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SALVO DISTEFANO: NUOVE IDEE ED ENERGIE PER IL NUORO SOFTBALL

3 Dic , 2018  

di Serenella Mele

Salvo Distefano, nato a Catania 42 anni fa, è il nuovo presidente della Nuoro Softball. Vive in Sardegna ormai dal 2001, dove lavora presso la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Nuoro.

I suoi trascorsi sportivi lo vedono avvicinarsi al baseball col T-ball alle scuole elementari, primi campionati in prima base con i Suns Baseball Club di Capo d’Orlando in serie C2 (tra Messina e Palermo), grazie ai fratelli Lipari, italo-americani, che portarono il baseball a Capo d’Orlando: “Non eravamo dei fenomeni –racconta il presidente Distefano- ma ci divertivamo moltissimo, quello contava più di tutto. Quando sono entrato in Polizia ho iniziato a girare l’Italia, lasciando perdere purtroppo il baseball, finché l’ennesimo trasferimento mi portò ad Orgosolo e rividi un campo. Ho iniziato ad interessarmi ma è durata poco perché giocavano solo a softball. Mi sono realmente riavvicinato al campo due anni fa dopo aver letto un post su Facebook della Nuoro Softball, che cercava di formare una squadra di baseball maschile. La voglia di riprendere il guantone e la mazza in mano, non mi ha praticamente mai abbandonato. Mi sono avvicinato al Campo “Francesco Sanna”, qualche allenamento con la formazione di A1, qualche partita di slow pitch, finché sono diventato team manager della squadra ed ora sono qui, molto volentieri, a disposizione per questa nuova esperienza”

L’impatto con la Nuoro Softball, com’è stato?

Sembrerebbe un luogo comune, ma ho conosciuto davvero belle persone. Diciamo che sono arrivato quando ormai c’era una storia importante ed un percorso sportivo avviati da tempo. Anche se c’è sempre da fare, trovi persone che per tanti anni hanno dato tantissimo e adesso c’è bisogno di un ricambio, giustamente. Non tanto perché manchino le energie, lo stesso mio predecessore (Totoni Sanna, ndr) non si ferma mai, sarà sempre presente ma senza ruoli istituzionali. Tutti volontari i dirigenti, voglio ribadirlo, togliendo tempo alla famiglia, qualche volta al lavoro, sono riusciti a fare il tanto che è stato fatto fin’ora a Nuoro.

In 25 anni la Nuoro Softball ha scalato le varie categorie fino a disputare il massimo campionato per 18 stagioni consecutive, 21 tornei internazionali organizzati, riconoscimenti a livello nazionale conferiti a diverse atlete (Collina, Spada, Zicconi, Beisser), un dirigente capo delegazione delle squadre nazionali e consigliere federale.

Rilevi però una situazione molto difficile, sfociata in due retrocessioni consecutive. Preoccupato o comunque pronto alla sfida?

Un po’ preoccupato confesso di esserlo. So di potermi appoggiare a persone valide che si occupano del softball a Nuoro da molti anni, non dico che la prossima stagione avremo una squadra in A2 pronta a risalire nella categoria superiore, stiamo iniziando a formare il roster che gioco forza dobbiamo cercare fuori città non avendo un importante “bacino di praticanti locale”. Forse questo è l’errore maggiore fatto in passato, dalla prossima stagione si curerà con maggiore dedizione questo aspetto, il settore giovanile, al quale dedicheremo molte delle nostre risorse. Ritengo si sia sottovalutato questo settore, o non si sia fatto quanto necessario. Non avendo una nostra palestra, siamo costretti a cercare “casa” per la stagione invernale quando il maltempo non ci consente l’uso del campo, questo ci penalizza molto: non possiamo attrezzare una palestra per il softball quando non è nostra. Un bambino devi coinvolgerlo con gli strumenti di gioco, non riesci a tenerlo più di qualche minuto spiegandogli le regole di gioco. Si aspettavano delle sovvenzioni allo sport, ma la Sardegna è stata penalizzata in questo.

Quali saranno i tuoi primi atti da Presidente?

Cercherò di coinvolgere tutte quelle persone di mia fiducia, che insieme a chi ancora farà parte dello staff Nuoro Softball, potranno portare nuova linfa, idee, energie. Non decido io, si lavora in team, ma l’innovazione è più che mai necessaria. Tutto quello che può servire alla causa è bene accetto, in primis la storica buona volontà di chi resiste da anni in questo gruppo di appassionati del softball, ma le novità portano le famiglie, i bambini, i bambini portano gli amici. Una catena sportiva che può solo portare buone cose.

