sono direttamente controllate dalla Major League. Contemporaneamente coesiste una galassia di leghe indipendenti denominate Indipendent Leagues, naturalmente, con i loro spettatori paganti. Va pure ricordata l’importanza dell’aspetto economico relativo al merchandising degli spot TV, dei così detti diritti televisivi e di altri diversi mezzi pubblicitari. 

Da queste brevi considerazioni, risulta evidente che dal punto di vista sia economico sia sociale, il sistema baseball si configura come un rilevante fenomeno.

Il campionato organizzato dalla MLB vede la partecipazione di atleti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo: il sistema baseball si è internazionalizzato e si è globalizzato molto velocemente. Nell’ultima decade la MLB ha messo in atto una politica di diffusione del gioco e una attenzione nei confronti dell Federazioni Nazionali non professionistiche ed una attenzione ad aree geografiche che prima non erano state prese in adeguata considerazione. Queste attività sono dirette sia a fornire al campionato di Major League atleti di alto livello sia a diffondere la pratica del baseball.

Attualmente il baseball può essere considerato come una parte integrante del processo di globalizzazione che caratterizza la società occidentale come pure molte altre aree del mondo.

La relazione tra la MLB e l’Organizzazione olimpica è sempre stata una relazione contrastata. In aggiunta allo status dei giocatori MLB, status di atletei professionisti, un grande ostacolo alla partecipazione ai Giochi Olimpiadi di giocatori MLB e stata la sospensione del campionato statunitense. Infatti, i Giochi Olimpici per consuetudine si svolgono proprio nel periodo centrale del campionato del baseball statunitense. Questo problema, unito al problema delle coperture assicurative dei singoli atleti e dei clubs, hanno da sempre generato un interferenza negativa nelle relazioni tra la MLB e il CIO (Comitato Olimpico Internazionale). Nonostatnte l’eccellente presenza di pubblico alle ultime quattro Olimpiadi, il CIO ha deciso di escludere il baseball dalle Olimpiadi di Londra 2012. Va notato che gli USA hanno solamente un rappresentante all’interno del CIO. Si può affermare che le Olimpiadi sono nelle mani della politica sportiva europea. Dal punto di vista della rappresentazione della diffusione del baseball a livello mondiale, il CIO ha falsato la rappresentazione delle realtà e delle forze in gioco.

Successivamente alla esclusione del baseball dall’elenco delle discipline olimpiche, la MLB ha incrementato le sue attività a livello internazionale. Queste attività hanno visto un incremento nell’area europea con particolare attenzione alle nazioni dell’ex blocco sovietico.

Nel mondo del baseball, le Olimpiadi sono state rimpiazzate dal World Baseball Classic. Questo evento, organizzato dalla M.L.B. in collaborazione con le varie Federazioni Nazionali, dalle varie organizzazioni professionali dei Paesi partecipanti, unitamente alla Internationall Baseball Amateur Federation (I.B.A.F.), ha visto la partecipazione di ben sedici Nazioni. E’ evidente che la M.L.B. ha una struttura che possiede la  capacità organizzativa e le risorse finanziarie che le consentono di organizzare qualsiasi tipologia di evento anche a livello globale. Questa azione intrapresa dalla M.L.B. ha spinto in avanti la globalizzazione del baseball. E’ interessante evidenziare che il manager della Squadra Nazionale delle Repubblica Popolare Cinese e il famoso allenatore americano Mr. Lefevre.

Naturalmente l’evento organizzato dalla M.L.B. ha permesso e visto la partecipazione di atleti provenienti dal mondo del professionismo. Grazie a ciò questo evento globale è stato altamente spettacolare, quasi senza precedenti nella storia del baseball, con un alto numero di spettatori. Le aree dei Caraibi, dell’America Latina e dell’Asia hanno dimostrato un grande interesse durante tutti i diciassette giorni di durata delle competizioni. In Europa, con alcune eccezzioni, la diffusione dell’evento nei media è stata bassa. I biglietti venduti sono stati 737.112, con 126.603 spettatori paganti a San Diego per le due partite semifinali e per la partita di finale. In Giappone la partita di semifinale giocata tra Giappone e Sud Korea ha visto uno share televisivo del 36%. Il campionato ha visto la partecipazione di più di cinquemila giornalisti accreditati provenienti da tutte le parti del mondo. Quindi, alla luce di questi dati, risulta chiaro che il World Classic ha dimostrato essere un evento globale sia dal punto di vista dell’affluenza di pubblico sia dal punto di vista della diffusione sui media.

La maggior parte delle Federazioni Nazionali Europee hanno aderito alla manifestazione, collaborando in modo entusiastico alla nuova iniziativa della M.L.B.. Il supporto strategico alla M.L.B. no si è dimostrato solamente nell’evento World Classic, ma anche nel facilitare e permettere la partecipazione di giovani atleti ai camps organizzati dalla M.L.B. e nel permettere agli atleti di talento di trasferirsi nel sistema professionistico di oltre oceano.

E’ evidente che un’area strategica come l’Europa non può essere ignorata e trascurata da un movimento che ha le caratteristiche e le dimensioni del sistema baseball. Come ci sono interessi da parte del sistema calcio verso gli USA, la Cina e l’Africa così esistono interessi dell’M.L.B. verso L’Europa. Dobbiamo considerare che gli interessi economici dell’M.L.B, con un grande turnover, prendendo solamente in considerazione l’aspetto delle così dette licenze, hanno un valore pari a 250 milioni di dollari.

Probabilmente il cambio alla dirigenza dell’I.B.A.F. significherà anche un cambio della politica dell’I.B.A.F. nei confronti del sistema del baseball professionistico. Non si può escludere a priori una decisa riconcigliazione da parte di ambedue le organizzazioni.

Se la globalizzazione è un processo economico e culturale, quale è, e questo processo è guidato dagli USA, è chiaro che c’è un interesse strategico di esportazione anche di cultura sportiva anche verso l’emisfero orientale. Quindi dobbiamo comprendere che la M.L.B. opera alla stessa maniera del sistema calcio che tende a diffondersi ed estendere le sue frontiere oltre l’Europa. Detto ciò, in accordo con la logica geo-strategica di esportazione di modelli culturali, il sistema US attraverso la M.L.B. e il sistema EU attraverso la International Federation of Football Associations (I.F.F.A.) sono entrambe impegnate in un interessante gioco che prevede l’espansione di due sport completamente diversi tra loro, il baseball e il football, aventi il compito di rappresentare i loro rispettivi modelli culturali di appartenenza.

Il baseball è un giuoco di squadra e contemporaneamente prevede delle estreme valenze individuali. In questo sport la violenza e fermamente repressa e regolata, esiste un codice etico di regole non scritte che vanno ben oltre il regolamento tecnico-formale: il baseball è un giuoco dai forti contenuti educativi che prevedono il rispetto dell’avversario ed il rispetto delle ferree regole del gruppo. Dal punto di vista sportivo, e anche dal punto di vista dell’immagine internazionale, l’America e gli americani stanno giocando questa partita e stanno correndo il rischio di perdere il loro status di leaders, come peraltro è già successo all’Inghilterra con il cricket. Di fatto è significativo che il primo World Baseball Classic sia stato vinto dal Giappone.