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SOFTBALL CLUB FORLI’: VINCENTE SULL’UNICO CAMPO, SPERA DI RADDOPPIARE

21 Set , 2018  

di Riccardo Mazzucato

18 Settembre 2018
Il Softball Club Forlì, ha ospitato la Women’s European Premiere Cup 2018 (Coppa Campioni) nella settimana dal 20 al 25 Agosto. E’ stata la terza volta nella sua storia che il Club Romagnolo ha ospitato il più importante trofeo per club in Europa.
Ho avuto il piacere di intervistare il Presidente del Softball Club Forlì, Sig. Giovanni BOMBACCI e di chiedergli com’è andata. Gli ho chiesto di parlarci delle loro aspettative e delle loro ambizioni future visto che sono le Campionesse d’Italia in carica in Serie A1 di Softball e fresche vincitrici della Coppa Italia 2018.
“Nel 2019 il Softball Club Forlì festeggerà i suoi 50 anni di storia (1969 – 2019). Siamo stati la prima Società di Softball nella nostra Regione. In molti posti in Italia il Softball è arrivato dopo il Baseball, qui è stato il rovescio, a Forlì è nato prima il Softball. Negli ultimi 21 anni, dal 1997 ad oggi c’è tutto il PALMARES nostro: 21 titoli tra Italiani ed Europei Seniores dal 1997 ad oggi. Praticamente 1 titolo all’anno fra Coppe dei Campioni, Scudetti, Coppe delle Coppe, Coppe Italia e anche un titolo UNDER 21. Qualcosa abbiamo mosso tutti gli anni. Da quando esistono i playoff, in 20 anni è la 18esima volta che partecipiamo ai playoff. Anche di finali ne abbiamo fatte un tot, vincendone poche ma ne abbiamo fatte un tot. Molti mi dicono: <<sì, ma ne hai vinte poche!>> e io gli rispondo, sì, però bisogna esserci per perderle (RISATA). Tante soddisfazioni perché c’è sempre stata una base forlivese, gente nata, cresciuta e che ha imparato a giocare a Softball a Forlì e ha giocato solo a Forlì. Poi logicamente se vuoi giocare ad un certo livello c’è bisogno anche un po’ di contorno ossia qualche giocatrice Italiana da fuori Forlì e anche qualche giocatrice straniera. Italiane perlopiù provenienti da Macerata, una delle quali è in Nazionale e altre 2 ci sono state, un bel gruppo di persone che ci stanno dando una grossa mano. Stiamo lanciando delle giovani. Abbiamo 6 squadre giovanili oltre alla Serie A1 e anche un’attività di Slow Pitch Amatoriale; quest’anno l’UNDER 16 andrà a giocare le finali Nazionali. Aspettative ci son sempre, allo Sponsor dicevo, noi ci vogliamo divertire però io mi diverto solo quando vinco (RISATA) quindi si va in campo sempre per divertirsi, mettiamola così (RISATA). Noi programmiamo sempre per vincere. A differenza di una fabbrica in cui puoi programmare e crescere nel tempo, negli sport c’è bisogno di risultati immediati mentre programmi per crescere. Quest’anno abbiamo chiesto l’organizzazione della Coppa Campioni: c’era uno scopo non tanto recondito ma c’era … L’evento è stato apprezzato a livello Italiano e a livello Europeo perché nella nostra location abbiamo spazio per avere 2 campi, abbiamo buttato già le basi con l’Amministrazione Comunale ma ancora non è fattibile, c’è il progetto, approvato in tutti i sensi però quando incominci a quantificare i costi e a razionalizzare i tempi le cose si rallentano per la classica burocrazia all’italiana. Il nostro obiettivo è quello di avere un secondo campo da Softball, abbiamo fatto vedere che si può fare, lo spazio c’è, siamo in una posizione fortunata, non andiamo contro a nessuno. Non solo si fa fatica con un solo campo con 8 squadre ma con 2 campi è tutto molto più coinvolgente quando ci sono questi eventi, tornei a livello Europeo. In 21 anni abbiamo partecipato a 18 Coppe Europee e all’estero ho visto che quando c’è la possibilità di spostarsi da un campo all’altro e di vedere un’altra partita facendo soltanto 50 passi a piedi era tutto più bello, vedevo uno che si guardava una partita, uno che se ne guardava un’altra, altri che si fermavano a mangiare, altri che stavano all’ombra degli alberi, ripeto il tutto era molto più COINVOLGENTE, c’era un movimento che mi piace. Certe volte preferirei fare delle competizioni di quel genere che fare un campionato dove fai 2 partite in certi posti dove ci sono pochi spettatori e finisce lì. Le competizioni a livello Europeo durano una settimana, stai nel posto 7 giorni e la vivi quella settimana, conosci gente, altre esperienze. In Italia non è facile, non ci sono tanti che hanno il secondo campo, all’estero sono organizzati in un’altra maniera, però all’estero si gioca e basta, qui gli diamo anche il contorno, allestiamo qualcosina in più.”
E qui vien fuori la proverbiale ospitalità dei Romagnoli che si fanno in 4 per dare al turista o al visitatore quel qualcosa in più.
Il Presidente Bombacci continua sull’andamento della Coppa Campioni:
“La Coppa Campioni è andata benissimo, pienone tutte le sere, 600 – 700 persone. C’era una TV Olandese che trasmetteva le partite in streaming e sono state superate le 15.000 visualizzazioni. Era la terza volta che organizzavamo il torneo qui a Forlì. Siamo arrivati terzi. E’ mancata la ciliegina sulla torta, volevamo provare a vincere il trofeo in casa nostra ma non ci siamo riusciti, capita nello Sport.
Siamo Campioni d’Italia in carica, un po’ a sorpresa visto che verso la fine avevamo perso il lanciatore straniero per infortunio e siamo riusciti a vincere con la batteria Italiana formata da una ragazza di 21 anni e una ragazza di 17 anni. I 3 anni precedenti avevamo perso da Bussolengo. Quest’anno ci stiamo riprovando, siamo lì, abbiamo finito secondi in girone, Sabato 29 Settembre iniziano i playoff. Giocheremo a Bollate alla meglio di 3. Dall’altra parte del tabellone ci sono il Bussolengo e il Caronno. Bussolengo, sulla carta è favorito per il passaggio alla finale. Adesso ce la giochiamo giorno per giorno. Son contento della squadra, in questi ultimi anni ho cambiato poco se non proprio le straniere per motivi organizzativi: le straniere arrivano in Italia appena finita la scuola e raramente si fermano più di una stagione, una stagione e mezza. Anche loro, se iniziano a lavorare non è che possono stare qua 6 mesi. Son 5 anni che abbiamo un Allenatore Cubano, abbiamo avuto per tanti anni un Allenatore Neozelandese. Le abbiam provate tutte, abbiam vinto con tutti bene o male quindi diciamo che non è l’Allenatore che fa vincere (RISATA). Abbiamo vinto sia con gli Italiani, sia con gli stranieri, con tutti. Puntiamo molto sul gruppo più che sull’eccellenza dei singoli, logicamente se hai l’eccellenza è meglio però deve essere integrata e accettata nel gruppo altrimenti rende poco anche l’eccellenza. Vince una squadra e perde una squadra. Si vince assieme e si perde assieme.”

