Marco Lucchini

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Massimo De Luca ricorda Marco Lucchini: storica voce del baseball italiano

24 Set , 2022  

di Ignazio Gori

Marco Lucchini (Milano, 29 agosto 1945 – Milano, 16 settembre 2022) è stato un giornalista e cronista sportivo poliedrico. Dal suo esordio nel 1981 al TG2 Sabato Sport, si è occupato di vari sport, tra i quali il pattinaggio su ghiaccio, il golf e il football americano, commentando il Superbowl XV per Canale5. Per il calcio ha seguito varie squadre come inviato di 90° Minuto.   

Ma è nel baseball, grande passione, la sua “militanza” più longeva. Dal 1983, per venti anni, è stata la voce delle telecronache Rai del campionato di Seria A, di due tornei olimpici, Barcellona e Atlanta, e di vari Mondiali ed Europei che si sono disputati in Italia. A livello giornalistico, dopo il “Papa” Bruno Beneck, è stato insieme a Enzo Di Gesù, al suo compagno di telecronache Giancarlo Mangini, a Riccardo Schiroli e a Massimo De Luca, tra quelli che con più passione – autentica, come solo quelli che amano il baseball sanno esprimere, “perseverando” con ostinazione in un paese in cui il baseball è come un “condominio di amici” – ha dato di più, in termini di dedizione. 

Le telecronache di Lucchini e Mangini – salpato per i “diamanti elisi” nel 2019 – sono per gli appassionati un piacevole ricordo. Ricordate l’espressione di Mangini allo scoccare di un fuoricampo? Apri la finestra zia Rosy!!! che rifà il verso per popolarità a quella di Dan Peterson Mamma butta la pasta!!! quando sul finale delle partite di pallacanestro il risultato era ormai deciso. La personalizzazione dello slang è molto importante per un tele/radiocronista, forma il suo impianto ironico e, lasciatemelo dire, sentimentale. Chi ama infatti una qualsiasi cosa, si inventa un proprio linguaggio per descriverla, per renderla unica, per delimitarla in un recinto immaginale che solo gli adepti di una fede possono intuire e godere. 

Per quanto riguarda la carta stampata, Lucchini collaborò con la rivista specializzata Tuttobaseball, purtroppo estinta (e un movimento, seppur piccolo, avrebbe bisogno di un punto di riferimento fetish, come lo è ormai l’abbonamento a un magazine) e con la Gazzetta dello Sport, per chiudere la sua carriera da capo della redazione di Milano di Raisport e curatore della Domenica Sportiva

Marco Lucchini

Abbiamo raccolto il ricordo del collega giornalista sportivo, Massimo De Luca, la cui nota passione per il baseball deve accrescere il dispiacere per questa scomparsa. 

Ho conosciuto Marco (Lucchini) nella prima parte della mia carriera in Rai, nel 1976, e poi ci siamo frequentati molto. Di Marco devo mettere in risalto due aspetti fondamentali. 

Il primo riguarda la sua carriera di giornalista sportivo in generale.  Ricordo che faceva le telecronache dell’Atalanta, del Milan, dell’Inter per la trasmissione molto seguita di 90° Minuto. Tutti i giornalisti di quella trasmissione giocavano a interpretare dei “personaggi”, tipo Tonino Carino, a creare delle situazioni colorite per rendere più simpatici i collegamenti, gli interventi … Marco no. Manteneva una serietà professionale di base, era completamente sé stesso, con un atteggiamento signorile, come lo aveva sempre, anche fuori dal lavoro. Non cercava caratterizzazioni spettacolari per rendersi più popolare. Devo dire che ho sempre apprezzato molto questo aspetto della sua persona. 

Il secondo aspetto che vorrei ricordare rimanda ovviamente al baseball e da grandi appassionati non potevamo non legare sin dal primo istante. Le sue telecronache trasudavano passione e occorre sottolineare che al tempo la Rai non offriva molti supporti tecnici come adesso, del tipo la grafica, gli aggiornamenti delle varie statistiche, molto importanti per seguire il baseball e quindi a mio avviso gli andrebbe riconosciuto il doppio del merito. Credo che in questo aspetto lui sia stato per noi un “pioniere”. Io e Marco eravamo in grande sintonia riguardo la nostra comune passione per i “diamanti”. Una delle mie più grandi soddisfazioni professionali è stato, nel 2008, acquisire i diritti delle World Series, cosa mai successa. Ebbene, l’entusiasmo di Marco era talmente grande che quando glielo comunicai al telefono quasi non sveniva. Basta questo episodio per dire del suo amore per questo sport, al quale non riusciva proprio a rinunciare a discapito degli altri impegni lavorativi. Continuò infatti le sue appassionate telecronache nonostante avesse poco tempo a disposizione, soprattutto quando sotto la mia direzione fu incaricato capo della redazione milanese di Raisport. L’entusiasmo e la pura passione di Marco mancheranno a molti.”


(Fonte immagine di copertina: Archivio privato di Francesco Rocchi)

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