Ci sono già delle figure tecniche di cui possiamo dare notizia?

Siamo ancora in fase di contatti, di trattative. Per il momento non riusciamo a darvi conferme. Quel che vorrei dire, è quanto ho posto come condizione nel momento in cui sono stato invitato a ricoprire questo ruolo: si decide tutti insieme cosa fare e come. Sono determinato a vagliare meglio le decisioni da prendere coinvolgendo –per quanto possibile e tecnicamente fattibile- dirigenti, ex atlete, esperti.

Per il settore giovanile vorremo utilizzare valide risorse umane locali per la guida delle varie categorie, ci stiamo lavorando.

Come vedi il derby con la Supramonte Softball di Orgosolo?

Sinceramente sono contento, non vedo l’ora di assistere alle partite. Può solo portare bene al softball una sana competizione, porterà molta gente al campo, speriamo di essere più seguiti anche in città, lo dico in generale: stampa, istituzioni, tessuto economico, pubblico. Ringrazio il Bar del Baseball, per averci dedicato lo spazio di questa intervista: siete tutti invitati a Nuoro quando volete, siete i benvenuti. Prometto di tenervi informati sulle nostre attività.

Quali sono le vostre criticità, al momento?

Non avendo un nostro settore giovanile ampio e sufficiente a garantire di poter integrare i migliori elementi nel roster di A2, formare la squadra per la categoria superiore diventa difficile e con dei costi notevoli, come da una decina d’anni a questa parte viste le poche eccellenze locali. Siamo ben lontani dal triangolo forte per il softball come il nord Italia, dove le giocatrici vanno con maggiore facilità ed hanno anche compensi più alti da parte delle società. Forti del fatto che, rispetto ad una società come Nuoro, non hanno l’onere di affrontare spese enormi per le trasferte che si ripetono per un gruppo di 12-15 persone con una frequenza quindicinale per diversi mesi nel corso della stagione agonistica. A Nuoro abbiamo da gestire un bilancio già esiguo, mentre le altre società riescono a creare roster di livello tecnico importante con le risorse a disposizione, noi dobbiamo pensare anche ai costi notevoli degli spostamenti.

Nei giorni scorsi hai partecipato alla convention di Bologna, possiamo sapere di cosa avete parlato?

Ci tengo a dire che, nonostante una sana rivalità con la Supramonte Softball di Orgosolo, ci siamo trovati d’accordo nel chiedere alla Fibs di poter essere inseriti nello stesso girone in modo da risparmiare le spese di una trasferta, consentendo magari alle formazioni che verranno a giocare in Sardegna di poter giocare due partite il sabato e due la domenica così da risparmiare loro stesse il costo di un viaggio nell’isola.

Doveroso ricordare quel cuore che tanto ha fatto perché nascesse il baseball prima, e poi il softball, dalla Polisportiva Monte Gurtei a Nuoro. Quel cuore che improvvisamente si è fermato, ma che l’amore nuorese per il softball ha voluto ricordare per sempre dedicando a lui il Campo “Francesco Sanna”. Da allora un pietraio destinato a discarica è diventato –grazie all’aiuto generoso di tanti amici – uno dei campi del grande softball nazionale ed internazionale, diamante che ha ospitato 17 edizioni del torneo Internazionale “Francesco Sanna”, il Campionato Europeo juniores 1996, la Coppa Intercontinentale 1998, la fase finale della Coppa delle Coppe nel 2012, il Campionato Europeo cadette nel 2015 (vinto dalle straordinarie azzurrine guidate da Simona Nava), fino alla settimana di sport e amicizia tra Nuoro Softball, Iglesias, Orgosolo e Herons (Olanda) del 2017.

Se si cade, i più forti hanno il cuore e le forze sufficienti per rialzarsi. Nuoro e la Sardegna hanno cuore e forza abbastanza perché il softball cresca e si affermi tra le eccellenze sportive anche nell’isola. Senza dimenticare che al gesto sportivo sono collegate una serie di realtà che portano le giuste attenzioni sul territorio, meritevoli di essere prese in considerazione per l’indotto importante che sono capaci di portare.

Buon lavoro presidente Distefano!

(Fonte immagine: archivio personale Salvo Distefano)