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Paolo Brezzo: “Godo ambiente straordinario. Nello sport sempre competitività e meritocrazia”

10 Mag , 2021  

di Emanuele Tinari

Dopo l’esordio nella massima serie nel 2020, c’è tanta voglia di fare bene in Paolo Brezzo ed il suo Godo. Una società tra i fiori all’occhiello dell’ambiente che vuole continuare il suo percorso di crescita.

“La preparazione sta procedendo bene, bisogna stare attenti a tutti i fattori legati al Covid ed al fatto che non ci sia un protocollo chiaro in caso di positività, ed un è una cosa che un po’ preoccupa. La squadra è sul pezzo, ha iniziato a lavorare con noi anche il nostro partente straniero e quindi siamo al completo. Stiamo lavorando molto dal punto di vista fisico, puntiamo a farci trovare pronti e togliersi qualche soddisfazione”.

Sarà un campionato totalmente diverso da quello di esordio di Brezzo. Si passa dalle 6 alle 33 squadre, formula che lascia perplesso il pitcher di Sanremo.

“L’anno scorso è stato difficile prepararsi con la pandemia, i sette inning non mi sono piaciuti. Il baseball è fatto di numeri, nove inning, nove nel lineup, ventisette out, non sono cose casuali, poi a me che sono un closer se levi il nono inning togli il baseball. Diciamo che il lato positivo è quello di esser comunque riusciti a giocare. Nel 2020 c’erano tre squadre nettamente più forti e per questo si è visto un campionato squilibrato. Nel 2021 sarà un campionato allargato che non mi convince. Serviva sicuramente aumentare le squadre nella massima serie ma 16 poteva essere un numero idoneo perché ci sono realtà come Ronchi, Modena, Bollate per fare degli esempi strutturate, mentre per squadre giovani appena salite dalla B ritengo tutto questo controproducente, ci vuole una fase di assestamento di qualche anno prima di un salto del genere. Lo sport è importante per il sociale, per il suo valore etico ma ad un certo punto conta la competitività e la meritocrazia. Ritengo giusto che venga data a tutti la possibilità di guadagnarsi il massimo campionato nazionale, ma serve un processo che ho fatto io da giocatore come tanti altri. Mi sono sempre sbattuto per arrivare fin qui, sono partito dalla C, sono passato per le varie categorie riuscendo a centrare l’obiettivo lo scorso, nessuno mi ha mai regalato niente. Per questo non capisco qual è l’obiettivo della Fibs, la loro idea di baseball, ma solo il tempo saprà dirci se è stata una valutazione giusta”.

Brezzo vuole migliorare il suo 2020, con la speranza di una crescita anche per la squadra.

“Sarà un campionato con quattro favorite d’obbligo per blasone, roster e forza economica. Il nostro primo round, che ritengo sarà un livello simile ad un girone di A2 ci vedrà affrontare una squadra storica del nostro sport come Ronchi, il Longbridge che è la società satellite della Fortitudo ed il Cervignano che personalmente non ho mai affrontato. Dovremmo essere bravi a toglierci le nostre soddisfazione ed arrivare alla fase successiva. Per quanto mi riguarda non cambia niente affrontare un lineup di una neopromossa o di una big, l’approccio è lo stesso si gioca per vincere ed avere la lucidità per stare sempre concentrato. Il mio 2020 era iniziato benissimo, ma poi forse un po’ il fatto di aver spinto all’inizio ed avere un monte corto che mi ha visto impiegato più del dovuto mi è costato un piccolo problema alla spalla che non mi ha fatto terminare bene la stagione. Dall’esperienza dell’ultima stagione mi porto dietro il fatto di dover lavorare su tanti aspetti contemporaneamente,  devi dare il 100% in ogni lancio, non hai momenti meno difficili come può capitare in un turno basso di A2. Nono sono soddisfatto e sto lavorando per crescere, ora mi sento bene fisicamente con il pitching coach Poli, che ritengo davvero molto bravo, e l’aiuto del “Profe” Hernandez, arrivato insieme ad Ibarra a far parte dello staff, mi sento più forte. Lavorare con un lanciatore forte come Rodriguez, mio ex compagno a Bollate nel 2018 fa crescere il livello, spero che il lavora paghi e di arrivare ad affrontare le realtà più forti di questa serie A”.