Racconti

Un caldo weekend al “Falchi”

5 Lug , 2018  

di Enrico Pasini

Una doppia sfida tra Fortitudo e Citta Di Nettuno, nel primo vero weekend estivo. Bologna ribolle di calura e quando è caldo a Bologna anche i portici non sono abbastanza. L’unico luogo fresco, spesso, in tutta la provincia è il Falchi. In riva al Savena, alla sera, spira sempre aria fresca che attenua le giornate umide della pianura Padana. Rinfresca il campo e lo stadio ma non le braccia di lanciatori e battirori Bolognesi. Martinez e Rivero, così diversi eppure così estremamente vincenti. Rivero in gara due non sbaglia quasi niente.

Emanuele Tinari lo ricorda subito, praticamente in diretta, su Il Bar del Baseball e su altre pagine Facebook, e devo proprio che Emanuele è l’emblema dell’unione di passione e competenza fuse insieme. L’Omone che appare sempre calmo e rilassato, chiude i primi tre inning con 9 lanci e tre strike out. Cosa rara da vedere in MajorLeague, figuriamoci nel vecchio continente. L’Omone Rivero, partente di gara due, uscirà sotto un’ovazione di applausi, qualcuno di alza anche in piedi, per una prestazione incredibile.

Jorge Martinez in gara uno invece fatica un po’ nei primi inning, non concede punti ma qualche base di troppo si. Ed è proprio al secondo innjng che la partita per Jorge cambia faccia. Nel momento più di difficoltà la cattiveria di questo piccolo cubano esplode in tutta la sua forza. Basi piene, un solo out e anche una piccola polemica per una chiamata ball molto dubbia. Martinez impreca, si volta verso la seconda base e con il braccio fa come per voler dare un pugno. Si gira di nuovo verso casa base e come un toro sistema due calci sopra il monte che quasi lo abbassano leggermente. Poi lancia e in pochi lanci sistema due strike out che spengono l’entusiasmo di Nettuno e accendo quello Fortitudino. Jorge esulta e con lui tutto il Falchi.

Se la difesa è tranquilla grazie ai due grandi lanciatori, l’attacco è un’autentica mitragliatrice in mano a diversi soldati. In gara uno ci vogliono quattro inning per centrare il primo bersaglio, Richmond conferma di essere un grande lanciatore ma anche lui deve soccombere alle mazze Bolognesi. Ed è uno straordinario Alessandro Vaglio a mandare a casa, con un bellissimo triplo, Robel Garcia. Una polemica scoppiata in prima base per una chiamata salva più che dubbia porta anche ad un’espulsione nello staff bolognese al quinto inning, ma basta tornare in attacco lasciando Nettuno a zero per sfogare la rabbia in un altro punto decisivo e tagliare le gambe ad un battagliero Nettuno. Èd è proprio un Nettunese, Peppe Mazzanti, che manda Marval a casa. Saranno altri 4 i punti portati a casa dalla Fortitudo, tutti nell’ottavo inning, che chiude così 6-0 gara uno.

E sempre 6 punti di distanza saranno quelli di gara due, questa volta concedendo un punto a Nettuno. 7-1 il risultato finale. Sugli scudi nell’attacco bolognese ancora una volta Alessandro Vaglio che apre le danze nel secondo inning con un singolo e poi bissando il triplo di gara uno e due punti portati a casa. Osman Marval autore dell’ennesimo fuoricampo, è l’altro protagonista di giornata anche se viene fermato da un bravissimo Claudio Scotti, autore di 5 Strikeout, che hanno fermato le corse a casa base bolognesi. Scotti lo innervosisce nel modo giusto, lo tiene in battuta svariati lanci e alla fine lo rimanda nel dugout prendendosi una bella soddisfazione. Fermare Marval quando attraversa periodi di forma come questo non è da tutti. La Fortitudo vince e convince davanti ad un pubblico vivace ma poco numeroso,(venerdì meglio che sabato), una città che sembra essersi dimenticata dell’unica squadra che è al vertice d’Italia e d’Europa da diversi decenni. Una città che continua ad arrabbiarsi e pretendere di più, spesso l’impossibile, dalle squadre degli sport di vertice, Bologna Calcio, Fortitudo e Virtus Basket, e che non riesce a guardare al di fuori di quella cerchia. Nettuno comunque bella in queste giornate al Falchi ma il divario in questo momento sembra incolmabile. Ma è presto per dirlo, i playoff e le partite decisive sono tutta un’altra storia, e la Fortitudo lo sa bene. Chiedere a Rimini…