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Noel Guerra Cantero: il giramondo cubano approda a Paternò

24 Feb , 2020  

di Emanuele Tinari

Tanta esperienza a Cuba e molti anni di panchina in Italia. Dopo aver allenato in diverse regioni ed essersi legato principalmente con un’isola, la Sardegna, per Noel Guerra Cantero è arrivato il momento di approdare sull’altra, precisamente a Paternò per guidare la squadra siciliana al suo ritorno in serie A2.

“Questo 2020 lo passerò qui. Abbiamo iniziato a lavorare, la squadra si sta allenando tre volte a settimana, con un ottimo impegno, i ragazzi recepiscono bene, vengono dalla vittoria della serie C e dobbiamo organizzare uno stile di allenamento più tecnico. Il nostro girone è formato da ottime squadre, il Nettuno 1945 su tutte, siamo una neopromossa ma non ci fermiamo alla salvezza, puntiamo a qualcosa di più. La base è buona perchè ci sono tanti giocatori campioni della A Federale, sono quasi tutti del posto ed inoltre stiamo aspettando un ricevitore ed un lanciatore straniero che arriveranno nel mese di marzo”.

Arrivato ormai quindici anni fa a Montegranaro, il tecnico cubano ha visto varie epoche del baseball italiano ed è preoccupato in particolar modo per i giovani.

“Per me la qualità c’è, si gioca ad un buon livello, ma bisogna in primis organizzare meglio i campionati e dare più spazio ai giocatori italiani. Inoltre fondamentale è il lavoro con i bambini. Si deve lavorare come una scuola baseball, con più organizzazione, soffermandosi sulla tecnica, sulla meccanica, questo può fare la differenza. Inoltre fino a 13-14 anni ci sono tanti ragazzi, contenti, poi dopo quell’età calano sempre di più, si stancano, smettono, lì bisogna intervenire, dare prospettive”.

L’inizio a Montegranaro, la parentesi friulana a Cervignano, ma il legame con l’Italia è forte grazie a Cagliari.

“Sono arrivato nel 2005 a Montegranaro, poi sono passato a Cagliari. Nel 2012 sono tornato a Cuba dove ho guidato la nazionale under 15, nel 2014 e 2016 alla vittoria del titolo mondiale. Poi due anni a Cervignano, l’anno scorso ancora a Cagliari e quest’anno l’arrivo a Paternò. Posso dire che Cervignano ha una società molto organizzata, si lavora bene, abbiamo perso due finali italiane under 15 e da manager ho portato la prima squadra dalla B alla A2, però quello che è successo in Sardegna mi rimarrà sempre nel cuore. Senza campo, spostandoci per giocare, non abbiamo mai mollato, fare baseball lì non è facile ma tutti fanno le cose al massimo. A Paternò vedremo come andrà, c’è una bella cultura di questo sport, penso si potrà fare bene”.

In chiusura un pensiero sulla situazione del baseball cubano, un pò in calo negli ultimi anni, ma secondo Guerra Cantero in ripresa.

“Sì il calo c’è stato, il problema lo sappiamo tutti, sono i ragazzi forti che scappano cercando fortuna all’estero. Dietro però c’è sempre qualcosa di interessante, stiamo risalendo la china, l’ultima campionato nazionale è stato di buonissimo livello, però non è facile quando ogni anno vanno via 4-5 giocatori, però sono fiducioso riguardo il nostro futuro”.