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QUALIFICAZIONI OLIMPICHE DIARY – DAY 4 21 Settembre 2019

22 Set , 2019  

di Ignazio Gori

Stranamente la pesante sconfitta di ieri patita contro Israele sembra
essere evaporata durante la notte, e questa mattina con Gian e
Vince ci siamo concessi una passeggiata turistica nel centro storico
di Parma, il magnifico Duomo, Piazza Garibaldi, dove troneggia la
fiera statua di Giuseppe Verdi, uno dei simboli della città …
Coscienti del fatto di essere ormai spacciati riguardo il pass
olimpico, avevamo il cuore leggero. Ma quando c’è di mezzo il
baseball niente è scontato. Uno degli adagi di Sal Varriale recita:
“Nel baseball c’è solo una cosa sicura: non c’è niente di sicuro!”. Su
queste massime alla Yogi Berra non bisogna mica ridere, perché
poi si rischia di diventare freddi e il cuore ti si indurisce come una
pietra. Ma il mitico Sal non dice cose a caso, bastava infatti
aspettare solo qualche ora per appurare che la sorpresa della
giornata si stava per concretizzare: Israele, prima in classifica e con
al passivo solo tre runs nelle prime tre partite, ne becca sette dalla
sorprendente Rep. Ceca, la quale tiene ancora viva la speranza
dell’Italia che al “Nino Cavalli” fatica da cani contro la Spagna dei
“nettunesi” Ustariz, Leo Rodriguez e Oscar Angulo, mazze fredde e
soprattutto un atteggiamento spento, a tratti svogliato, irritante. Ma
l’umore della nostra postazione non è certo sottotono: interviste e
sketch si susseguono nel viavai degli ospiti, sempre pronti a
intervenire. È la volta di Gianluca Giovinetti, vice coach dei Milano
Thunder’s Five, neo campioni d’Italia nel baseball per non vedenti,
squadra che si è esibita prima della gara della nazionale nel campo
adiacente al Cavalli e che ha emozionato un po’ tutti, per passione
ed entusiasmo. Ma gli occhi sono puntati sul diamante, a scansare
il pericolo del “Golden Sombrero” (4 K sullo stesso battitore) o
dell’ennesima “Brigitte Bardot” – come viene ribattezzata
scherzosamente da Sal e Orlando Garbella la base su ball –
concessa agli avversari. Ma l’Italia non approfitta del regalo offerto
dai cechi su un piatto d’argento e il closer Fernando Baez chiude il match sul 4-3 per gli spagnoli, con il rammarico di vedere il nostro
miglior battitore, Chris Colabello (.400%), eliminato per ultimo.
“Messico e nuvole, la faccia triste dell’America …” recita agrodolce
il jingle trasmesso dagli altoparlanti dello stadio e la faccia triste è
anche di chi si attarda ad assistere alla violenta rissa di fine gara,
frutto di parole grosse tra alcuni giocatori; una rissa di pura
frustrazione. I danni peggiori li subisce Drew Maggi, rimasto
calpestato nel parapiglia finale. Ma la pazza matematica di questo
preolimpico paradossalmente ancora non condanna gli uomini di
Gerali, i quali per “clinchare” il girone di riparazione di Taiwan,
domani dovranno vincere a Bologna – pioggia permettendo –
contro l’Olanda e sperare che i cechi facciano un altro mezzo
miracolo contro la Spagna o ancora che quest’ultima, pur vincendo,
non superi gli avversari con più di 4 runs. “Messico e nuvole, la
faccia triste dell’America …”, ma occorre ancora un giorno per tirare
le somme e dare un volto nitido a questa nostra grande delusione.