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L’ULTIMO SALUTO AD ARMANDO GIOVINETTI. Con il “Glen Grant” ha segnato un’epoca del baseball a Nettuno

23 Ago , 2020  

di Ignazio Gori

Si è spento ieri, a Saronno, all’età di 93 anni, Armando Giovinetti, storico imprenditore che tutto il mondo del baseball italiano ricorda con affetto.

Giovinetti era nato a Napoli il 20 Luglio del 1927, per poi trasferirsi a Milano negli anni ’60, nel corso del grande flusso migratorio che dal sud si spostava nella metropoli lombarda. Avviatosi all’attività di importazione di liquori esteri, era diventato titolare della ditta “Giovinetti Intercontinental Brand”. Resta misterioso, e per questo ancor più affascinante, come possa essere venuto a contatto con il mondo del baseball e decidere di sponsorizzare, con il marchio “Glen Grant” – mitico scotch whisky scozzese – il Rimini Baseball, che nella stagione 1968 militava in Serie B. Forse contribuì la sua amicizia con il Principe Steno Borghese, forse qualche altro contatto, capace comunque di farlo avvicinare a appassionare a questo sport in forte crescita. Fatto sta che il Rimini, sotto il marchio “Glen Grant”, ottiene nel 1969 una storica promozione in Serie A. Ma Giovinetti per la stagione 1970, cambia casacca, decidendo di sponsorizzare il Nettuno Baseball Club. Sarà, quello con la storica società tirrenica – tornata di recente alla ribalta per una riunificazione da tutti sperata – uno degli “sposalizi” più felici del baseball italiano degli anni ’70 e di tutta la gloriosa storia del Nettuno, che di sponsor eccellenti ne ha avuti, dalla Chlorodont all’Algida, dal Simmenthal alla Colombo, fino ad arrivare alla più recente Caffè Danesi.

La “Glent Grant” sarà lo sponsor del Nettuno B.C. dal 1970 al 1973, per poi rientrare, alternandosi con lo sponsor “Colombo”, nella sola stagione agonistica 1978 e di nuovo per finire la collaborazione nelle annate sportive 1980 e 1981. I successi arrivano subito, una Coppa Italia, lo scudetto nel 1971 e 1973 e soprattutto la Coppa dei Campioni nel 1972, trofeo che non arrivava nella bacheca nettunese dal 1965, particolarmente gradito se consideriamo che la sofferta vittoria era arrivata in un infuocato “Kennedy” di Milano contro la squadra locale dell’Europhon, quella di Gigi Cameroni, Chico Passarotto e Ivan Cavazzano, campione d’Europa in carica. La fierezza e la soddisfazione per questo storico successo si può vedere stampata sul volto di Giovinetti, quando accompagnerà il Top Player nettunese Giorgio Costantini, ospiti, dopo il successo, grazie all’intercessione di Bruno Beneck, con il dirigente De Carolis, in una puntata della seguitissima trasmissione televisiva La Domenica Sportiva (foto seguente)condotta da Alfredo Pigna.

Ma per i tifosi nettunesi, quello con il Glen Grant, proprio come il whisky, rimarrà sul palato del ricordo, un sapore ancor più dolce, visto che lo scudetto arrivato nel 1971 è quello che ha cucito la “stella” sulle casacche del tritone, il decimo sigillo della storia del club.

Nell’attualità del baseball italiano, dove gli sponsor non mostrano più, tranne rare eccezioni, molto interesse a sposarsi e aiutare società sportive che non siano calcistiche, il nome di Armando Giovinetti – persona e personaggio di un Italia arrembante che dava linfa ad arterie sportive, ora vergognosamente misconosciute – non può che rappresentare ancora, a mio parere, un valido e nitido esempio di costanza, professionalità e passione. Un esempio da seguire e riscoprire.

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Il Bar del Baseball si unisce alle condoglianze di tutto il baseball nazionale, abbracciando il nipote Gianluca Giovinetti, e tutta la famiglia.

 

(nella foto di copertina Armando Giovinetti, sorridente, al centro, e di spalle il Principe Borghese, mentre premiano Giorgio Costantini)