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“PREMIER 12”: IL GIAPPONE SUPERA IL MESSICO E SI CONFERMA PRIMO! L’AUSTRALIA SGAMBETTA GLI USA

13 Nov , 2019  

Domani, 14 Novembre, il Super Round avrà un giorno di stand by, un’occasione utile per riprendere fiato prima delle due conclusive giornate che sanciranno le quattro finaliste, per il primo e terzo posto, previste nella giornata del 17 Novembre.

Nella giornata di ieri le vittorie inaspettate di Taipei contro la Korea per 7-0 e soprattutto quella di Usa Baseball contro il Samurai Japan per 4-3 avevano accorciato la classifica, mettendo tutto in discussione e rendendo le gare odierne ancora più interessanti. Si affrontavano infatti la capolista imbattuta del Messico (3-0) e il Giappone del manager Atsunori Inaba (2-1). Grandissima prova del monte di lancio nipponico – sia del partente Shota Imanaga (vincente), sia dei rilievi Kaino, Yamamoto e del closer Yamasaki, autore della preziosa salvezza – che hanno sbaragliato il lineup latino con 15 K totali; 8 del solo Imanaga, detto “la salamandra” (foto). Questa prova superlativa ha permesso ai padroni di casa di vincere l’incontro per 3-1 davanti a quasi 32mila persone, cifra che in caso di finale è destinata inevitabilmente a salire, rendendo il Tokyo Dome per gli avversari una vera tonnara. Il punteggio è un po’ bugiardo in quanto il Giappone ha lasciato ben 11 corridori in base e poteva essere ben più ampio. L’unico punto del Messico è stato il frutto di un solo homer di Jonathan Jones. Per il Giappone in evidenza l’interbase Hayato Sakamoto con 3 su 5, 1 punto segnato e 1 RBI e il rightfielder Seiya Suzuki (ottimo anche contro gli Usa con 2 su 3 e 3 runs) con 2 hits 1 punto e 1 RBI. 1 valida e 1 RBI anche per il leftfielder Kensuke Kondo. Nulla da fare per i comunque ostici messicani – rivelazione del torneo, una squadra unita, fornata da “pro” di alto livello – che hanno raggranellato appena la miseria di 1 valida e piazzato 3 corridori in posizione punto. I punti decisivi della gara sono stati subiti tutti dal partente Horacio Ramirez che in 1.1 inning ha beccato 4 valide e concesso 3 basi su ball. Importantissima vittoria dunque che riporta in prima posizione il Giappone, aspettando l’ultima tirata sfida alla contendente Korea.

Nell’altra partita della giornata gli Aussie hanno rovinato la festa agli americani, carichi dopo la vittoria contro il Giappone, imponendosi di misura per 2-1. Per l’Australia è una vittoria che sa di Storia, in quanto la prima contro la selezione a stelle e strisce in dieci sfide, tra Premier, Classic, Mondiali, Olimpiadi e altri tornei internazionali. Per gli uomini di David Nilsson sono bastati i 2 punti segnati nel primo inning, inflitti al partente yankee Tanner Houck, risultato ovviamente il perdente della gara. Vittoria importante per i canguri in quanto, anche se matematicamente fuori dalla finale, mantengono ancora la dicitura “on” sulla possibilità di centrare lo spot Asia/Oceania per i Giochi Olimpici, posizione da contendere a Chinese Taipei e Korea del Sud. Tornando agli highlights della gara, l’MVP è risultato l’esterno centro Aaron Whitefield, 2 su 4, autore dei due RBI decisivi che hanno portato a punto Andrew Campbell e Robert Glendinning. Vincente della gara dunque Timothy Atherton, salvezza di Jon Kennedy. Per Usa Baseball invece sanguinosa la sconfitta per il pitcher destr,  classe 1996, Tanner Houck, in forza ai Pawtucket Red Sox (AAA), anche lui come il compagno di squadra Bobby Dalbec tra i “TOP 30” prospetti dei Boston Red Sox in vista della stagione 2020. Perché ho detto “sanguinosa”? Perché con questa “Big L”, oltre alla matematica esclusione dalla finalissima, gli Stati Uniti vedono con ogni probabilità allontanarsi il torneo olimpico in favore dei “parenti-serpenti” del Messico. Per Scott Brosius sarà una lunga nottata!

Situazione: Giappone e Messico 3-1, Korea 2-1, Taipei 1-2, Australia e Stati Uniti 1-3.  Candidato MVP del torneo l’outfielder Seiya Suzuki, leader di ben 6 categorie statistiche (sic!): media battuta 476%, home run 3, RBI 11, punti 8, tripli 2, slugging 1.191%. Tra i lanciatori invece 2 W e 0 L per il trittico Yi Chang di Taipei, Hiroshi Kaino del Giappone e per il koreano HyeonJong Yang. Per gli strikeouts la palma d’oro sinora va all’australiano Mitchell Nilsson con 13 K totali.

Lasciandovi con l’ultimissima new della nomina di Mr. Mike Piazza a manager della nazionale azzurra, invito tutti gli amici e seguaci del Bar del Baseball a restare collegati col Giappone!

Stay Tuned!

 Ignazio Gori

 

(fonte foto: japan-baseball.jp)