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Una famiglia nel baseball

5 Set , 2018  

di Emanuele Tinari

Avevamo già parlato con Cristian Giovanelli della sua esperienza da coach della Senior League nello staff con il manager Ettore Finetti ed il pitching coach Giacomo Bertoni, ma nella sua famiglia non solo lui è stato protagonista delle World Series giovanili. Suo figlio con la Junior League sempre dell’Emilia Romagna ha partecipato a questo straordinario evento accompagnato dalla mamma, Isabella Tosi Brandi.

“Siamo andati io e mia figlia negli Stati Uniti a vedere il mio ragazzo giocare partecipando ad un’esperienza molto bella e divertente. Il fatto che oltre a noi ci fossero altri genitori per un gruppo totale di 19 elementi ha migliorato le cose. Poi vivere il baseball negli Usa – spiega Isabella – è tutt’altra cosa rispetto l’Italia. Il livello è alto, ci sono gran bei campi in parchi immensi, con tanti tifosi al seguito al contrario di quanto succede da noi, ma purtroppo lo sappiamo che in America il baseball è al top”.

Per una famiglia così dentro il baseball le vacanze estive vengono vissute in funzione dei vari impegni.

“Io e mio figlio – spiega questa volta papà Giovanelli – siamo alla seconda partecipazione statunitense, le ferie le uso per questo e per andare in giro a seguire mio figlio e sappiamo per noi padri quanto è bello sacrificarsi per i propri figli. Quest’anno oltre il Torneo delle Regioni in Friuli Venezia Giulia, il torneo Emea io a Novara lui a Kutno e gli Stati Uniti, ci sono state le esperienze con la nazionale under 15 di Roberto De Franceschi a Nettuno e a Reggio Emilia, è stata un’estate impegnativa ma è stato bello viaggiare insieme”.

Ora l’attività non finisce, anzi si entra nella fase calda con i playoff.

“Sono appena iniziate le fase finali nazionali delle categorie Under 12, 15 e 18, formazioni allenate da me per la società dello Junior Rimini. La cosa bella di questa parte di stagione è il coinvolgimento di tutti i genitori che seguono i loro figli. A loro va fatto un grandissimo plauso perchè tengono in vita le società dando una mano al campo, nelle cose organizzative, senza di loro molte società non potrebbero andare avanti, sono una vera e propria risorsa. Nel finale vorrei menzionare uno di loro, Carlo Cantelli, l’unico a seguire l’avventura della Senior League fino negli Usa”.