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Playball, finalmente si gioca! Tutti a caccia della Fortitudo

19 Apr , 2019  

di Emanuele Tinari

Oltre sei mesi di chiacchiere, formule, sogni, congetture, arrivi, partenze ed addii. Tutto verrà spazzato via stasera, dal “gioco” chiamato dall’arbiro capo, dal rumore della mazza colpire la palla, fino all’odore dell’erba appena tagliata, tutto ciò che noi cronici innamorati del baseball stavamo aspettando.

Si riparte da un campionato purtroppo a sole sette squadre, con 3 new entry (Castenaso, Godo e Redipuglia), un addio lacerante, quello del Rimini e sole 24 partite che sono il punto debole di una stagione fondamentale per la nostra nazionale. Finirà tutto molto presto perchè in estate c’è da preparare un Europeo e il successivo torneo Pre-Olimpico di Bologna e Parma a cui accederanno le prime cinque qualificate della massima rassegna europea.

Il livello resta sempre buono, sicuramente si abbasserà sul monte di lancio, ma il ritorno di gara 2 dedicata ai pitcher AFI è la notizia, a mio parere, più piacevole dell’intera off-season. In una partita, quella del lanciatore nostrano, ci sarà l’obbligo di tenere altri 3 atleti di formazione italiani in campo, mentre nel match del lanciatore straniero, quello del venerdì sera, i manager avranno libertà di scelta.

Tornando proprio ai manager, ci sarà una particolarità abbastanza desueta, nessun cambio di guida per una stagione che vede 4 logiche favorite per l’accesso ai playoff, una vera outsider e due matricole.

Partiamo dai campioni d’Italia del Bologna profondamente rinnovati. Il roster di Frignani ha perso dei pezzi importantissimi parliamo di Mazzanti, autore della valida scudetto, Flores, Garcia, i due olandesi Lampe e Mosqueit, il catcher Maggi, più di metà lineup. Con le conferme scontate di Rivero sul monte e di Marval dietro il piatto di casa base si sta aspettando la Coppa Campioni da disputare in casa e grande obiettivo stagionale per scegliere il terzo straniero che tutti pensassero occupasse il ruolo di interbase. Si è puntato sull’usato sicuro come Ferrini e Russo, su Leonora favoloso in A2 e nelle leghe invernali, candidato ad essere uno dei nuovi crack della stagione e  a due new entry come Martina ed A-Rod (ovviamente non il fenomeno ex Yankees) che dovranno garantire potenza ad un lineup, nella scorsa stagione, veramente ingiocabile dal primo al nono . Sul monte forse è passato sotto traccia il ritorno a Bologna di Alex Bassani che con Pizziconi, Clemente e la new entry Scotti garantirà al Bologna un monte solidissimo per gara 2.  Affidabili i rilievi di gara 1 Gouvea e Noguera. Imbattibili come l’anno scorso? Sicuramente no, ma conosciamo la forza mentale di Vaglio e compagni, zoccolo duro forte e grande mentalità, scucirgli lo scudetto dal petto sarà dura per chiunque.

Passiamo alla nota più lieta della scorsa stagione, il Parma di Gianguido Poma arrivato ad una sola valida dal giocarsi la gara 5 scudetto a Bologna. Le chiavi di volta dei ducali sono state due, una squadra composta da tanti giocatori italiani sempre sul pezzo sospinti da un sontuoso Erly Casanova . La sua conferma non è stata scontata, ma alla fine è arrivata, insieme ad Habeck ed Ozanich portati via dal Rimini nel momento della diaspora assicurano un monte lunghissimo e qualitativo in gara 1, fatto da non sottovalutare anche in ottica playoff. Qualche problema in più nella gara dell’italiano dove l’assenza di Pomponi scombina tutti i piani. Si punta sul ritorno in campo di un veterano come Oberto e sulla buona salute fisica di Rivera, partente designato da Poma, senza sottovalutare l’aggiunta di Aldegheri, uno dei giovani pitcher dal futuro più luminoso. Confermato Mirabal, il terzo straniero è un altro catcher cubano, Vinales. Dopo un 2017-18 straordinario,  nell’ultima serie nazionale cubana ha abbassato media e potenza, ma sembra essere il clean-up perfetto in un lineup così costante. Il suo back-up sarà Beaumont, visto fugacemente a Paternò, mentre molto importante è l’aggiunta di Mercuri, una sicurezza nel campo interno e in costante crescita come produzione offensiva. Insieme a lui si scommette sull’altro interno in rampa di lancio, Paolini per una squadra con tante certezze che potrebbe essere la favorita numero uno se ci sarà tenuta e costante in gara 2.

