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Totoni Sanna: “Manca visione strategica di prospettiva”

21 Mag , 2018  

di Emanuele Tinari

Dopo la doppia nomina nell’organizzazione mondiale del WBSC, il consigliere federale Totoni Sanna parla a cuore aperto di Accademie ed altre vicissitudini del baseball e softball italiano.

“Riguardo l’Accademia credo che le cose si possano modificare, purchè venga fatto con criterio. L’esperienza di Tirrenia termine dopo oltre 10 anni, in una struttura top sia per lo sviluppo dei ragazzi sul campo che per tutte le infrastrutture a nostra disposizione. Ormai lì eravamo di casa, mentre con lo spostamento a Roma cambierà tutto. Secondo me andiamo dove ci sono meno servizi per gli atleti e per i tecnici. Non vedo una motivazione particolare per lasciare una struttura ad hoc, l’unico vantaggio forse è quello di essere vicino alla Federazione. Nell’ultimo consiglio infatti ho votato con convinzione contro il cambio di sede perchè come ripeto non vedo vantaggi”.

Cambierà anche la formula con 10 accademisti e maggiore rilievo al ruolo del lanciatore.

“Attualmente non conosco i criteri di selezione, ma siamo vicini alla data del 24 maggio dove sapremo tutto ufficialmente. Sono curioso di sapere come le famiglie dei giocatori recepiranno questo cambiamento. Inoltre sarà da costruire tutto lo staff tecnico, a Tirrenia eravamo sotto la MLB, ora ci devono anche spiegare come mai non ci siamo più. Niente è eterno, nella vita e nel baseball, serve il nuovo, ma se fatto con raziocinio, ci vuole una visione diversa delle cose, non cambiare solo per essere diversi”.

Il dirigente sardo è stato presente sia sotto la gestione Fraccari che ora sotto quella Marcon e può rivelarci le differenti linee guida.

“Nella gestione precedente sono stati fatti sì errori, ma c’era una visione di prospettiva che ora manca. Non vedo novità ma solo aggiustamenti delle cose fatte. Cambiata sede dell’Accademia, cambia lo svincolo, il nome della massima serie. Sono tutte azioni aggiustate e non pensate, non noto quella visione strategica richiesta. Un altro grande problema è il non guardare lo sviluppo societario. Bastonarle senza crescita e sfruttare le potenzialità non va bene. Non si possono stabilire delle accademie regionali  per onorare impegni elettorali. Non si deve creare dove ci sono solo 5 società. Ripeto, manca visione strategica tendente al futuro, la classe dirigente al comando ci mette il massimo impegno e sforzo, ma nessuno di loro gestisce società, non conoscono e sentono loro esigenze”.

Non potevamo non parlare del secondo incarico a livello internazionale a Sanna.

“Un ulteriore riconoscimento del tanto lavoro svolto. Ora a livello europeo contiamo poco. Avevamo avuto sempre almeno la vice-presidenza, ora solo qualche commissione. Anche a livello mondiale ci siamo schierati dal lato sbagliato. A livello personale è un onore rappresentare l’Italia in queste competizioni. Come ho già dichiarato darò la disponibilità totale verso la Fibs. Essere nelle commissione tecnica vuol dire portare un pezzo d’Italia nel mondiale. Questo è un risultato da condividere con tutto il mondo del softball, un ruolo così dà soddisfazione, sintomo di come si è lavorato bene insieme a tutti i miei colleghi”.

Una chiusura sul mondo di softball che sembra, in Italia, in evoluzione rispetto a quello del baseball.

“Non conosco i piani tecnici di Gerali, ma so che nel baseball si potrebbero fare esperienze internazionali a costi nettamente minori rispetto al softball. L’ultima esperienza in Australia, dove siamo andati a gennaio, è stata dispendiosa a livello economico, penso quasi quanto un mondiale. Questo investimento serve in funzione del mondiale giapponese dove vogliamo fare un ottimo risultato. è un processo di sviluppo. Cosa che manca nella politica federale nel nostro campionato. Abbiamo chiesto di ospitare a Nuoro il tour che il Talent Team sta svolgendo in giro per l’Italia, ma mi è stato risposto che Nuoro è lontano. Questo è l’esempio di quando parlo di visione ristretta, di mentalità chiusa in un recinto”.

Foto copertina: cronachenuoresi.it