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Slow Pitch: Grande successo per l’International Tournament di Riccione

24 Set , 2020  

di Emanuele Tinari

Passione, organizzazione, un’organizzazione perfetta ed una cifra tecnica di livello sono stati gli ingredienti dell’International Tournament di Riccione che si è tenuto la scorso weekend sul diamante romagnolo.

“Inizialmente l’idea era quello di una manifestazione ad otto squadre, poi siamo riusciti ad arrivare a dodici, ospitando una squadra olandese, due statunitensi, una svizzera, una slovena, una dominicana ed una di San Marino. – spiega l’organizzatore Antonino Grumaudo – Si è giocato con la classica formula della doppia eliminazione, ovvero serviva una doppia sconfitta per uscire. Abbiamo iniziato venerdì sera finendo domenica intorno le 20 per più di 50 partite con anche l’homerun derby di sabato sera, un evento riuscitissimo. Tra giocatori e pubblico ci sono state più di 250 persone che hanno rispettato fedelmente le normative anti-Covid. Ci tengo a fare due ringraziamenti speciali. Il primo alla società dell’A.s.d Nuova Delfini Riccione per i campi messi a disposizione, davvero un gran lavoro ed infine a Lauro Palmisano, fondamentale per la gestione del calendario e la riuscita della competizione”.

Finito il torneo, Grimaudo e soci sono già pronti per un importante evento che si disputerà 5-6 dicembre ad Anzio e Nettuno.

“Il “Torneo dei Gladiatori” sarà sul nostro litorale e vedrà la partecipazione delle otto migliori squadre della ESSL. Iscrizioni già completate, livello molto alto con compagini di gran livello da tutta Europa”.

 

Per la parte tecnica del torneo abbiamo parlato con Daniele Frezza, manager di Team Italy e grande protagonista in campo.

“Visto l’organizzazione e il raggiungimento delle 12 squadre abbiamo pensato di portare due Team Italy, la Grey e la Blue. Abbiamo cercato di creare un livello idoneo per entrambe spingendo una verso i traguardi migliori. Inoltre c’erano dei giocatori switch che potevano essere utili ad entrambe aiutando molto i risultati delle squadre. Con quella Grey siamo arrivati alla fase finale a doppia eliminazione, avendo qualche problema sono nel finale contro i top team, mentre con la Blue siamo arrivati in finale dove abbiamo perso contro i Them Boyz. Due partite in cui vincevamo in maniera convincente all’inizio, ma gli americani sono una squadra forte che non molla mai. Durante questo lockdown si sono allenati tanto dentro le loro basi ed a livello tecnico e fisico sono più avanti di noi. Soprattutto in battuta, visto che loro sono tutti giocatori di slow pitch, mentre noi arrivando dal baseball abbiamo un tipo di swing diverso. Lavoriamo per correggerci però è un processo non facile. In difesa secondo me siamo anche più forti, ma dobbiamo lavorare anche se la strada intrapresa è di certo quella giusta perchè il secondo posto non è cosa da poco. L’organizzazione di Antonino è stata ottima, abbiamo ricevuto complimenti da tutti, qualcuno ci ha anche detto che non aveva mai visto un evento così ben riuscito”.

Frezza sabato sera si è anche tolto la soddisfazione di trionfare nell’Homerun Derby.

“Abbiamo optato per i 24 partecipanti, due per formazione. Poi una formazione era impossibilitata a presenziare sabato e c’è stata qualche aggiunta. Venivano scelti tramite sorteggio otto battitori che avanzavano al secondo turno e gli altri 16 hanno iniziato a sfidarsi ad eliminazione diretta. Il regolamento prevedeva la scelta del proprio lanciatore con 5 palle a disposizione e tre soli swing. Se ci fosse stata la parità si avanzava prima con la stessa formula, poi one pitch-one swing con in casa di nuova parità si valutava la battuta più lunga, ma solo una volta siamo arrivati a questo. Ho disputato tutti i turni contro battitori stranieri senza derby, in finale c’erano 10 lanci e 10 swing, ho sempre iniziato per primo ad ogni turno, anche in finale, dove ho vinto 7-5. Una bella idea, per stare un’altra oretta insieme, divertendoci. Negli altri appuntamenti non c’era mai stato l’Homerun Derby ed è stato apprezzato”.