Racconti

La rissa del Falchi

7 Mag , 2018  

di Sonia Bonfiglioli
Era una caldissima domenica di luglio del 1978, eravamo arrivate il sabato, dopo un viaggio terribile, con mare mosso, all’isola D’Elba, precisamente a Capoliveri, una deliziosa località dell’isola. Finalmente al mare, eravamo io con Lino, Janet Rinaldi con Jennifer, e Vanna la ragazza di Alfredo Meli. Avevamo sentito i ragazzi la sera prima, c’era stata la partita con il Nettuno, (quando si giocava con il Nettuno non stavamo mai tranquille), ma Vic mi aveva detto che avevano vinto e che era andato tutto bene. Io mi ero svegliata presto, così decisi, visto che tutti dormivano ancora, di andare a comprare “Stadio”, e Il Carlino. Indovinate cosa c’era in prima pagina su Stadio? La foto di Toro faccia a faccia con Monaco. Sembrava volessero mangiarsi e come mega titolo: “RISSA Al FALCHI”.
In quel momento, mi sono sentita gelare il sangue, anche perche per tutta la settimana prima di partire ci eravamo raccomandate di stare calmi con Nettuno, Vic mi aveva rassicurata, mi aveva detto di stare tranquilla, mentre Janet conoscendo bene Toro era agitata. Ora come facevo a dirglielo, e sopratutto c’era la foto con Toro in bella vista. Sentivo già la voce di Janet che avrebbe urlato “sempre lui, sempre lui’. Cercando di capirne di più vado a leggere l’articolo che parlava di rissa scoppiata nel momento in cui Monaco passando davanti a Jim Black, non so per quale motivo gli avrebbe sputato addosso, e in quel preciso istante Toro, che aveva visto tutto, si era precipitato addosso a Monaco e da li, il parapiglia. Chi correva da una parte chi menava dall’altra, ed è dovuta intervenire la polizia,per scortare i giocatori nettunesi alla pullman, tutto era dunque successo alla fine della partita.
Mi faccio coraggio e vado a svegliare Jenet, dopo aver letto il titolo e vista la foto, guardandomi con quella faccia che voleva essere arrabbiata, ma che essendo molto bella, non ci riusciva proprio bene, mi disse: “ma ieri mi ha detto che non era successo niente; solo qualche battibecco e basta. Ora quando ripenso a quei giorni, a quel baseball, a quelle partite giocate con grande passione, con tutta l’anima, con gli spalti pieni, con quei giocatori che hanno fatto la storia del baseball italiano, che se anche in campo baruffavano, poi si ritrovavano magari in Nazionale amici per la pelle, giocavano sempre con la voglia di vincere e grande rispetto. Tutto questo lo possiamo ancora vedere attraverso le trasmissioni che vanno in onda su Il Bar del Baseball, dove questi campioni si ritrovano, si raccontano e ancora si stimano.