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L’AMORE PER IL BASEBALL PUO’ RICOSTRUIRE QUALSIASI DIAMANTE. INTERVISTA AD ALFREDO QUADRIFOGLIO: “AIUTATE LE SOCIETÀ A RISOLLEVARE IL BASEBALL ITALIANO!”

22 Ago , 2019  

di Ignazio Gori

Alfredo spiegaci cosa è accaduto al diamante del Rimini 1986?

Il 2 agosto scorso, mentre era in corso un allenamento della nostra squadra U12, un violento fenomeno meteorologico detto downburst, caratterizzato da pioggia torrenziale e raffiche violentissime di vento, ha colpito duramente le strutture del nostro campo di Spadarolo di Rimini. Sono stati distrutti un dugout, il magazzino del materiale tecnico, un’ampia porzione della rete di protezione, tre tende nelle quali ospitiamo le squadre durante i nostri tornei estivi, più altri danni minori.

Fortunatamente nessuno dei presenti in campo ha subito danni fisici. Nonostante il disastro, è andata benissimo così!

Che difficoltà state attraversando?

Abbiamo subito messo in sicurezza la struttura, e dopo una prima stima dei danni abbiamo iniziato a pensare a come reperire i fondi per far partire la ricostruzione. Devo dire che grazie alla solidarietà che abbiamo incontrato da parte di tante persone dell’ambiente del baseball, abbiamo preso coraggio e ci siamo convinti che anche questa volta riusciremo a rialzarci. Lasciatemi ringraziare tutti coloro che ci stanno aiutando a ripartire: le tante persone che stanno partecipando ai nostri eventi ed alla nostra raccolta fondi. In particolare voglio ringraziare tutto il nostro staff del Rimini 86, Milva, Elda e tutto il Forlì Softball che proprio in questi giorni sta lottando in quel di Praga per portare a casa la Coppa delle Coppe. In bocca al lupo ragazze!

In relazione a questo tipo di problema, le istituzioni sono lente e incuranti e poi il baseball in Italia viene accantonato. Perché secondo te?

Nel nostro caso specifico, il terreno di Spadarolo ci è stato assegnato dal Comune di Rimini in concessione gratuita trentennale: era negli accordi iniziali che tutte le opere di costruzione e manutenzione sarebbero state a carico della nostra società. Vista però l’eccezionalità dell’evento e le scarse risorse di cui dispone il Rimini 86, come del resto tutte le ASD nazionali, abbiamo chiesto al Comune di Rimini una mano per affrontare l’emergenza. Ne stanno discutendo e ci hanno promesso una risposta quanto prima. Noi ci contiamo parecchio. Quanto alla situazione generale, il baseball in Italia non sta certo passando un bel periodo, vedi la situazione di difficoltà di Novara che rischia la demolizione del campo, o di Trieste che sta lottando da anni per riavere una casa nella quale far rinascere un progetto. Dobbiamo però anche guardare avanti: i nostri amici di Ferrara, ai quali auguriamo un futuro radioso, hanno appena avuto dalla loro Amministrazione Comunale la concessione della nuova struttura di Marrara. Bisogna tenere duro e lottare, tirarsi su le maniche e fare squadra: proprio come stiamo cercando di fare noi!

Come ti sei avvicinato al mondo del baseball e che tipo di progetto sportivo state portando avanti a Rimini? A proposito di Rimini, dopo l’affondamento della nave dei “Pirati”, come vede il futuro del baseball nella capitale dell’Adriatico? 

Mi sono avvicinato circa sei anni fa come genitore di Marco, che ancora oggi scende in campo con passione con addosso i colori biancorossi del Rimini 86. Quell’anno la dirigenza cercava tra i genitori persone a cui affidare alcuni compiti specifici: io ho iniziato con la gestione del sito internet, e dopo un paio d’anni mi sono ritrovato assieme a mia moglie nel consiglio direttivo. Ormai per sei mesi all’anno abbiamo fissato la residenza della nostra famiglia in via dei Mulini, presso il campo da baseball dei Gufi. Se avete bisogno di noi, sapete dove trovarci!

Il nostro progetto sportivo è semplice e chiaro: andare nelle scuole a diffondere la conoscenza del baseball, con la speranza di reclutare quelli che saranno i nostri atleti del domani. Dal punto di vista tecnico chi può dire dove potremo arrivare? Oggi abbiamo in campo squadre in tutte le categorie giovanili ed una squadra senior in serie C Federale: grazie ad i nostri tecnici, in particolare a Simone Perazzini e Mike Romano, in sei anni di attività abbiamo già fatto tanto!

La situazione del baseball riminese, specialmente quella giovanile che a noi interessa di più, è molto interessante e particolare. Da una parte la concorrenza è estremamente stimolante: la cifra tecnica delle squadre giovanili è davvero altissima e noi, come ultimi arrivati nel movimento locale, stiamo soffrendo le pene dell’inferno per riuscire a portare i nostri ragazzi allo stesso livello degli altri. Dall’altra parte però il rischio è quello di disperdere tutta questa energia positiva per la mancanza di una strategia comune. Penso che se le diverse realtà di Rimini e del circondario riuscissero in qualche modo a fare sinergia ottimizzando le risorse a disposizione, si potrebbe arrivare a risultati di assoluta eccellenza con soddisfazione di tutti, compresa una squadra senior ai massimi livelli formata in gran parte da giocatori locali. Noi del Rimini 86 saremmo ben felici di partecipare a un progetto tecnico impostato in questo modo, e siamo convinti che questa sarebbe un’ottima maniera di procedere.

Qual è il tuo appello più sincero alle istituzioni per salvaguardare al meglio chi pratica in Italia questo sport?

Il baseball italiano sta attraversando un periodo di difficoltà: lo dicono i numeri e lo dicono le tante persone che come noi lottano tutti i giorni per far quadrare i conti e per portare in campo le squadre. Il baseball non avrà mai i numeri del calcio, ma anche noi nel nostro piccolo siamo in grado di dare un contributo decisivo per la crescita sana e consapevole dei ragazzi che scelgono di fare sport. A nome di tutte le società, mi auguro che le amministrazioni comunali e le istituzioni sportive riescano a salvaguardare il lavoro e possibilmente alleggerire le difficoltà di queste persone: aiutate le società a risollevare il baseball italiano!

PS: Per chiunque volesse aiutare il Rimini ’86 nella ricostruzione del campo di Spadarolo, basta andare su www.ideaginger.it e cercare il progetto: Rialziamoci86 aiutaci a ricostruire il campo da baseball dei Gufi!

Tutto Il Bar del Baseball ringrazia Alfredo Quadrifoglio e augura il meglio al club del Rimini ’86 nonché la pronta ricostruzione del loro diamante