Al Super 6 in corso in Olanda in questi giorni c’è qualche ragazza che gioca nel Forlì ?
“Sì, c’è Erika Piancastelli, figlia di una nostra giocatrice, si son trasferiti in America e lei è tesserata da noi, ha iniziato a giocare da noi qualche mese prima di partire per l’America, è partita a 6 – 7 anni. In America ha finito quest’anno l’Università battendo non so quanti record Universitari fra fuoricampo, media battuta, SLG percentage, di tutto. E poi c’è Ilaria Cacciamani, una delle prime lanciatrici Italiane. L’anno scorso in Finale Scudetto ha vinto entrambe le partite che ha lanciato. Sta lanciando molto bene e anche in Nazionale sta facendo delle ottime prestazioni. (Piancastelli e Cacciamani decisive finora nei tre successi ottenuti dall’Italia in Olanda ndr). Questo giro non è stata convocata Beatrice Ricchi; io non mi sono mai messo a discutere le convocazioni e non sono io che le devo fare per cui, son questioni che deve affrontare l’Allenatore della Nazionale, comunque la ragazza ha una media battuta di .450 e il Commissario Tecnico ci può ancora pensare, è ancora lungo il cammino da qui alle Olimpiadi. Certo, perché l’obiettivo primario della Federazione e di tutto il movimento deve essere riuscire ad agguantare la qualificazione Olimpica che non può che portare cose positive al movimento in tutti i sensi, nuove leve, immagine, ritorno mediatico ed economico-finanziario. Secondo me, per tanti motivi, ci abbiam rimesso quando il nostro movimento è uscito dalle Olimpiadi, proprio a livello di immagine, a livello di ritorno e a livello anche di atleti.
Son contento della squadra che ho, il gruppo è buono; dispiaciuto per non aver centrato la finale di Coppa Campioni però quest’anno se andiamo in Finale Scudetto con il Bussolengo significa che l’anno prossimo rifacciamo comunque la Coppa Campioni; se non andiamo in Finale Scudetto, avendo vinto la Coppa Italia andremo comunque a disputare la Coppa delle Coppe. ”
Ringrazio pubblicamente il Presidente, Sig. Giovanni BOMBACCI, gentilissimo e simpaticissimo che si è prestato a questa intervista e auguro al Softball Club Forlì che il loro obiettivo, il secondo campo da Softball divenga presto realtà.

 

fonte Pagina Facebook del Softball Club Forlì