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“PREMIER 12”: SCATTANO IL GRUPPO B e C. GIAPPONE E TAIPEI VITTORIOSI AL DEBUTTO. A SORPRESA IL CANADA SU CUBA

6 Nov , 2019  

Lasciandoci ormai alle spalle i responsi del Gruppo A con il Messico autore di un “three peat” – dopo la vittoria di ieri contro l’Olanda – e Usa Baseball ad acciuffare il secondo posto all’ultima giornata contro la Rep. Dominicana (vittoria 10-8), il “Premier 12” si sposta in Asia, precisamente in Taiwan e in Korea del Sud, per l’alzata del sipario dei gruppi B e C, da cui usciranno le restanti 4 partecipanti del Super Round.

Iniziamo dal Gruppo B dove il Giappone, numero 1 del ranking mondiale, affrontava il numero 9, il Venezuela, sul diamante di Taoyuan. Il risultato finale ha confermato i pronostici, con i nipponici vittoriosi per 8-4; vincente Hiroshi Kaino e perdente Anthony Vizkaya. Dando uno sguardo veloce al box score sorprende il numero maggiore di valide messe a segno dai latini, 10 contro 8, ma i giapponesi si sono imposti segnando ben 6 punti nella parta bassa dell’ottavo inning, rendendo proibitivo l’ultimo attacco venezuelano, concluso a zero, grazie anche al freddo lavoro del closer Yasuaki Yamasaki.  Il partente venezuelano Felix Doubront aveva chiuso bene il suo lavoro, visto che in quattro inning di gioco aveva concesso solo 1 hit al caldissimo attacco giapponese, concedendosi anche 3 K, ma il bullpen purtroppo non ha tenuto altrettanto, con Sotillet, Escobar e Vizcaya a fare la frittata, con 8 punti sul groppone. Il Venezuela, in vantaggio 4-2 fino al sesto inning grazie a un doppio di Carlos Rivero e ai successivi RBI di Dixon Machado e Herlis Rodriguez, era riuscito comunque a far smontare il partente giapponese Shun Yamaguchi e a mettere sotto pressione il rilievo Taisuke Yamaoka – 8 valide e 4 punti subiti in due – per poi cedere come detto all’ottavo. Nella formazione del Sol Levante vanno segnalate le prestazioni del seconda base Ryosuke Kikuchi, star degli Hiroshima Carp, autore di un ottimo 3 su 4, con 1 punto, 3 valide e 2 RBI. 2 RBI fondamentali anche per il right fielder Seiya Suzuki.

Nell’altra partita, la seconda in programma del Gruppo B, nell’Intercontinental Baseball Stadium di Taichung, davanti a circa 11mila scatenati fans locali – pubblico ben diverso da quello messicano – i padroni di casa hanno superato per 6-1 la selezione di Porto Rico. Partita non molto spettacolare, solo 7 valide totali, con Taipei subito in vantaggio 2-0 al primo inning, punteggio incrementato nel quinto e nel sesto, con i restanti 4 punti messi a segno dagli asiatici. L’MVP della gara è senz’altro il seconda base Li Lin, che con un homerun da 2 punti ha messo il punto esclamativo sull’incontro. Bene anche Wei-chen Wang con 1 valida e 2 corse a casabase.

Il partente cinese Shao-Ching Chiang è risultato il vincente, lanciando sei inning, piazzando 5 K, subendo appena 3 valide e 1 punto, un lavoro portato a termine ottimamente dal curioso bullpen costituito dai tre omonimi “Chen” (Kuan-yu, Yu-hsun, Hung-wen) che non hanno lasciato nulla – 0 hits e appena 1 base su ball – agli avversari. Il perdente per il Porto Rico è risultato lo starter Fernando Cruz, che in quattro inning ha subito 5 dei 6 punti totali della sua squadra.

Dunque uno spento Porto Rico – 4 errori sul box score non sono ammissibili a questo livello – non ha potuto nulla contro una delle contendenti al titolo e nel secondo incontro contro il Giappone (sic!) dovrà giocarsi il tutto per tutto per poi sperare di fare il colpaccio nell’ultima giornata contro il Venezuela, il quale invece nella partita odierna contro Taipei proverà a far la voce grossa schierando il grande pitcher Henderson Alvarez, noto per un clamoroso no-hitter nel 2013 con i Miami Marlins. E’ presto per i calcoli, ma è superfluo dire che sarà il big match di domani, quello tra Giappone e Taipei a decidere tutto. Si aspetta un clima infuocato a Taoyuan.

Concludiamo con l’opening game del Girone C, a Seoul, dove a sorpresa il Canadà, Medaglia d’Argento agli ultimi Panamericani di Lima, ha superato con un punteggio calcistico di 3-0 l’incognita cubana; la chiamo “incognita” perché negli ultimi anni la selezione di una delle patrie del “beisbol” ci ha abituati a nobili sgambetti, a grandi prestazioni come a rovinose cadute. L’eroe delle foglie d’acero è stato il partente Philippe Aumont (foto): 8 inning perfetti, due singoli concessi,1 base su ball e ben 9 K: una delle migliori prestazioni dell’intero torneo fino ad ora. La gara è tutta qui, infatti come ha commentato il manager canadese Ernie Whitt, l’ex Phillies (2012-2015) è stato a dir poco dominante. Aumont ha trent’anni, ma a mio avviso la MLB potrebbe riservare ancora un posto per lui, spero se ne accorgano anche i numerosi scout presenti al torneo; certo – e mi si conceda un po’ d’ironia – sempre tra una pausa e l’altra, trascorse a base di ravioli al vapore nel famoso quartiere a luci rosse della capitale koreana. Nel lineup del Canadà spicca il terzabase Eric Wood, con un bel 2 su 3 e 2 punti segnati. Il perdente è risultato Carlos Viera, che in 5.1 inning ha subito 3 valide e 1 punto, mente i restanti 2 sono stati beccati dallo sfortunato rilievo mancino Livan Moinelo (quest’anno con i Fukuoka Softbank Hawks, campioni della NPB giapponese) nella parte alta dell’ottavo. Per i cubani il nulla assoluto in attacco, appena due valide, ma attenzione, perché la prossima partita prevista con l’Australia potrebbe essere ben diversa. I Cubani non amano perdere, nemmeno a biglie sulla playa.

Ignazio Gori

 

(Fonte Foto: www.thecoggintoboggan.com)