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SALVO DISTEFANO. NUORO SOFTBALL: LA SALVEZZA, LE DELUSIONI, IL FUTURO

27 Set , 2021  

di Serenella Mele

La coda estiva in Sardegna consente, oltre alle attività, anche le interviste all’aperto. Incontro con piacere, a stagione conclusa, Salvo Distefano: presidente del Banco di Sardegna Nuoro Softball.

La stagione del sospirato ritorno nel massimo campionato nazionale si è conclusa, col Nuoro che ha raggiunto la salvezza, risultato messo come obiettivo ad inizio stagione. La consuetudine storica del Nuoro, come di tutte le società che dalla Sardegna affrontano lunghe e costose trasferte, rende anche la semplice salvezza un risultato che dà enorme soddisfazione. Si vince spinti da passione sportiva pura, sacrifici, difficoltà date dall’attualità, e da ostacoli dei quali il presidente Distefano ci racconta un po’ più rilassato rispetto a qualche settimana fa.

Che stagione è stata questa del ritorno in A1?

Dal punto di vista logistico è stata molto complicata, perché non sapevi mai cosa aspettarti, a causa dell’emergenza sanitaria in continua evoluzione. Novità all’improvviso, tamponi si o no, li abbiamo sempre fatti se richiesti e comunque li portavamo nei nostri kit sanitari. Le atlete erano sempre super controllate, quasi tutte vaccinate, c’è stata sempre grande attenzione da parte del nostro staff perché gli spostamenti avvenissero nella massima sicurezza. Superati questi ostacoli, l’obiettivo sportivo è stato raggiunto, non è stata una stagione facile nemmeno sul campo. La squadra ha iniziato a fare i risultati un po’ tardi, la salvezza era il nostro traguardo fin dall’inizio”.

Siete tornati in A1 con una giovanissima manager

E’ stata una stagione molto difficile anche per Tatiana Lorenzo, forse non si aspettava un livello tanto alto nel softball italiano e non era pronta tecnicamente ed emotivamente. Anche per questo, posso ufficialmente comunicare che ha deciso di lasciare l’Italia per un Paese (ed un campionato meno competitivo) come la Germania. Per nostra fortuna, grazie anche alla presenza nello staff giovanile di Yoandry Matos, abbiamo concluso la stagione unendo le forze e raggiungendo la salvezza. Col grande cuore di noi isolani, abbiamo fatto prevalere il lato umano su quello sportivo. Rischiando un po’, sia con i tecnici che con qualche atleta. Servirà di lezione per valutare meglio certe scelte in futuro”.

La prossima stagione, da dove si parte?

Da conoscitrice del softball locale sai bene che a Nuoro è sempre tutto in evoluzione – mi racconta il presidente Distefano – e sarà sempre così fino a quando il progetto che si sta portando avanti con le Cinghis darà buoni frutti, come auspichiamo. Ci sono dei buoni elementi, almeno un paio emergono, ma devono crescere sportivamente. Sono molto giovani, con i pregi ed i difetti dell’età e dell’inesperienza. Crediamo molto in tutto il gruppo, nel progetto Cinghis, siamo noi i loro primi tifosi: le atlete prima di tutto, che stiano bene in squadra, in città, nella famiglia Nuoro Softball e Cinghis. Lo sai, tutti noi siamo volontari, conosci i sacrifici storici che il Nuoro fa per giocare in A1: porteremo avanti con determinazione ed impegno le nostre iniziative condite di sacrifici. Lo merita la città, la società, la Sardegna e chi ci mette tempo fatica sogni e spesso soldi di tasca per pagarsi la trasferta. Continuiamo a lavorare sul campo, anche ieri grazie al bel tempo avevamo il campo pieno di bambini che si allenavano con Yoandry Matos. Cinghis e Nuoro Softball, si va avanti”.

Delusioni o belle sorprese, nella stagione ?

Io penso che col tempo tutti cambiamo, non possiamo essere quelli o quelle di qualche anno fa. È normale, è un processo fisico e mentale da accettare, con la consapevolezza che -parlando delle atlete- devono cambiare approccio al gioco, ad un gesto tecnico, per dare il massimo sul campo. C’è chi lo accetta e si adegua e chi no, nella peggiore delle ipotesi a risentirne è il gioco e di conseguenza la squadra, il risultato della partita. Sono contento di tutto il gruppo, con qualche rimpianto sulla Lopez sulla quale la società, nonostante tutto, ha riposto la consueta ed assoluta fiducia fino alla fine”.

Tutto quello che dal 1993 ad oggi, nel bene e nel male, la Nuoro Softball ha fatto, è storia scritta: i tornei internazionali organizzati (21), l’ascesa dalla C all’A1, le due Coppe Italia vinte, la retrocessione, le atlete in Nazionale, i guanti d’oro (5), un dirigente nella Commissione Tecnica di softball dei recenti Giochi Olimpici di Tokyo. Un campo che affettuosamente definisco “penoso”, costruito su un pietraio destinato a discarica, piccolo e in deroga da anni. Innaffiato da un pozzo che non dà abbastanza acqua per arrivare su tutto il prato ed un vicino non esattamente solidale”.

Finita la stagione dell’A1, si è fermata solo la squadra. Non lo staff

Prosegue il lavoro di Yoandry Matos con le giovanili, per il resto siamo in fase “work in progress”. L’attività autunnale è in corso, emergenza permettendo speriamo di poter iniziare presto anche l’attività nelle scuole. Relativamente all’allestimento del roster di A1 edizione 2022, ovviamente ci stiamo muovendo, in attesa di definire quanto prima il nominativo del nuovo manager. Non è facile trovare atlete disposte a trasferirsi per 6 mesi in Sardegna o a viaggiare ogni settimana per raggiungere la sede di gioco: sono consapevole di dire una cosa assurda per molti, ma è così. Se volessi fare dello spirito direi “in mezz’ora da Nuoro arrivi al mare, da aprile si può fare il bagno fino a ottobre”. Non è così facile. Voglio cogliere l’opportunità di questa intervista per ringraziare gli sponsor che supportano l’attività agonistica in particolare della serie A1, senza i quali non so se saremmo stati in grado di concludere la stagione.

Poi il campo…abbiamo bisogno di un campo decente. Non disponiamo delle risorse economiche per fare i lavori e ancora meno per costruire un campo nuovo. Stiamo cercando soluzioni: abbiamo i progetti ma non i soldi, stiamo all’erta per vedere se da parte europea arrivi la possibilità di un contributo economico per finalità sportive e sociali. Sicuramente per il prossimo anno dobbiamo rifare la terra rossa ed il prato. Tornando all’argomento roster, la società farà il massimo per garantire una bella esperienza sportiva ed umana alle atlete che arriveranno a giocare col Nuoro. La nostra ospitalità è nota, e poi ripeto, il mare è davvero bellissimo e raggiungibile in meno di mezz’ora. Diventa il premio sportivo alle atlete che dimostrano impegno, serietà, dedizione: la vacanza pagata in una delle più belle località della costa orientale sarda”.

Resta la soddisfazione della salvezza, al di là di tutto, come la capacità di riprovarci. Forti di un carattere che umanamente ti rende capace di sbagliare, cadere, rialzarti. Perdere, poi vincere. C’è il mare, il softball, la cultura: portata con orgoglio sulle maglie del 2021, nelle parole di Grazia Deledda, nuorese, premio Nobel per la letteratura nel 1926. Tratte dal suo romanzo “Il vecchio della montagna”.


(Fonte immagine: archivio privato di Salvo Distefano)

(Immagine di copertina: primo piano di Salvo Distefano)

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