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Mazzotti a ruota libera: “Stagione deludente, sbagliate alcune valutazioni. Bisogna giocare di più e creare una nuova scuola italiana”

17 Ago , 2018  

di Emanuele Tinari

Nel riassunto sulla regular season avevo definito il San Marino come la grande delusione di questo 2018 e Mauro Mazzotti sa bene che una stagione terminata con la retrocessione europea in Poule B e l’esclusione dopo 11 anni dei playoff non può essere definita in altri modi.

“Una stagione cominciata così e così, finita male e troppo corta per poter permettere aggiustamenti in corsa. In primis abbiamo sbagliato noi dirigenti, poi tutti gli altri. Sulla carta venivamo accreditati come una formazione fortissima sul monte e con un attacco valido, purtroppo non abbiamo reso con quelli che hanno ben figurato la scorsa stagione. Abbiamo avuto tanti infortuni come Epifano, nostro miglior battitore nel 2017, che ha saltato quasi tutto il campionato, Bermudez ha subito due problemi fisici giocando spesso in condizioni precarie, ma direi che i problemi fisici non sono stati determinanti per non darci alibi perchè anche con quelli che hanno giocato avremmo potuto e dovuto fare meglio. La scelta dei tre stranieri sul monte si è rivelata un boomerang per come sono andate le cose soprattutto per il rendimento non soddisfacente di Garate, un ex Major reduce da una buonissima stagione in Venezuela. L’attacco è stato il nostro anello debole nei primi due mesi e mezzo dove si producevano pochi punti e prendevano troppi strike out. Abbiamo aggiustato l’ultimo mese ma con così poche gare diventava difficile un recupero, poi la sconfitta nel recupero di Padova, arrivata in quel modo rocambolesco (volata di sacrificio da due punti al nono con San Marino avanti 3-2 ndr) è stata la mazzata definitiva. In Europa sono successe delle cose mai viste negli ultimi 10 anni in cui faccio questo coppa. Uno spareggio tra due squadre di livello come San Marino ed Amsterdam non era mai avvenuto e per chiunque avesse perso, sarebbe stata una retrocessione clamorosa. Poi come con il Padova, anche lì abbiamo perso una partita con circostanze davvero incredibili prima dello spareggio per scendere in Poule B. La fortuna aiuta gli audaci, due sospetti fanno una prova e noi in questa annata non siamo stati audaci”.

Era la prima stagione da manager di Mario Chiarini passato nel giro di pochissimi mesi dal campo al dogout. Una scelta a posteriori sbagliata, arrivata dopo l’addio di Nanni.

“Siamo rimasti in contropiede quando Nanni ci ha comunicato la sua volontà di andare al Castenaso visto che con lui stavamo già facendo la squadra per il 2018. A quel punto abbiamo pensato di avere la soluzione giusta in casa ed abbiamo scelto un giocatore prestigioso dal passato di gran livello come Chiarini che stava per smettere. Mario ovviamente ha pagato lo scotto del noviziato, noi non gli siamo stati sufficientemente vicino, è andato in balia degli eventi finendo la stagione negativamente. Sul futuro suo e del San Marino ci siamo presi dei giorni per decidere visto che la stagione è terminata da sei giorni e dobbiamo ancora ben capire che campionato sarà il prossimo”.

Come già detto negli ultimi anni le società per muoversi devono aspettare decisioni ufficiali sperando di giocare di più e sulla composizione della serie A1 2019 sembrano esserci ancora tanti punti interrogativi.

“Prima di pensare alle 4 che saliranno da sotto e per regolamento dovranno obbligatoriamente partecipare alla serie A1, penserei a sentire qualche squadra della massima serie visto che già qualcosa scricchiola fortemente. 28 partite non sono un campionato ma un torneo di High School, poi con le pause, sacrosante, per la Nazionale si perde anche quel filino di forma e continuità che si raggiunge con fatica. Riguardo i comunitari penso che ormai siamo nel mondo del 2020 e non per volontà nostra, ma le cose ormai sono queste. Se ci sono queste regole le accettiamo anche se non ho visto nuovi comunitari spostare gli equilibri. Hanno fatto bene quelli che già c’erano come Perez, Hernandez, Angulo, quelli nuovi sono state scommesse che sono potute andare bene o male, ma se ci fosse un nucleo di italiani di livello ci sarebbero più azzurri in campo. Quando finirà l’era dei Sambucci e Vaglio vedo un grosso buco generazionale. Unico modo per far uscire più ragazzi è giocare di più, fare più partite e più inning. Già 3 partite a weekend sono 9 inning in più che possono permettere ai più meritevoli di uscire fuori. Anche per quanto riguarda gli Asi degli ultimi anni, il problema più grande è quello dei lanciatori, spesso la partita dell’italiano era tirata da lanciatori naturalizzati, bisogna assolutamente creare giocatori, creare correttivi, noi ci adeguiamo alle scelte, non sta a me dire cosa serve per cambiare, quali dovranno essere le riforme, ma senza stravolgere nulla una partita in più in settimana sarebbe già un passo importante”.

Collegandomi al discorso Asi, comunitari non si poteva non parlare di quella nazionale a cui Mazzotti è stato vicinissimo lo scorso anno.

“Abbiamo parlato per 4 mesi, ma poi ognuno è rimasto sui propri passi. Anche qui il discorso ricalca quello del campionato, la mancanza di giocatori e soprattutto lanciatori potrebbe creare dei problemi. Occorre ricreare e puntare su un progetto serio anche andando inizialmente incontro a critiche. Credo che bisognerebbe ripartire da zero o quasi. Se possibile portare in giro nel mondo i ventenni più meritevoli, un gruppo misto tra nazionale Senior e Juniores e farli giocare. Negli ultimi 10 anni il tempo è volato via troppo veloce, tutto è cambiato, bisogna essere al corrente con i tempi, i club questo non possono farlo, la federazione sì, così si tornerebbe a formare giocatori pronti per il nostro campionato e di conseguenza per l’Italia”.

In chiusura un pronostico sui playoff che cominceranno tra pochissime ore.

“In una serie al meglio delle cinque, gara 1 e 3 sono decisive, anzi gara uno diventa “determinantissima”. Se le squadre in trasferta torneranno a fare gara 3 in casa con almeno una partita vinta ci potrebbe essere una serie lunga e qualche sorpresa, se Bologna e Rimini andranno avanti 2-0 vedo un pronostico chiuso. Ovviamente le prime due classificate sono le favorite perchè ti porti dietro quanto creato nei mesi precedenti. Bologna non ha perso praticamente mai, Rimini qualcosina in più, Parma e Nettuno si sono lottati i playoff fino alla fine, sulla carta la finale è segnata ma il bello del baseball è che ogni tanto ci regala qualcosa di inaspettato”.

Foto copertina: www.libertas.sm