Dalla nota lieta alla quella dolente ma con una voglia di rivincita da far saltare il banco. Parliamo ovviamente del San Marino, fuori dai playoff nel 2018 e retrocesso nella Poule B dell’European Cup. La truppa di Chiarini ha cambiato molto rispetto l’anno scorso ed anche in corso d’opera. Oltre al confermato Quevedo sul monte, dovevano arrivare Alarcon e Perdomo per gli altri due spot di extra-comunitari, ma i problemi per una squalifica del primo e di passaporto del secondo hanno obbligato il GM Mazzotti ad una doppia sostituzione con altri due nomi provenienti dalla nostra A1. Parliamo di due assoluti big degli ultimi campionati, l’esterno Alex Romero, ex Rimini e l’interno Flores, proveniente dalla Fortitudo campione. Due mazze di assoluto livello che andranno a rinforzare un buon lineup che potrebbe diventare devastante se come l’anno scorso dovesse arrivare in corso d’opera Chris Colabello. Tanti arrivi anche sul fronte italiani (da Nettuno Giordani e Trinci, da Rimini Di Fabio e Celli), una brutta tegola come l’ennesimo infortunio di Epifano, prontamente sostituito dal comunitario Rondon, ed una conferma fondamentale, quella di Maestri, la vera stella italiana sul monte, coadiuvato da Mazzocchi arrivato da Redipuglia, Cherubini ed un Coveri da cui ci si aspetta il salto di qualità per una formazione senza nessun punto debole, profonda che vuole tornare ai fasti degli anni passati.

Da ultima della classe al sogno scudetto. Questa è l’ambizione di un Nettuno Baseball City profondamente rinnovato. La scomparsa del Rimini e l’arrivo di Pillisio come general manager hanno trasformato il roster a disposizione di Carlo Morville. Dalla Romagna arriva tutta la spina dorsale della formazione nettunese. Il partente di gara uno Ruiz con il suo rilievo Hernandez, una vecchia conoscenza dopo aver iniziato la sua avventura italiana qui nel 2012, gli interni Ustariz, Noguera e Angulo e la coppia di esterni, i fratelli Garbella. Fondamentale e voluto con gran forza da tutti il ritorno di capitan Giuseppe Mazzanti, devastante nel 2018 a Bologna, come da non sottovalutare l’aver trattenuto uno dei migliori rilievi italiani, Morellini, reduce da due stagioni di gran livello. Dal Città di Nettuno arrivano Rodriguez, Sparagna ed Imperiali, torna sul monte Andreozzi che nella gara dell’italiano avrà la compagnia del confermato Taschini, un altro cavallo di ritorno come Richetti, che dovrebbe essere il partente e l’ultimo acquisto Teran, lanciatore solidissimo e da situazioni delicate, in possesso dello status di AFI quindi  impiegabile in entrambi i match. Gli altri due spot da extra vedono la conferma di Vazquez, inizialmente diretto a Rimini ed il catcher Alvarez, di ritorno in Italia dopo le esperienze di Padova e Novara. Dopo la pessima stagione passata e il solito inverno movimentato , l’ambizione è tornare in alto, prima centare i playoff, poi passare un turno, cosa che a Nettuno manca dal 2011, anno dell’ultima finale disputata. In una regular season così corta, diventa importante la partenza visto l’assenza di veri test precampionato.

Dalle quattro big, date da tutti gli addetti ai lavori come le logiche favorite per il grande ballo dei playoff, arriviamo alla squadra che può far saltare il banco. Parliamo del Castenaso, guidato da uno dei miglior manager su piazza, un condottiero esperto e vincente come Marco Nanni. Arrivato in A2 rispettando tutti i favori della vigilia si presenta tra le grandi con una squadra solida e ben puntellata in inverno. Confermati Peraza, Infante, Molina e Sabbatani, si è aggiunto un pezzo da novanta, fortemente voluto dal tecnico, come Paolino Ambrosino, in cerca di riscatto dopo un 2018 costellato da troppi guai fisici. Sul monte straniero da Codogno arriva il mancino Lopez, tra i prospetti più interessanti dell’ultima serie cadetta che andrà a formare un trio da buone garanzie con i confermati Miliani e Rodriguez. Sul monte italiano Fabiani vorrà riproporsi alla grande da partente dopo un 2018 zoppicante da rilievo, ottimo l’acquisto di un prospetto come Andretta, interessanti le aggiunte come position player di Loardi ed Alfinito, sarà da valutare quanto inciderà l’assenza del terzo spot. Si puntava inizialmente su Flores, accasatosi a San Marino, se il budget lo permetterà e la situazione di classifica lo richiede, si potrebbe fare uno sforzo a stagione in corso per sognare in grande. Molto interessante è rivedere dopo oltre 30 anni il derby contro la Forttudo, già da ora gara cerchiata in rosso sul calendario.

