News

Torneo “Due Torri”: tanto lavoro e progettualità alla base del successo

1 Ago , 2018  

di Emanuele Tinari

Una telefona a tre molto interessante quella avvenuta poche ore fa. Il “Torneo Due Torri” è riconosciuto all’unanimità, o quasi, il miglior torneo giovanile d’Italia, oltre ad essere quello con più ragazzi in campo. Questo successo non arriva dal nulla, anzi. Dietro c’è un lavoro assurdo che parte molti mesi prima dell’inizio. La chiacchierata con Alessandro Magelli e Chiara Ferrari, due dei quattro capi dell’organizzazione insieme a Rodrigo Fava e Davide Signorastri, mi ha confermato le ottime impressioni ricevuto da chi era stato a Parma la scorsa settimana.

“Le difficoltà sono tante, ma la soddisfazione quando riempi campo e spalti ricevendo complimenti dalle società è molto più grande. L’organizzazione di una manifestazione del genere – spiegano i due ragazzi – ci porta via molto tempo, si parte da lontano, addirittura da febbraio per contattare le società partecipanti fino ad arrivare al lavoro dei giorni del torneo. Per noi deve essere una festa del baseball e per questo cerchiamo di coinvolgere tutte le società parmensi. Ci vuole passione ed impegno e proprio per questo siamo diventati negli ultimi 3-4 anni un punto di riferimento per le società della zona”.

Un torneo che non funziona solamente al di fuori del diamante, ma anche il livello di gioco è stato davvero alto.

“Le squadre erano forti, anche qui c’è una progettualità dietro cioè quella di aprire il più possibile i confini verso l’estero. Il “Due Torri” è sempre stato internazionale, ma ogni anno cerchiamo di espanderci e quest’anno erano 10 le formazioni straniere. Per esempio c’era la selezione del Washington che oltre ad aver espresso un buon livello di gioco, ha fatto turismo visitando Parma, inoltre, una cosa che ci è piaciuta molto, i ragazzi statunitensi hanno scambiato cappellini, magliette pre game con le altre compagini, un gesto che riporta indietro nel tempo. Pensando ai numeri c’erano ben 33 squadre iscritte con circa 500 atleti se calcoliamo anche la Special Olympics e la nostra scuola di Pre-Baseball”.

Stupendo quando questi ragazzi con allenatori, dirigenti ed accompagnatori si sono riversati sulle tribune del “Nino Cavalli” dove venerdì sera si disputava Parma-Bologna, valevole per il campionato di serie A1.

“Un colpo d’occhio da brividi, da far venire letteralmente la pelle d’oca. Tutta questa gente allo stadio (2403 spettatori) a Parma non si vedeva dallo scudetto del 2009. Una serata incredibile, tanti ragazzi hanno visto per la prima volta il massimo livello italiano ed anche gli stranieri hanno potuto apprezzare il baseball che si gioca in Italia”.

La chiacchierata volge al termine e la mente degli organizzatori è già rivolta all’edizione 2019.

“Bisogna sempre alzare l’asticella, perchè di cose da migliorare ce ne sono sempre. Noi già durante l’edizione in corso pensiamo a quali migliorie potremmo apportare in futuro ed ogni anno aggiungiamo qualcosa. Per esempio per il torneo gestiamo il bar, due anni fa ci siamo dilettati a fare i panini, quest’anno a fare i gelatai perchè invece del gelato confezionato abbiamo deciso di offrire quello sciolto. Se avessimo la bacchetta magica organizzeremmo ancora meglio il servizio navetta offerto.  concludono Magelli e Ferrari – Ad ogni squadra chiediamo quale orario preferisce per essere presa e riportata, tutto si svolge molto precisamente, ma non sempre a tutti possiamo assicurare l’orario desiderato. Anche le serata sono organizzate prevalentemente per i giovani dalla serata con il Dj, allo spettacolo teatrale, alla partita di Slow-Pitch delle vecchie glorie del Parma, fino all’Homerun Derby per i partecipanti al torneo sono tutte idee pensate per il riposo ed il divertimento. Nel futuro poi mi piacerebbe organizzare ancora meglio la presentazioni con luci, spettacolo di contorno, chissà che non faremo anche questo”.

Dall’amore e la lucidità con cui parlano sono sicuro che si arriverà molto presto anche a questo tipo di obiettivo. Ora ho ancora le idee più chiare perchè il “Due Torri” funziona così bene con la speranza, perchè no, di parteciparci come “Bar del Baseball” nel 2019.

Foto: Elenora Adorni ed Arcangelo Cibati