Serie Nacional de Beisbol de Cuba

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PARTITA L’EDIZIONE NUMERO 61 DELLA “PELOTA CUBANA”

28 Gen , 2022  

di Ignazio Gori

Sono passati sessantuno anni da quando il baseball è diventato nell’isola di Cuba “deporte del la gente”, perdendo, solo a livello burocratico, quel titolo professionistico che contrastava con la nuova filosofia della rivoluzione castrista. Era il 1962, quando con soli quattro formazioni ai nastri di partenza (Occidente, Oriente, Azucareros, Habana) si apriva una nuova era con la Serie Nacional. Ma la “pelotaera già nel cuore dei cubani da molti anni. Il primo campionato professionistico infatti risale al 1878 e andò avanti col nome di Liga Cubana de Beisbol fino al 1960, inglobato nell’universo dei campionati delle Negro Leagues, tra grandi giocatori e personaggi leggendari. Per avere un quadro storico completo consiglio vivamente agli amici lettori il saggio The Pride of Havana: A History of Cuban Baseball (foto seguente) di Roberto Gonzàlez Echevarrìa, un vero gioiello. 

copertina del libro «The Pride of Havana – A History of Cuban Baseball» di Roberto Gonzales Echevarria

Il baseball dunque cambia, la grade nazionale cubana vacilla da anni, le giovani promesse fuggono, ma non cambia la passione dei cubani, pronti ad andare oltre le difficoltà che il Covid-19 e le sue varianti stanno infliggendo a tutto lo sport mondiale. Il ritorno del pubblico negli stadi è dunque per i cubani fonte di festa, tradizione e orgoglio. Domenica 23 gennaio è stata inaugurata la stagione 2022 nello stadio “Mártires de Barbados” di Bayamo, tra i campioni in carica di Granma e Matanzas, che nel 2020 aveva vinto la prima Serie Nacional della sua giovane storia. Davanti a 8500 tifosi, i “cocodrilosdi Armando Ferrer si sono imposti per 4 a 3 in una partita tirata fino alla fine. Nonostante simpatizzi per gli Industriales de L’Avana – a secco da undici anni – ci sono tutte le ragioni per pensare che sarà l’equilibrio quest’anno a regnare tra le sedici formazioni isolane. La regular season prevede 75 partite che a giugno qualificheranno le prime otto ai playoff, secondo la classica griglia 1-8, 2-7, 3-6, 4-5. 

I pronostici dei principali esperti e dei giornalisti sportivi del sito officiale della competizione, www.beisbolcubano.cu, indicano come favoriti i campioni di Granma, seguiti da Matanzas e Las Tunas. Ma nonostante i roster di queste squadre siano solidi e i loro manager esperti, non mi fiderei di lasciar fuori dalle pretendenti squadre come gli stessi Industriales di Guillermo Carmona Casanova, Pinar del Río e forse anche Camagüey. Attenzione anche a Santiago, mina vagante.  

Inoltre, con l’eliminazione dei “refuerzosin vista dei playoff, anche le squadre che all’apparenza sembrano meno attrezzate potrebbero recitare un ruolo importante, soprattutto nella parte bassa della griglia, dalla posizione 4 alla 8. Avete visto infatti cosa è accaduto in Messico, nella Lega del Pacifico, con la testa di serie numero 4, Jalisco, che ha vinto il titolo in finale contro la numero 8, Culiacan? 

Per chi non lo sapesse, i “refuerzos, i rinforzi, sono dei giocatori che ogni team qualificato ai playoff può aggiungere alla rosa dei quaranta per dar maggiore vigore, spinta e talento al gruppo. Spesso negli anni passati i rinforzi – di ritorno dalla NPB giapponese o dagli altri campionati del centroamerica già terminati – sono stati decisivi per vincere il titolo. Parlo soprattutto di lanciatori, ma non solo. L’eliminazione dei rinforzi è stata una decisione forzata dalla situazione pandemica, meno giocatori giungono dall’estero, più si contiene la curva dei contagi.

Non è una scusa, anzi, forse sarà ancor più interessante notare la resistenza dei roster iniziali delle varie squadre, dei giovani, dell’esperienza tattica dei manager. Le emergenze spingono anche a sperimentare, a temprare il carattere. 

A proposito dei campioni di Granma, l’ultima notizia è che il potente slugger granmense Alfredo Despaigne ha firmato per un altro anno con i Fukuoka SoftBank Hawks della NPB, con i quali ha già vinto quattro Japan Series. Despaigne ha svelato il desiderio di voler tornare a Granma, la sua squadra del cuore. Non sarebbe bello se tutti i campioni cubani sparsi nel mondo, ormai arricchiti, tornassero a giocare in patria ognuno nella sua squadra del cuore, nella sua città, dove è cresciuto?  

Sogno o “lagrimas negras” come direbbero certi anziani rumberi disillusi?  

Con un saluto a tutti gli amici cubani del Bar del Baseball e in particolare a Noel Guerra e Kleyvert Rodriguez, auguro buona Serie Nacional a todo el mundo.  

Que viva la pelota, siempre!



(Fonte immagini: web)

(Immagine di copertina: logo della Serie Nacional de Beisbol de Cuba; Immagine del testo: copertina del libro «The Pride of Havana – A History of Cuban Baseball» di Roberto Gonzales Echevarria)

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