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LORENZO DOBBOLETTA: 9 domande come l’assetto difensivo, 9 domande come gli inning del nostro meraviglioso gioco …

15 Mag , 2019  

di Ignazio Gori

 

LORENZO DOBBOLETTA

Esterno. Classe 1994. UnipolSai Fortitudo Bologna

Lorenzo, sinora i pronostici del campionato sono stati rispettati, con la tua squadra, la UnipolSai Fortitudo Bologna a far la voce grossa. Otto vittorie su otto uscite infatti non lasciano molto al caso. Ci faresti un rapido “recap”?

Abbiamo cambiato tanto rispetto all’anno scorso, ma la mentalità è sempre la stessa, vogliamo vincere ogni partita. Tutte le otto partite giocate fino ad ora sono state complicate e combattute fino all’ultimo inning; dopo il forfait del Rimini ogni squadra si è rinforzata, ma noi abbiamo risposto “presenti!”. Però non abbiamo ancora fatto niente, dobbiamo continuare su questa strada.

Nell’ultimo turno, avete “inguaiato” il Nettuno Baseball City con due nette vittorie, soprattutto tu, in gara 1, con un fuoricampo e una difesa attenta, hai fatto registrare una prestazione superlativa. Ma l’entusiasmo è pericoloso per una squadra, a cosa infatti dovrete stare attenti per il proseguo del campionato?

L’entusiasmo aiuta fin quando rimane solo entusiasmo, quando si finisce per crogiolarsi troppo allora cominciano i problemi. Dobbiamo rimanere con i piedi ben saldi per terra ma allo stesso tempo essere consapevoli delle nostre qualità, senza mai sottovalutare nessuno.

Rivero, Marval … e ora anche Lionard Kindelan, 23 anni cubano con passaporto spagnolo, prima base e potente slugger, proveniente dal Santiago de Cuba e figlio del leggendario Orestes Kindelàn1, il miglior fuoricampista nella storia del baseball cubano. Con lui sarete ancora più completi. Dove vuole arrivare questa Fortitudo?

Lionard si è appena aggregato a noi, speriamo possa darci una mano. Non è un segreto, vogliamo provare ad arrivare fino in fondo ad ogni competizione e tentare di vincerla.

A proposito di obiettivi, dal 4 all’8 Giugno, proprio la città di Bologna (e Castenaso) ospiterà la Coppa Campioni 2019 (European Baseball Champions Cup). Una grande possibilità per riportare il trofeo in Italia dopo le ultime quattro vittorie olandesi2. Prospettive? Pericoli? Avversari?

La Coppa Campioni è un obiettivo principale per noi, giocare in casa speriamo possa aiutarci a vincerla e riportarla in Italia. Sarà una settimana difficile quella, sarà importante ogni singola partita. Credo che le avversarie più pericolose siano le due olandesi (Neptunus e Amsterdam) e il Parma non è da sottovalutare. Il campo poi, come sempre, darà il verdetto finale.

Quali sono stati i più forti avversari che hai incontrato nella tua ancora giovane carriera?

Se devo dirne uno su tutti dico Rivero. Per fortuna l’ho vissuto da avversario solo due anni, molto meglio averlo come compagno di squadra!

Lo credo bene … comunque ci sapresti recitare il tuo All-Star team? Accettiamo anche nomi della storia del baseball …

Lo compilo con i giocatori con cui ho potuto giocare e quindi conoscere meglio:

P: Rivero (straniero), Bassani (italiano);

C: Marval;

1B: Mazzanti;

2B: Vaglio;

3B: Suarez;

SS: Angulo;

LF: Loardi;

CF: Ambrosino;

RF: Liverziani;

DH: Agretti.

Davvero una grande squadra … Tu sei già stato “Guanto d’Oro”, ma qual è il tuo sogno, il tuo più grande obiettivo personale?

Il mio obiettivo è, per quanto difficile, riuscire ad arrivare a giocare le Olimpiadi.

Ti auguriamo dunque di essere convocato in Nazionale e poter eventualmente esaudire il tuo sogno. Alla luce di questo, qual è tuo più sincero augurio al baseball italiano?

… di potersi sviluppare e diffondere il più possibile, che possa arrivare agli occhi dei profani per quel meraviglioso sport che noi già sappiamo essere.

Bene, è la preghiera di tutti noi. Per ultima ti faccio una domanda che di solito faccio per prima: chi devi principalmente ringraziare per aver iniziato a giocare e ad amare il baseball?

Ci sono due persone che devo ringraziare principalmente, Angelo Baldi e Umberto Calzolari, “il Professore”, due autentiche istituzioni del baseball bolognese. Ho cominciato a giocare a dodici anni, a scuola, e fin da subito loro hanno creduto in me e cercato di trasmettermi tutta la passione con cui hanno vissuto per tanti anni questo grande sport.

GRAZIE a nome di tutto “Il Bar del Baseball”.

1 Orestes Kindelàn, vera bandiera della Selecciòn cubana, ha iniziato da catcher, poi prima base e infine utilizzato da battitore designato. Idolatrato da Fidel Castro, in carriera ha vinto due ori e un argento olimpico, due ori mondiali, con un sensazionale bottino di 487 fuoricampo in 1842 gare.

2 Il Neptunus di Rotterdam ha vinto le edizioni 2015-17-18, mentre nel 2016 ha trionfato L&D Amsterdam. L’ultima vittoria della Fortitudo Bologna (5 trofei totali) risale al 2013.

(Fonte immagine: “La Repubblica” – sito web)