News

LISA BOERO: RIPRENDO DAL SOLE DELLA SARDEGNA

14 Gen , 2021  

di Serenella Mele

Tempo fa, parlando con Lisa Boero, avevo poi scritto “la passione è qualcosa che tormenta i tuoi pensieri”. Smette al termine della stagione 2018, ma nel 2020 sente crescere quella voglia irresistibile di campo, di gioco, di partita. Se poi ci si mette di mezzo la Sardegna, scusate, non c’è che assecondare quel richiamo.

Arrivata nell’isola da circa un mese, vive e respira quell’aria che sa d’inverno solo in parte, perché se cade un fiocco di neve resta per poco dopo che il sole ti dice che nell’isola comanda lui. Anche d’inverno.

Lisa Boero ha sempre e solo giocato a baseball, dai 6 anni fino alla categoria cadette. La squadra era la “Juventus baseball”, per passare successivamente al Torino junior fino al 2013, quando sale in A2. La stagione successiva  col La Loggia, la rinuncia forzata per motivi economici della società, è stato un momento molto triste. Va a Novara in A2 poi indossa di nuovo l’uniforme del La Loggia. Contro il Nuoro riesce a battere lungo contro la stranieraè tra i suoi ricordi più intensi l’aver indossato la maglia nuorese al Memorial “Vittorio Pino”, torneo disputato a Legnano, dove ha fatto un walk off.

La passione per il softball ti ha tormentata fino a farti riprendere a giocare, la Sardegna è così irresistibile?

“Sembra proprio così. A parte l’opportunità che Totoni Sanna (dirigente Nuoro Softball, ndr) mi ha dato di realizzare il sogno  digiocare per la prima volta in A1, farlo diventare  realtà è una cosa che  mi ha fatto sicuramente tanta gola. A causa del covid  posso lavorare molto da casa, lavoro meno, quindi ho colto la palla al balzo quest’anno ”

Riprendere dopo la decisione di smettere e subito in A1. Come ti senti?

Sorride, perché sta pensando qualcosa che forse non si può scrivere in un’intervista. Ma poi si libera: “Se posso dirlo, me la sto facendo sotto…dopo lo stop è comunque difficile rimettersi in forma, stare al passo con le atlete più giovani non è facile. Però prendo ferie, vengo molto spesso in Sardegna, mi alleno con la squadra tutta la settimana (rispettando scrupolosamente le regole”, afferma, ndr). Mi alleno anche a casa con regolarità, per quanto fattibile, vado a correre quando il tempo lo permette. Per un po’ farò la pendolare, il fatto di lavorare in smart working mi dà più libertà di movimento. Sono sempre libera nei fine settimana. Mi hanno detto che già da aprile in poi non vorrò più andar via dalla Sardegna, ma si sta bene anche adesso: quando devo tornare a casa confesso di avere un po’ di malinconia..

Della precedente intervista ricordo anche le tue “perle di saggezza”, tipo “con delle buone basi si potrà costruire un grattacielo”:  cosa si può costruire a Nuoro anche con Boero quest’anno?

Posso essere utile anche a livello mentale, vista l’esperienza maggiore. A livello di gioco metterò sicuramente tutta me stessa, si possono mettere le basi e creare un futuro importante per tutta la società”

Mentalmente, dopo aver deciso di smettere, cosa scatta in una giocatrice: ambizione, voglia di rivalsa, la terra rossa ha chiamato forte?

La terra rossa ha sicuramente chiamato forte. Diciamo che l’anno in cui sono stata ferma, a causa del covid tutti hanno giocato poco. A livello mentale poi scatta la voglia di mettersi in gioco, di poter dare ancora tanto nonostante difficoltà ed età. Posso ancora imparare tanto, tutto è nuovo, posso imparare da tutti e questo lo trovo molto stimolante”.

Che “famiglia” è la Nuoro Softball? Cos’hai trovato per decidere di venire in Sardegna?

Riesco ad organizzarmi, essere con la squadra molto spesso, e far tutto. È una famiglia molto calorosa, conoscevo molte delle atlete per aver giocato il Memorial a Legnano con loro. Sono davvero tanto ospitali, carini, mi hanno accolta con calore ed amore. Sono ospite in una famiglia, sto davvero bene qui. A Torino fa molto freddo, non era pensabile allenarsi in esterna. Qui è…bello”.

La Sardegna è benevolmente implacabile nel suo accogliere, l’isola che resiste a tutte le intemperie, ai drammi che la piegano ma non la spezzano. Anche lo sport è un indotto importante per il territorio, dovunque. Le regole non sono uno spazio mentale da far scivolare nei ricordi, ma devono diventare una scelta di vita. Per tornare a giocare, per tornare a VIVERE.

Foto di Lisa Boera con maglia gioco del Nuoro Softball