Un gradito ritorno dopo tanti anni nella Ibl è quello del Godo del presidente Naldoni. Nel 2015 si era deciso di fare un passo indietro per esigenze economiche e per far crescere i tanti giovani che il vivaio dei Goti ha saputo tirar fuori negli ultimi anni. Si è ritornati su forse un paio di anni prima del previsto, ma come sempre  da quelle parti non ci si fa trovare impreparati. La filosofia è sempre la stessa, tanti giocatori di casa guidati da un tecnico giovanissimo come Bortolotti che ha saputo strabiliare nella sua prima esperienza tra i grandi. Squadra confermata quasi al 100% con poche aggiunte mirate. Per il monte straniero c’è il cubano Hernandez, dietro al piatto di casa base a far compagnia al confermato Evangelista, dall’Indipendent League arriva Reda. Per il match dell’ italiano, dove spicca la presenza del senatore Galeotti, sono arrivati due ottimi giovani come Ciarla, un ritorno a Godo per lui, e Di Raffaele. Oltre a Lorenzo sul monte, spazio in A1 anche per l’altro dei fratelli Di Raffaele, Luca, che si disimpegnerà in campo interno. Voglia di far bene, levarsi soddisfazioni e formare tanti prospetti come fatto negli anni passati. Godo ha lanciato giocatori andati con il tempo a rinforzare tante big italiane e sono aperte le scommesse su quale sarà il prossimo.

Chiudiamo con un’altra formazione già vista nella vecchia Ibl. Ritorno in massima serie undici anni dopo per il Redipuglia, un’altra formazione con tanti giocatori del luogo, con il Friuli Venezia Giulia che sta diventando una vera fucina di talenti per il nostro batti e corri. Qui, oltre alla conferma degli artefici della promozione, c’è stata una buona campagna di rafforzamento. Si è scelto di andare su gente già esperta dei nostri diamanti senza dimenticarsi di sondare anche altri mercati. In battuta oltre a Hidalgo, positivo nella sua stagione da esordiente a Padova, arrivano Martini, battitore di buona potenza e soprattutto l’esterno Contreras, impiegato nel WBC 2017 con la Colombia. Da valutare l’impatto del nazionale francese Cespedes che potrà dare anche una mano sul monte. Insieme a loro  il catcher Deotto alla ricerca di maggiore spazio anche in ottica azzurra. Quello del ricevitore non è l’unico arrivo da Parma. Ci sarà Pirvu, il probabile partente di gara 1, autore di un gran inizio stagione prima che qualche problema disciplinare lo fermasse ed il sempreverde Escalona alla ricerca di un’annata positiva dopo un 2018 da dimenticare. Può essere pesante l’assenza del mancino Mazzocchi, passato a San Marino, ma anche qui si gioca con la testa libera, ci si gode la massima serie provando a battere qualche big ed evitare l’ultimo posto.

In conclusione il solito giochino su Mvp, miglior lanciatore e giovani da tenere d’occhio. Sul miglior giocatore del campionato visto le tante conferme non si scappa, gli stranieri nuovi sono pochi. Oltre ai vari Marval, Romero, Angulo occhio alla coppia di catcher cubani Vinales-Peraza. Sul monte qualcuno ruberà la scena a Casanova? All’ “Omone” Rivero l’arduo compito. Per i lanciatori italiani prevedo un’ulteriore crescita di Bassani, occhio ad Aldegheri ed Andretta oltre alla voglia di riscatto di Andreozzi. Per i giovani position player sono curioso di vedere l’impatto con la realtà della massima serie di Dreni, Boscarol e Servidei jr, tre interni di cui si parla un gran bene.

Foto copertina: Pagina Facebook Fortitudo B.C. 1953